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Ispezione e manutenzione per la durabilità dei ponti: il convegno a Milano

Il convegno di Milano ha evidenziato come le esigenze di durabilità delle opere richiedano lo sforzo congiunto dei diversi attori del processo di realizzazione dei ponti: dalla progettazione e dal controllo dell’esecuzione.
All'interno dell'articolo le video interviste ai protagonisti intervenuti al convegno.

Ispezione e manutenzione per la durabilità dei ponti: criteri di gestione, contesto normativo, metodi d’intervento

“Ispezione e manutenzione per la durabilità dei ponti: criteri di gestione, contesto normativo, metodi d’intervento”. È il titolo del convegno svoltosi a Milano ideato e organizzato dal Collegio dei tecnici dell’Acciaio (CTA) e dall’Istituto italiano della Saldatura (IIS) insieme all’Associazione italiana calcestruzzo armato e precompresso (AICAP) e con il supporto del Collegio dei tecnici dell’industrializzazione edilizia (CTE). Un appuntamento che, tra l’altro, ha evidenziato come le esigenze di durabilità delle opere richiedano lo sforzo congiunto dei diversi attori del processo di realizzazione dei ponti: dalla progettazione e dal controllo dell’esecuzione.

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«La tragedia di Genova ha richiesto di affrontare questi temi con un altro registro - ha esordito l’ingegnere Mario de Miranda aprendo il convegno - è emersa la necessità di parlare di ispezione, manutenzione e durabilità delle opere in maniera unitaria tra coloro che si occupano di ponti, perché tutta l’ingegneria italiana è stata colpita». Proprio per questo «associazioni che di solito operano in maniera un po’ separata - ha aggiunto de Miranda - oggi si sono unite per affrontare lo stesso tema, quello dei ponti esistenti e nuovi. È emerso che esistono metodi, sistemi, criteri e pratiche in grado di garantire opere con grandissime durate nel tempo, sicuramente superiori ai cento anni, sia che siano realizzate in acciaio, con calcestruzzi di qualità o sistemi di pre compressione efficienti e verniciature particolarmente performanti».

De Miranda: i ponti di oggi? Costruiti per durare più di cento anni con corretta manutenzione 

L’altra tematica affrontata durante il convegno è stata quella relativa alla manutenzione dei ponti esistenti. «Il patrimonio d’infrastrutture è affaticato - ha commentato de Miranda - ponti e viadotti sono sono stati costruiti in un periodo nel quale i criteri di progettazione erano diversi e non tenevano conto della durata nel tempo perché era un tema poco conosciuto e si riteneva che certi elementi strutturali avessero una durata quasi indefinita. Questo ha fatto sì che il parco ponti esistente sia in parte deteriorato, bisognoso di attenzioni, cura e investimenti».
>>> QUI la video intervista realizzata al professore Mario de Miranda

Ponti e viadotti, Petrangeli (Aicap): servono dai 25 ai 30 miliardi per la manutenzione 

Un’analisi ripresa anche da Mario Paolo Petrangeli del consiglio direttivo di Aicap, che ha ripercorso i criteri di progettazione dal dopoguerra a oggi. «All’epoca vennero costruiti tanti ponti distrutti dagli eventi bellici seguendo il criterio della resistenza dell’opera - ha spiegato - poi tra gli anni ‘70 e ‘80 fu introdotto il requisito della durabilità e nel 2000, con il crollo delle Torri Gemelle, si è aggiunto quello della robustezza, ossia la capacità di un’opera di resistere a eventi eccezionali senza crollare, dando il tempo necessario a mettere in salvo le vite umane». Sempre secondo il professor Petrangeli «il valore di ponti e viadotti in Italia oscilla tra gli 80 e i 100 miliardi di euro e intervenire sull'esistente, considerato un costo di circa 500 euro al metro quadrato, significherebbe spendere un terzo del patrimonio».
>>> QUI la video intervista realizzata al professore Mario Paolo Petrangeli

Il punto sulle nuove tecnologie per il monitoraggio dei ponti e viadotti

Andrea Vecchi, della direzione tecnica di RFI, che oltre a illustrare le fasi di cui si compone l’ispezione dei ponti ferroviari, ha fatto il punto sull’uso di nuove tecnologie, come ad esempio i droni, per il controllo di ponti che per la loro morfologia sono difficilmente raggiungibili.
«Nel 2013 abbiamo iniziato a svolgere attività di sorveglianza mediante il supporto dei droni - ha detto Vecchi - una prima attività è stata svolta nel 2016, mentre attualmente è in corso una sperimentazione su circa 100 opere per circa 550 campate. Si tratta di mezzi di supporto perché la responsabilità resta sempre in capo al tecnico incaricato».
Paolo Mannella di Anas ha descritto il nuovo modello di manutenzione programmata adottato dall’ente il cui patrimonio conta 14.600 opere tra ponti e viadotti e circa 1.800 gallerie.

La corretta messa in opera e il mantenimento della postensione nelle linee guida Aicap

Tra i temi toccati, anche quello della corretta messa in opera e il mantenimento della postensione. «In Aicap abbiamo deciso di stilare delle linee guida racchiuse in un volume che sarà pubblicato entro la fine dell’anno - ha detto Cesare Prevedini vicepresidente di Aicap - l’associazione si assumerà l’onere e la responsabilità di qualificare la documentazione e la preparazione delle società e del personale, in modo che gli enti appaltanti possano, se lo desiderano, prescriverlo nei capitolati d’appalto».
>>> QUI la video intervista a Cesare Prevedini, vicepresidente di Aicap

Dall’IIS le procedure per lo studio del rischio e la formazione degli ispettori

Sull’importanza di svolgere interventi d’ispezione con personale esperto e qualificato si è espresso anche Pietro Lonardo, presidente di IIS. «Nell’ultimo anno l’Istituto ha allargato gli orizzonti, passando dai temi tradizionali come la saldatura a quelli inerenti la gestione e la manutenzione delle grandi strutture - ha concluso - per questo abbiamo messo a punto una procedura basata sullo studio del rischio, mentre un altro aspetto su cui siamo intervenuti è quello della formazione degli ispettori, che deve essere adeguata, moderna e molto variegata a seconda delle funzioni eseguite». 
>>> QUI la video intervista a Pietro Lonardo, presidente di IIS


Durante il convegno “Ispezione e manutenzione per la durabilità dei ponti: criteri di gestione, contesto normativo, metodi d’intervento” svoltosi a Milano INGENIO ha realizzato altre video interviste ai protagonisti intervenuti:

>>> Ponti e viadotti, Di Prisco (CTE): i punti di forza e le vulnerabilità delle strutture in acciaio e calcestruzzo armato

>>> Ponte Morandi, Menegotto (Aicap): auspicavamo confronto e gara d’idee per la conservazione dell’opera 

>>> Maiorana (CTA): A Bologna il XXVII Congresso del CTA