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Incentivo economico Resto al Sud: estensione ufficiale anche ai professionisti! I dettagli

L’agevolazione che incentiva l’apertura di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno potrà essere utilizzata anche per l’avvio di attività libero professionali e potrà essere richiesta fino al 45° anno d’età

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Tic tac: è iniziato il conto alla rovescia per gli under 46 e i professionisti (anche tecnici) in attesa di presentare domanda per gli incentivi Resto al Sud, misura prevista dalla legge di Bilancio 2019 (legge 145/2018).

E’ stato infatti sottoscritto dal Ministro dello Sviluppo economico Di Maio il decreto attuativo relativo all’ampliamento della platea dei beneficiari delle agevolazioni. Non appena il decreto di adeguamento sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale del decreto, Invitalia potrà aprire la piattaforma di presentazione delle domande ai nuovi destinatari della misura.

Resto al Sud ha l’obiettivo di incentivare le attività imprenditoriali nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, rivolgendosi sia ai giovani imprenditori sia ai liberi professionisti di età compresa tra i 18 e 45 anni.

Resto al Sud 'reloaded': cosa cambia rispetto all'originale

Ricordiamo che l'incentivo economico Resto al Sud è stato introdotto nell'ordinamento italiano dal DL 91/2017: nella prima versione, l'incentivo non poteva essere richiesto per l'avvio di attività libero professionali ma solo per attività di impresa. Inoltre, i fruitori non potevano avere più di 35 anni.

La Legge di Bilancio del 2019 ha ampliato la platea dei beneficiari, innalzando a 45 anni il limite d'età e comprendendo tra i fruitori anche i liberi professionisti. Secondo il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, entro la metà di settembre il decreto verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Resto al Sud: tutti i dettagli

Le agevolazioni sono rivolte agli under 46 che:

  • sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda;
  • trasferiscono la residenza nelle suddette regioni dopo la comunicazione di esito positivo;
  • non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
  • non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio;
  • (per i liberi professionisti): non risultano titolari di partita IVA , nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni.

Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017, o i team di persone che si costituiscono entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dopo l’esito positivo della valutazione.

Resto al Sud è un bonus tramite finanziamento fino ad un massimo di 50 mila euro, articolato per il 35% in un contributo a fondo perduto e per il restante 65% come prestito elargito a tasso zero. Nel caso in cui il contributo venisse richiesto da una società, potranno essere richiesti 50 mila euro per ogni socio fino ad un massimo di 200 mila euro. Il prestito è rimborsabile in otto anni, di cui i primi due di preammortamento.

Invitalia: modulistica e finanziamento

Le domande, corredate da tutta la documentazione relativa al progetto imprenditoriale, vanno inviate a Invitalia, attraverso la piattaforma dedicata sul sito invitalia.it.

Invitalia agisce come soggetto esecutore: sul sito istituzionale è possibile reperire la modulistica necessaria a richiedere l'agevolazione. Accedendo al portale è possibile, inoltre, visionare il livello di diffusione della misura. L’Agenzia esamina i progetti in base all’ordine cronologico di arrivo e ne valuta la sostenibilità tecnico-economica, dando una prima risposta formale entro 60 giorni dalla presentazione dell’istanza. È possibile seguire l’iter del progetto attraverso l’App dedicata Resto al Sud, totalmente gratuita.