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Le polizze di responsabilità civile professionale All Risk

Ormai da qualche tempo si sono diffuse anche sul mercato assicurativo italiano, nel settore delle polizze di responsabilità civile professionale, le cosiddette polizze All Risk di modello anglosassone.
Queste polizze hanno introdotto una notevole innovazione rispetto al concetto italiano tradizionale di polizza a “rischi nominati” in cui gli eventi oggetto di copertura sono solo quelli espressamente e nominalmente indicati nel testo di polizza stesso. La logica della formula All Risk, infatti, è opposta alla precedente, estendendo la copertura a “tutto il rischio” ad eccezione solo di quanto espressamente escluso. E’evidente, quindi, l’indiscusso vantaggio delle seconde rispetto alle prime ma è altrettanto evidente l’importanza di valutare attentamente anche le differenze tra le varie polizze di tipo All Risk.
Le più diffuse polizze All Risk sono quelle proposte dai Lloyd’s di Londra.
Il plurale non è a caso perché sul mercato esistono diverse polizze RC Professionali Lloyd’s con testi e condizioni differenziate. Questo è dovuto al fatto che i Lloyd’s di Londra non sono una compagnia di assicurazione nell’accezione italiana del termine ma sono un’associazione di singoli assicuratori, i Syndacates, ognuno dei quali agisce autonomamente nell’assunzione dei rischi e quindi decide in proprio a quali condizioni e a quali premi assumerlo.
Quindi, anche se la struttura di una polizza All Risk è certamente di per sé atta a garantire una copertura decisamente più performante di una polizza a rischi nominati, è comunque necessario prestare molta attenzione nella scelta tra le varie polizze All Risk disponibili, della struttura di intermediazione tramite la quale stipularla e dell’assistenza prestata (come evidenziato nell’articolo sul n.9 di Ingenio, per esempio, è sconsigliabile, in un ambito complesso come quello dei rischi professionali, far ricorso alle polizze fai da te on-line).
Sul mercato italiano le polizze Lloyd’s possono essere intermediate in diversi modi:
- attraverso un Coverholder Lloyd's, ovvero un intermediario che ha ricevuto dai Lloyd’s una specifica Binding Authorities (cioè certi poteri e autonomie, nell’assunzione dei rischi, precisati mediante specifici accordi, i Binder appunto, siglati con i Sottoscrittori) con facoltà di emissione delle polizze;
- attraverso i cosiddetti Open Market Correspondent (OMC) ovvero Broker o Agenti senza “procura” nè facoltà di emissione, che possono segnalare clienti e stipulare polizze solo per tramite di un Lloyd's Broker (Broker accreditati presso i Lloyd’s) o di un Coverholder Lloyd’s;
- attraverso Broker o Agenti che abbiano instaurato un rapporto di libera collaborazione con un Coverholder Lloyd’s: in questo caso il Coverholder esercita l’attività di Wholesale, ovvero di grossista.
Anche in questo caso è abbastanza evidente il vantaggio della prima soluzione rispetto alle altre, ovvero di stipulare la polizza direttamente tramite un Coverholder con certe autonomie nell’assunzione dei rischi e nella proposta di soluzioni assicurative personalizzate, piuttosto che, indirettamente, attraverso broker o agenti locali che debbano dipendere a loro volta da altri intermediari (in poche parole c’è un passaggio in più sia in fase di emissione che di gestione del contratto assicurativo) con tutti i limiti che ne conseguono.
 

Anna Manzoni

Ingegnere libero professionista e Risk Manager Area Professioni Tecniche di Gava Broker srl

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