Le linee guida per la diagnosi energetica degli edifici pubblici nascono dal Progetto ENEA ES-PA “Energia e Sostenibilità per la Pubblica Amministrazione”. L’analisi accurata del sistema edificio-impianto allo stato ante-operam è alla base dell’individuazione degli interventi più opportuni e della conseguente trasformazione del sistema stesso.
La Diagnosi Energetica (DE) è la procedura che permette di individuare le soluzioni di efficientamento energetico più efficaci a partire dallo status quo del sistema.
Infatti, gli interventi di coibentazione dell’involucro edilizio risultano spesso prioritari, ma richiedono lunghi tempi di ritorno dell’investimento, d’altra parte la semplice sostituzione degli impianti può non risultare la scelta ottimale in quanto si rischia di produrre calore in maniera ottimale per poi disperderlo a causa delle scarse prestazioni dell’involucro.
Lo strumento ideale per risolvere questo genere di incertezze è proprio la DE; questa permette infatti di definire le priorità di intervento e di analizzare le soluzioni sotto il profilo costi-benefici.
Le linee guida ENEA rappresentano uno strumento che guida il referente della DE nello svolgimento della stessa; queste descrivono punto per punto le fasi della procedura di diagnosi e approfondiscono in particolare la fase di analisi, che risulta la più complessa a livello tecnico.
Le linee guida risultano fondamentali per garantire l’omogeneità di esecuzione delle DE in modo da rendere possibile l’organizzazione di banche dati per il confronto tra edifici di riferimento e esistenti a parità di destinazione d’uso.
In allegato al documento è poi disponibile un modello di Report e delle schede di rilievo utili alla raccolta delle informazioni necessarie alla DE.
Le linee guida in oggetto prendono in considerazione i servizi energetici utili a garantire il benessere degli abitanti, in particolare:
Le indicazioni fornite riguardano:
Nel caso di interventi interferenti risulta fondamentale la simulazione del sistema edificio-impianto attraverso la creazione di modelli energetici al fine di valutare le opportunità di risparmio.
Nel marzo 2018 è stata introdotto anche in Italia il metodo dinamico orario per il calcolo del fabbisogno energetico per riscaldamento e raffrescamento, che si aggiunge al metodo semi stazionario già utilizzato permettendo ai tecnici di scegliere in base alle diverse casistiche.
Indipendentemente dalla metodologia utilizzata, la costruzione del modello si suddivide in:
In seguito alla costruzione del modello di simulazione del sistema è necessaria la validazione dello stesso tramite il confronto con i dati di consumo effettivi ricavati da bolletta.
A seguito della simulazione dei diversi scenari d’intervento si procede all’analisi economica degli stessi, al fine di identificare la soluzione più vantaggiosa dal punto di vista dell’analisi costi-benefici.
A conclusione della diagnosi il Responsabile ha il compito di redigere l’Attestato di Prestazione Energetica dell’edificio in condizioni ante e post operam al fine di valutare l’impatto degli interventi proposti.
L’ultimo passaggio dell’iter prevede la produzione del rapporto di diagnosi energetica da consegnare al committente in fase di incontro finale.
LE LINEE GUIDA SONO SCARICABILI ANCHE DAL SITO ENEA
per approfondire leggi anche >>> Certificazione ISO 50001: in quali casi c'è l'esenzione dalla diagnosi energetica?
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