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Ponte Morandi in Val Polcevera: ecco la Mozione del Consiglio Direttivo aicap

In relazione al crollo di una porzione del ponte sul Polcevera, progettato dell’ing. Riccardo Morandi, e sulle relative determinazioni degli organi competenti sul suo futuro, il Consiglio Direttivo dell’aicap formula le seguenti considerazioni.

In primo luogo il Consiglio aicap esprime il cordoglio per le vittime del crollo e vicinanza alla popolazione della città di Genova e della Liguria.

In secondo luogo, dato il disastro avvenuto, auspica che la riduzione dei tempi per ripristinare il collegamento est-ovest sulla val Polcevera venga considerata una necessità primaria.

Il Consiglio aicap rileva poi che il progettista della struttura, l'ing. Riccardo Morandi, è unanimemente considerato uno dei migliori rappresentanti dell’ingegneria italiana mentre il ponte è un’opera che, al momento della sua realizzazione, era all’avanguardia nel mondo tra le infrastrutture in calcestruzzo strutturale, ben rappresentando le grandi capacità tecniche e di innovazione dell’Italia degli anni sessanta.

Al centro del dibattito pubblico c’è invece il tema di come l’opera sia gestita e manutenuta.

Si discute oggi, oltre che della demolizione integrale del ponte, anche della possibilità di conservarlo, dopo averlo messo in sicurezza, e di studiarne le condizioni per rendere possibile un'eventuale ricostruzione delle parti crollate e consolidamento/sostituzione di quelle ammalorate, ai fini di un eventuale suo riuso sostenibile.

Il Consiglio aicap sottolinea come la demolizione integrale rappresenti una delicata operazione di carattere tecnico, anche per l’enorme incremento dei volumi da demolire e smaltire, poiché rimane ancora in piedi circa un chilometro di struttura. Nell'operazione di demolizione deve essere infatti garantita la sicurezza degli operatori, la tutela dell'ambiente circostante, con particolare riferimento alla presenza di materiali pericolosi, nonché la corretta gestione della rimozione e smaltimento delle macerie, di cui è nota la difficoltà, dimostrata anche dalle recenti esperienze connesse al terremoto dell’Italia centrale.

Deve infine essere considerata la necessità di demolire anche gli edifici che verrebbero interessati dalle operazioni di demolizione del ponte.

La stima dei tempi effettivi dell'insieme delle operazioni di demolizione integrale e smaltimento delle macerie nonché dei relativi costi è pertanto di difficile valutazione.

Va inoltre rilevato che, sotto il profilo culturale-architettonico, il ponte sul Polcevera è un emblema della storia del secondo dopoguerra italiano e, come tale, costituisce un patrimonio storico.

Una decisione a priori per la demolizione integrale del ponte, dettata da una reazione istintiva e non da obiettive valutazioni tecnico-economiche, apparirebbe una condanna della tecnologia del calcestruzzo strutturale e, in sostanza, una della resa dell’Ingegneria Italiana, oltre che comportare la scomparsa della struttura anche al fine della conoscenza delle cause del crollo.

E' infine da rilevare che, per venire incontro alla necessità di Genova di migliorare il collegamento sulla Val Polcevera, la costruzione di un eventuale nuovo ponte non dovrebbe necessariamente sovrapporsi al tracciato del ponte Morandi, con le inevitabili complicazioni legate alla preventiva demolizione integrale.

Il Consiglio aicap auspica pertanto che, qualunque sia la decisione finale sul futuro del ponte Morandi, essa sia presa a seguito di un'attenta analisi delle condizioni della struttura e di una valutazione tecnico-economica obiettiva delle possibili soluzioni, con particolare riguardo alla tempistica e possibilmente a seguito di un concorso di idee.

 

Consiglio Direttivo aicap

19 ottobre 2018