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MoE New Academy: look moderno e forme flessibili per il nuovo Centro formazione insegnanti in Oman

Intervista ad alcuni progettisti che hanno seguito la stesura del Masterplan

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Un Centro formazione insegnanti in Oman – MoE New Academy

La progettazione di un masterplan per il ministero dell’istruzione dell’Oman è il risultato di un vero e proprio lavoro di squadra tra il committente, il progettista e il comitato di consulenti coinvolti per la realizzazione dei vari edifici. Un ambiente stimolante, con un look moderno per l'edilizia pubblica, anche se imponente. Per saperne di più abbiamo intervistato l’arch. Silvia Pulcinelli di Polistudio A.E.S. che ha seguito personalmente il progetto assieme all’arch. Stefano Matteoni.

Com’è nato questo progetto?

Tutto è partito da uno studio di architettura locale, con cui avevamo collaborato in passato. È stato lui a contattarci. Un rapporto di stima reciproca che ci ha portati alla realizzazione di un Masterplan per il Ministero dell'Educazione dell'Oman.

Quali erano le esigenze iniziali del committente? Quali le idee iniziali da cui siete partiti?

Il progetto è nato dalla richiesta di progettare un Masterplan a Muscat in Oman, in un’area non ancora urbanizzata, ma dove è previsto un piano di sviluppo di espansione urbana con residenze. Si tratta di un lotto di circa 60mila mq da dedicare alla formazione degli insegnanti, situato in un’area di espansione residenziale denominata Al Seeb/Halbanin nel Sultanato dell’Oman.

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Il masterplan doveva presentarsi con un impianto regolare ed un tracciato rettilineo. Nel lotto si doveva prevedere un edificio principale che accogliesse un centro specializzato alla formazione di insegnati e la sede dell’Unesco dell’Oman. Inoltre, si dovevano realizzare il centro dell’Oman per la misurazione e la valutazione dell’istruzione, un complesso sportivo, nonché alloggi, spazi studio, un asilo e un centro commerciale. L’accesso al lotto doveva essere controllato in corrispondenza di ogni edificio. 

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Può delinearci i punti salienti del progetto architettonico? 

Dopo aver raccolto i requisiti espressi dal comitato del Ministero dell’istruzione dell’Oman e dalle singole istituzioni, abbiamo studiato le reali esigenze e lo sviluppo futuro, con particolare attenzione al dimensionamento delle varie realtà ed al collocamento delle funzioni richieste. La distribuzione generale del masterplan è dunque il risultato di un lavoro di squadra tra il comitato di consulenti e quello del ministero dell’istruzione dell’Oman. L'approccio generale è stato quello di un piccolo campus di tipo istituzionale.

Si è cercato di creare un ambiente stimolante, con un look moderno per l'edilizia pubblica. Le forme e le posizioni sono state studiate per essere flessibili e, allo stesso tempo, per avere un ampio raggio di azione.

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L'edificio principale che ospita il centro specializzato per la formazione professionale degli insegnanti ha una forma parzialmente aperta nella direzione nord, dove è previsto un auditorium comune. I quattro angoli dell'edificio sono sottolineati da 4 torri. La torre nordorientale ospita il dipartimento Unesco. Avrà ingresso separato dall'edificio principale, nel lato nord ed est. L’auditorium è una struttura del tutto particolare. L’abbiamo soprannominata “la perla” per via dell’effetto di corpo incastonato, che si illumina di sera. Ha un’ampia sala modulabile che deve poter accogliere più di 500 persone. Vi è annessa una corte coperta, che funge da foyers d’ingresso. In totale Il teacher training center e la sede dell’Unesco si sviluppano su 19.519 mq. Il “main building” ospita al piano terra i servizi comuni, quali un grande ristorante, una biblioteca, sale di preghiera e zone relax.

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Una zona dedicata alle attività sportive è stata collocata nella parte settentrionale della pianta. Si tratta di 2500 mq interni e 9000mq esterni. Ospiterà una palestra per uomini e per donne al coperto, nonché una sala polifunzionale comune. In esterno sono previsti campi da football e da tennis. Inoltre, ci saranno servizi annessi e bar.

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Il campo da football lo abbiamo pensato rialzato, come copertura di due piani di parcheggi, un valore aggiunto per il fattore ombra nei momenti più caldi. 

