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UniBs BIM4RE(G) e la Digitalizzazione della Domanda Privata

Nasce presso l’Università degli Studi di Brescia un nuovo brand: BIM4RE(G) Research Group, per supportare la digitalizzazione degli investimenti e delle operazioni immobiliari

Nasce presso l’Università degli Studi di Brescia, all’interno delle attività da lustri in atto sulla digitalizzazione del comparto e del mercato, un nuovo brand, BIM4RE(G) Research Group, con l’intenzione di supportare la digitalizzazione degli investimenti e delle operazioni immobiliari promossi dalla Domanda Privata.

Il brand intende significare sia i processi di committenza strumentale e di sviluppo immobiliare sia i processi di efficientamento dei percorsi autorizzativi legati alla pianificazione urbanistica attuativa e all’edilizia privata.

angelo-ciribimi-bim-digitalizzazione.jpgÈ palese, infatti, che il panorama delle attività di committenza privata digitalizzata, a iniziare dalle maggiori operazioni di sviluppo immobiliare, presenti livelli qualitativi molto eterogenei, cosicché alla Domanda Privata ad assetto variabile in argomento, nei processi ideativi e realizzativi numerici, corrisponde inevitabilmente una Offerta altrettanto disomogenea.

Non è infrequente, peraltro, osservare come, nei casi migliori, le migliori espressioni dell’Information Management supportate dall’Information Modeling siano proposte in autonomia, almeno parziale, dall’Offerta alla Domanda senza che questa ne «apprezzi», nel senso letterale del verbo, il reale valore.

Due sono sostanzialmente gli scenari su cui intende agire, a supporto della crescita qualitativa del mercato, lo UniBs BIM4RE(G): l’interiorizzazione dei processi digitali, nel loro senso originario, entro le logiche finanziarie; la centralità degli aspetti comportamentali nella progettazione degli spazi generativi di esperienze individualizzate e di servizi a elevato valore aggiunto.

In altre parole, solo recentemente, a livello internazionale, ci si è resi conto della necessità e della opportunità di configurare modelli e strutture di dati, riconducibili a ciò che estensivamente si appella «BIM», nelle fasi embrionali dei processi di valutazione della fattibilità degli investimenti immobiliari che potessero essere gestiti in continuità lungo le fasi temporali successive del Programme, del Portfolio o del Project, sino a giungere ai Digital Twin, ottimizzando le opzioni disponibili in funzione di una serie assai articolata di vincoli, sensibili per investitori e per finanziatori, tra cui quelli legati ai processi autorizzativi di natura urbanistica ed edilizia, parte della Digital Compliance, non sono certo secondari.

Di là di obiettivi specifici, tra cui naturalmente l’accrescere l’affidabilità dei criteri di valutazione del merito di credito e la bancabilità degli interventi, è palese come l’adozione delle razionalità computazionali del settore della costruzione e dell’immobiliare debba oggi incontrarsi coi fenomeni di digitalizzazione sia delle istituzioni finanziarie (tra gli altri, si ricorda il digital banking) e, ancor più, delle istituzioni pubbliche (l’e-government, prima di tutto, dal quale discende, a titolo di esempio, il digital building permit).

Sotto questo profilo, l’inte(g)razione di questi piani argomentativi risponde a un disegno, a una policy, di modernizzazione delle potenzialità di attrattività del Sistema Paese, di cui oggi, più in generale, il «Modello Milano», appare paradigmatico.

Al contempo, però, la digitalizzazione dell’ambiente costruito coincide, pour cause, con la eventualità, da parte delle Technology Company, e dei loro emuli nel comparto, di tradurre i contenuti, estendendoli, dei Social Media e della Platform Economy nel Real World delle entità interconnesse, cosicché cespiti immobiliari e infrastrutturali, accanto alle reti materiali e immateriali, vengano a comporre un quadro in cui i beni tangibili agiscano come abilitatori predittivi di servizi sartoriali e dinamici a elevata marginalità, rivolti alle persone.

In altri, termini, la natura, tra gli altri, del prodotto immobiliare è destinata a evolversi drammaticamente, focalizzandoci sul fruitore, sull’utente, sull’occupante: in realtà, sulle sue emozioni, sulle sue esperienze, e, in definitiva, sulla sua esistenza e sul proprio ciclo della vita, in relazione al quale occorre sincronizzare evolutivamente il ciclo di vita dei Built Asset.

UniBs BIM4RE(G) intende, dunque, agire, anche in collaborazione con altri gruppi analoghi, entro i Data Driven Process, per i quali l’apporto della Data Science e della Communication Technology risulta determinante per sfruttare il valore degli structured & behavioural data a beneficio della committenza privata di beni strumentali e delle strutture di sviluppo immobiliare.

 

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