Dissesto Idrogeologico
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Dissesto idrogeologico: ecco le nuove regole! Novità e testo del DDL in approvazione

Il DDL "Cantiereambiente", atteso a giorni sul tavolo del Consiglio dei Ministri, prevede potenziamento e velocizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico e per la salvaguardia del territorio

Dissesto idrogeologico: pronto il nuovo decreto

Il dissesto idrogeologico ha un 'nemico' in più? Vedremo dall'impatto di questo DDL "Cantiereambiente", pronto per il Consiglio dei Ministri, che prevede nuove regole (di interesse, ovviamente, anche per i professionisti tecnici) in merito alla normativa ambientale pubblica. 

Contrasto al dissesto idrogeologico: Regioni potenziate e green manager

Il DDL "Cantiereambiente" prevede poteri alle regioni in materia di contrasto al dissesto idrogeologico: i governatori, in qualità di commissari, potranno procedere in modo più spedito e flessibile per garantire la sicurezza sul territorio, dirottando ad esempio una quota dei finanziamenti (non superiore al 20%) stanziati dal Minambiente su interventi indicati dalle regioni, a prescindere dalle graduatorie di priorità definite dallo stesso ministero.

Spunta anche la nuova figura del green manager, un dirigente preposto ad assicurare la corretta attuazione della normativa ambientale negli enti pubblici. Per normativa ambientale, si intende mobilità sostenibile, efficientamento energetico e idrico, realizzazione di campagne informative ad hoc.

Velocizzazione interventi e opere: la nuova progettazione

Il provvedimento disegna tre vie per velocizzare gli interventi:

  1. il primo livello di competenza è a regime stabilito in capo al Minambiente a cui spetta la competenza generale a dettare con decreti i criteri per gli interventi;
  2. è in capo ai commissari-governatori regionali che potranno attivarsi "sulla base di documentate necessità" per destinare non più del 20% dei finanziamenti totali agli interventi indicati dalle regioni stesse.
  3. consente di garantire comunque gli interventi e i finanziamenti anche nelle more dell'adozione dei decreti del Minambiente.

Per velocizzare la fase di realizzazione delle opere, ai commissari vengono attribuite una serie di facoltà in deroga all'ordinamento. Essi, quindi, potranno:

  • avvalersi dei poteri di sostituzione che consentono di agire in deroga ad ogni disposizione vigente;
  • ricorrere all'affidamento della progettazione esecutiva e dell'esecuzione dei lavori sulla base del progetto definitivo, indipendentemente dall'importo dei lavori;
  • rilasciare autorizzazioni sostitutive di tutti i visti, pareri, autorizzazioni, nulla osta e di ogni altro provvedimento abilitativo necessario per l'esecuzione degli interventi.

Dissesto idrogeologico: i piani triennali

I presidenti di regione, nominati commissari per il dissesto idrogeologico, dovranno realizzare programmi d'azione triennale che dovranno essere redatti in coerenza con i piani distrettuali di bacino e articolati anno per anno sulla base di piani annuali flessibili.

I programmi triennali dovranno individuare gli interventi puntuali da porre in essere secondo una precisa cadenza temporale assieme allo stanziamento delle relative risorse. Tutto ciò, a cascata, andrà a interessare le singole amministrazioni locali e, ovviamente, i progettisti tecnici che asseveranno i lavori.

LO SCHEMA DI DDL CANTIEREAMBIENTE SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO E' DISPONIBILE IN FORMATO PDF

 

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