Ogni edificio ha dei parcheggi di pertinenza, compresi gli edifici destinati agli alloggi. Essi hanno parte del piano terra dedicato a parcheggio, il resto è dedicato a centro commerciale. In totale si hanno 25 mila mq di parcheggi, per un totale di circa 900 posti auto.

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Nella parte est del lotto ci saranno due edifici dedicati agli alloggi degli studenti e dei docenti e al commercio al dettaglio (circa 19.600 mq, 36 piani). Ogni edificio ospiterà al piano terra, rispettivamente a sud-est e nord, un'area a doppia altezza dedicata alle attività commerciali. Lo sviluppo degli alloggi si basa su un totale di 940 camere doppie di 25 mq ciascuna. Le accomodation coprono una superficie complessiva di circa 40 mila mq.

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Il centro dell’Oman per la misurazione e la valutazione dell'istruzione è collocato nella parte nord-occidentale della pianta. In questo modo, rimane separato dal resto del campus. Si è presa questa decisione per ragioni contingenti, per garantirgli una corretta indipendenza e sicurezza e per un’eventuale autonomia futura dal contesto.

L’edificio principale fronteggia la strada ad alto scorrimento; la piazza di fronte all’edificio principale è ben visibile dalla strada. Nella piazza abbiamo inserito delle isole verdi, in modo che possano essere facilmente utilizzabili durante il giorno dai visitatori. 

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All’interno del lotto abbiamo dunque individuato due percorsi principali, nonché due piazze. Una piazza fronteggia il main building e il centro dell’Oman per la misurazione nazionale dell’istruzione, mentre l’altra piazza, quella principale, è molto grande ed ha come particolarità un elemento refrigerante, una fontana centrale. Dietro il main building abbiamo incastonato la “perla” che contiene l’Auditorium. La sede dell’Unesco, annessa all’edificio principale, ha la forma di parallelepipedo rivestito con una “seconda pelle” traforata e si affaccia sulla via principale interna che attraversa il lotto e porta verso il centro sportivo.

esempio di edificio rivestito con lamiera forata.

Che scelte avete fatto su spazi, forme, luci e colori? 

Tenendo conto del contesto in cui si inseriscono gli edifici, della cultura locale e delle temperature presenti, abbiamo optato per rivestimenti lapidei chiari, che possano riflettere le grandi quantità di radiazione solare, a vantaggio di un notevole risparmio energetico sulla climatizzazione degli ambienti interni. Si tratta di edifici a corte, con spazi scoperti per favorire luce ed areazione. Su indicazione del committente, sono strutture semplici, con forme regolari e razionali. 

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Nelle facciate maggiormente esposte al sole, trattandosi per lo più di aule e uffici, che sicuramente necessitano di luce naturale, è importante sia, dare luce naturale che schermare. Si è optato quindi per l’utilizzo di sistemi di frangisole e lamiere forate, le mashrabiyya, ovvero delle griglie tipiche dell’architettura islamica, che accelerano il passaggio del vento in corrispondenza di finestre, logge e balconi, oltre a limitare il passaggio di luce, dando vita ad una condizione particolare di illuminazione, con fasci di luce sempre protagonisti in ogni ambiente. La copertura delle corti interne è stata concepita anch’essa come schermatura filtrante, per garantire ombreggiamento durante il giorno.

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Sempre per un discorso di comfort e schermature solari, al piano terra degli edifici dedicati alle residenze abbiamo creato dei portici dai quali si accede al centro commerciale situato al piano terra.
Inoltre, per motivi culturali e religiosi, in ogni piano sono stati ricavati degli spazi di preghiera separati per uomini e donne. Nei servizi igienici sono previsti spazi per abluzioni. 

Crede di essere riuscita ad interpretare al meglio il desiderio iniziale del committente?

Direi di sì. Anche se non possiamo parlare di un committente unico. Ci siamo rapportati con le diverse realtà implicate nel masterplan. Ognuna di esse ha potuto esprimere le proprie esigenze relative ai vari edifici e alle loro destinazioni d’uso. Ad ogni modo, posso affermare che, dopo vari incontri e confronti siamo arrivati ad elaborare un progetto che teneva conto di tutti i soggetti implicati.