Dissesto Idrogeologico
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Dissesto idrogeologico: ecco il piano Conte "ProteggItalia" con tutta la documentazione tecnica e le risorse

Presentato ufficialmente il piano del Governo Conte contro il dissesto idrogeologico: risorse per 14,3 miliardi in 12 anni (4 dal nuovo governo). Fra due mesi Piano stralcio da 3 mld. Priorità alle opere post-emergenze del 2018 (3,1 miliardi). Disponibile l'allegato tecnico e le slide

 

Dissesto idrogeologico: ecco i dettagli del Piano Proteggitalia

Ci siamo: dopo averlo anticipato marginalmente, il Governo Conte ha tolto tutti i veli al nuovo "Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico" (anti-dissesto) che coordina e punta a sbloccare risorse complessive per 14,3 miliardi di euro in 12 anni, dal 2018 al 2030. Il piano, denominato #Proteggitalia, si divide in 4 step: emergenza, prevenzione, manutenzione, semplificazione e rafforzamento della governance.

Piano contro il dissesto idrogeologico: le risorse

Nei primi tre anni (2019-2021) sono a disposizione 10,853 miliardi, di cui in particolare 3,124 per "misure di emergenza", cioè interventi di riparazione dei danni causati da frane e alluvioni dell'autunno scorso ma che al contempo, sui territori colpiti, puntino anche alla riduzione del rischio futuro ("aumento della resilienza" di strutture, infrastrutture e territori). Questi 3,1 miliardi, gestiti dalla Protezione civile, saranno probabilmente i primi a partire.

Dei 14.3 miliardi totali, 10.3 sono risorse già stanziate dai precedenti governi (leggi di Bilancio, fondi Fsc, fondi Ue, fondo Investimenti comma 140), mentre circa 4 miliardi (3,988) sono stati stanziati dal Governo Conte.

Tra i nuovi fondi in particolare i 3,124 miliardi per riparare i danni causati in 16 Regioni dalle alluvioni e frane dell'autunno scorso (2,6 mld dalla legge di Bilancio 2019 e 524 milioni dal DL Fiscale di fine 2018), sui quali fra l'altro l'Italia ha ottenuto la flessibilità di bilancio dalla Ue. Siu tratta di risorse spendibili in tre anni, 1,274 miliardi già quest'anno. Proprio questi saranno probabilmente i primi interventi a partire. Conte ha già illustrato la ripartizione dei fondi tra le Regioni che sono dettagliati nelle slide descrittive disponibili in allegato, assieme all'Allegato Tecnico con tutti i dettagli del Piano.

Proteggitalia: obiettivi e riferimenti

L'Allegato non contiene ancora una lista concreta delle opere che si andranno a realizzare, ma si prevede che entro 60 giorni sia definito un "Piano stralcio 2019" da tre miliardi di euro, con "elenchi settoriali di progetti e interventi infrastrutturali immediatamente eseguibili, aventi carattere di urgenza e indifferibilità, fino alla concorrenza di un ammontare complessivo di tre miliardi di euro". 

Questi elenchi "sono definiti, per liste regionali, dai competenti ministeri, mediante apposite conferenze di servizi, sulla base dei fabbisogni e delle proposte delle Regioni interessate...".

Piano Dissesto Piccoli Comuni

All'interno del DPCM, una parte interessante è rappresentata dal Piano Dissesto Piccoli Comuni (Azione n.14), che prevede contributi per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, concernenti i comuni fino ai 20 mila abitanti e i comuni nelle zone a rischio sismico 1 e 2 per opere di progettazione definitiva ed esecutiva relativi a miglioramento e adeguamento antisismico di immobili pubblici e messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.

La copertura di tali contributi può essere garantita da:

  • Fondo Piccoli comuni ex art.1 commi 107-108-109 della Legge di Bilancio 2019;
  • ex comma 853 e seg. legge 205/2017;
  • ex art.41bis del decreto legge 50/2017.

Piano di difesa idrogeologica aree montane, agricole e forestali

L'azione n.15 si dedica ad interventi del suolo e difesa idrogeologica (manutenzione straordinaria per il rifacimento o l'ampliamento di opere idrauliche e idrogeologiche, nuove opere di difesa idrogeologica dei canali e corsi d'acqua, difesa dei versanti da frane e slavine e sistemazione delle aree in frana, con relativi drenaggi ecc.), oppure progetti similari.

Incremento fondi per la progettazione

L'Azione 26 prevde che entro 3 mesi una quota delle risorse sia destinata a coprire le spese di progettazione, a prescindere dal Fondo Progettazione, anche attraverso una revisione delle spese ammissibili.

L'ALLEGATO TECNICO AL DPCM E LE SLIDE PRESENTATE DAL GOVERNO SONO DISPONIBILI IN FORMATO PDF

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