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Code Checking dei modelli BIM

Un articolo di approfondimento sull'implementazione del Code Checking dei modelli BIM per verificare la conformità dei requisiti edilizi in fase progettuale

Strumento per l'automazione del sistema di controllo per la conformità dei codici edilizi

In Italia come in altri paesi del mondo, le indicazioni normative vengono controllate manualmente durante la progettazione dell'edificio, tuttavia questo tipo di processo porta sempre ambiguità, incoerenza nelle valutazioni e ritarda il processo di costruzione nel suo complesso. 

Con lo sviluppo della tecnologia Building Information Modelling (BIM), si concretizza l’automazione del sistema di controllo per la conformità dei codici edilizi. Tradurre in parametri indicazioni normative, requisiti della committenza o indicazioni progettuali consentirebbe un confronto di questi ultimi con gli omologhi presenti nel modello virtuale della costruzione. 

L’implementazione del Code Checking consente di effettuare una verifica progettuale molto più ampia, aprendo la strada ad un importante cambiamento di mentalità; così come la creazione di un database di regole relative a prescrizioni normative, consente di creare un flusso di controllo dinamico ed oggettivo, che interviene ad ogni modifica progettuale.

BIM: Procedure di controllo automatizzate dei requisiti edilizi

L’esecuzione di un’opera pubblica comporta il rispetto di diversi indici di funzionalità edilizia e urbanistica. Durante le fasi di progettazione tali requisiti non sempre sono di immediata verifica, inoltre, se si considerano le inevitabili variazioni progettuali durante le fasi di coordinamento tra le discipline professionali coinvolte, ecco che si evidenzia la ripetitività nelle verifiche di dette conformità. 

Nei seguenti casi pratici, si intende mostrare come la definizione di una procedura di controllo dei requisiti edilizi automatizzata, porti un risparmio in termini di costi e tempi delle fasi di progettazione. In tal senso, ci viene incontro la metodologia BIM, sviluppando, infatti, un modello parametrico BIM dell’opera in questione, si ha a disposizione un database di informazioni, le quali possono essere rielaborate ad hoc per ottenere un controllo dei requisiti progettuali che l’opera deve rispettare. È importante osservare come tale controllo non sia fine a sé stesso, ma essendo le informazioni contenute nel modello BIM, aggiornabili in automatico, tale controllo diviene a sua volta DINAMICO ovvero può essere eseguito ad ogni variazione o scelta progettuale da attuare, fornendo la possibilità di tenere sempre sotto controllo quel dato requisito. 

Ad oggi, esistono diversi software di programmazione grafica “ausiliari” ai software BIM di modellazione architettonica/strutturale/impiantistica. Tali software sono caratterizzati da un linguaggio di programmazione friendly e cioè gestibile anche da chi non è un informatico.  L’implementazione, attraverso tali software, di opportuni codici (script) consente di creare nuovi flussi di lavoro capaci di gestire in modo alternativo i dati a disposizione di un Modello BIM.

Progettazione impiantistica in BIM: la verifica automatizzata della quota impianti 

Uno scambio di informazioni con gli addetti ai lavori nella progettazione impiantistica ha evidenziato una serie di operazioni di controllo e gestione che, ad oggi, allungano i tempi della fase progettuale. 

In particolare, si è visto che il controllo della pendenza degli impianti, delle loro interferenze e la verifica sulle quote minime richiedono frequenti verifiche manuali.

Per semplificare questo tipo di procedure e ridurre i tempi di progettazione è stato possibile automatizzare il controllo di questi fattori attraverso l’utilizzo di un software di programmazione visuale, interoperabile con la modellazione parametrica.

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Figura 1 – Modellazione parametrica interdisciplinare e script di riferimento per il Code Checking

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Figura 2 – Flusso di lavoro identificato nell’intero script

Il flusso di lavoro creato per automatizzare il processo di controllo è schematizzabile in uno script suddiviso in quattro fasi principali:

  1. DYNAMIC INPUT
    Si tratta dell’insieme dei dati in entrata per la fase di processamento; in questo specifico step si fa riferimento alle categorie del modello, per utilizzarle come raggruppamento degli elementi presenti nel file.
  2. PROCESSING
    È la fase che mette in sequenza i nodi tali da individuare i parametri per il controllo dinamico.
  3. POST PROCESSING
    Questa fase di post processamento è stata individuata per la creazione di un’interfaccia di controllo utente, semplificando l’utilizzo dello script senza dover entrare nei codici di programmazione del software, agevolando l’utilizzo della verifica automatica.

Queste fasi, evidenziate in sequenza, rappresentano un processo di controllo automatizzato e quindi un Code Checking funzione del parametro da verificare. 

Come avviare il Code checking

Per effettuare un Code Checking non occorre entrare all’interno del software di programmazione visuale, ma attraverso un lettore di codici esterno possiamo controllare qualsiasi parametro interno al modello.

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Figura 3 – Lettore script

A questo punto, avviato lo script, possiamo concludere il controllo grazie all’uso di un applicativo prodotto dal codice, scegliendo la categoria e il limite massimo di quota.

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Figura 4 – Applicativo per il Code Checking

L’output del flusso di lavoro, attraverso lo script di riferimento, evidenzierà tutti gli elementi che non rispettano la limitazione imposta.

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Figura 5 – Output del Code Checking

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