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Passare da una manutenzione straordinaria ad una programmata: i numeri delle strade ANAS

I numeri della manutenzione delle strade ANAS

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La nuova Anas: forte impegno sulla manutenzione

Anas (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), in controtendenza rispetto al passato, negli ultimi tre anni ha impresso un cambiamento radicale nella propria strategia di investimento per lo sviluppo della mobilità del Paese, ponendo al centro, per la prima volta, la manutenzione e il potenziamento della rete stradale. 

Anas, che oggi gestisce oltre 27.000 chilometri di strade e autostrade, ha dato precedenza alla manutenzione e alla sorveglianza del proprio patrimonio stradale per recuperare il deficit accumulato negli anni e migliorare la sicurezza delle strade

La manutenzione, oltre ad aumentare la vita dell’infrastruttura, garantisce la capacità trasportistica dell’infrastruttura, la sicurezza e il comfort. Questo avviene secondo standard aggiornati, senza consumare territorio e con basso impatto ambientale. In questo modo, si è passati da una manutenzione straordinaria a una manutenzione programmata, che tiene conto delle reali condizioni delle infrastrutture così come rilevate, dell’importanza delle direttrici e dell’analisi del rischio.

I numeri della manutenzione

Questa svolta è concretamente ravvisabile nei numeri: basti pensare che per il quinquennio 2016-2020, su 23 miliardi di euro di finanziamenti previsti quasi 11 miliardi (il 46%) sono destinati alla manutenzione, adeguamento e messa in sicurezza della rete stradale: dal corpo stradale alle opere d’arte, dalle barriere guard-rail alla segnaletica orizzontale e verticale, dall’illuminazione agli impianti tecnologici.

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È diventato pertanto possibile programmare su scala pluriennale interventi di manutenzione non solo per risolvere le criticità esistenti, connesse al rilevante gap nella manutenzione accumulato nel tempo, ma per prevenire la formazione di nuove.

La spesa consuntivata per interventi di manutenzione e messa in sicurezza ha avuto un forte aumento negli anni:

  • spesa media nel periodo 2010-2015: circa 350 milioni/anno
  • spesa 2016: 550 milioni
  • spesa 2017: 650 milioni
  • spesa prevista 2018: 800 milioni
  • spesa prevista al 2020: 1 miliardo

Gli investimenti comprendono importanti iniziative di carattere pluriennale su tutto il territorio nazionale per potenziare la sicurezza e il comfort di chi è alla guida, a cominciare dal piano #bastabuche con cui Anas, in meno di tre anni, ha investito oltre un miliardo di euro per pavimentazione e segnaletica e, solo nel 2017, ha asfaltato e risanato 2.500 km di strade. L’obiettivo è abbandonare la logica del “rattoppo” saltuario con programmi di completo rifacimento del manto stradale.  

Itinerario E45-E55 Orte-Mestre

Sull’itinerario E45-E55 Orte-Mestre, Anas ha avviato dal 2016 un imponente piano di riqualificazione per un investimento complessivo di 1,6 miliardi di euro. Si tratta del più importante investimento mai destinato a questa infrastruttura, che prevede il risanamento profondo della pavimentazione, l’ammodernamento delle barriere di sicurezza, il risanamento strutturale di ponti e viadotti, l’adeguamento degli impianti tecnologici in galleria e altri importanti interventi per il miglioramento della sicurezza della circolazione.

Inoltre, il piano prevede 800 milioni di euro per un piano straordinario di riqualificazione dell'autostrada A19 Palermo-Catania, per portarla a livelli di sicurezza ed efficienza al pari delle altre autostrade italiane ed europee.

Il monitoraggio dei ponti e dei viadotti operato da ANAS

Tutte le opere d’arte (cioè ponti, viadotti e cavalcavia) che Anas gestisce sono oggetto di procedure standardizzate di controllo che prevedono ispezioni trimestrali da parte del personale di esercizio e un’ispezione tecnica più approfondita una volta all’anno.  Sulla base di questo processo continuo di ispezioni e controlli viene programmato il piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. 

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Il Contratto di Programma Anas 2016-2020 prevede uno stanziamento di circa 350 milioni l’anno per interventi su ponti e viadotti e, in questo modo, la programmazione dei lavori ha potuto contare sull’assegnazione di risorse certa e di lungo periodo. 

La conoscenza delle opere e la certificazione del personale

Sono stati fatti enormi passi avanti negli ultimi tre anni sul piano della conoscenza approfondita delle opere.  Anas ha completamente ristrutturato e standardizzato tutta la filiera delle ispezioni e ha certificato i suoi ispettori. La struttura di esercizio e sorveglianza di Anas, che può contare anche su oltre 110 ispettori certificati, ha eseguito dall’inizio del 2018 oltre 37.000 ispezioni sugli oltre 13.000 opere tra ponti, viadotti e cavalcavia. 

Avviato un piano di monitoraggio elettronico delle opere

Anas, inoltre, ha sviluppato un piano di monitoraggio elettronico delle opere d’arte, articolato in più livelli di controllo, da applicare sui ponti viadotti e cavalcavia della propria rete stradale.

Sono già in funzione le prime applicazioni condotte in via sperimentale anche con la collaborazione di Università e aziende del settore. Mentre sono già in corso le procedure di appalto con cui si potranno realizzare le prime installazioni diffuse.

Il primo livello di monitoraggio elettronico, che si prevede di installare in modo diffuso su tutta la rete, controllerà il comportamento dell'opera tramite sensori gestiti da un algoritmo a intelligenza artificiale, segnalando tutte le anomalie che necessitano di approfondimenti conoscitivi.

Il secondo e terzo livello, che si prevede di installare sulle opere su cui evidenziate anomalie, consentirà una conoscenza quantitativa e dettagliata, sempre più approfondita dello stato e del comportamento di ponti e viadotti.