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Forum Italiano del Legno: Italia quarta produttrice dell'Ue. L'export è positivo (+28%)

Le interviste di tutti i protagonisti del Forum Italiano del Legno organizzato da FederlegnoArredo, in collaborazione con Habitech e CasaClima.

Forum del Legno: bioedilizia, Trentino-Alto Adige capofila

In Italia nel 2018 il 7,1% delle nuove abitazioni sono state costruite in legno e il giro d’affari per le imprese costruttrici è stato di 720 milioni di euro (+5% sul 2017).

È questa la fotografia del settore scattata dal 4° “Rapporto Case ed Edifici in Legno” presentato in occasione del "Forum Italiano del Legno” - organizzato da FederlegnoArredo a Riva del Garda in collaborazione con Habitech e CasaClima - dove si sono confrontati tutti gli attori della filiera per definire le politiche da intraprendere per il futuro. 

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«La componente delle strutture in legno rappresenta una nicchia in crescita - ha commentato il presidente di FederlegnoArredo Emanuele Orsini - le previsioni da qui ai prossimi cinque anni parlano di un più 25 per cento.

Il vero tema è che siamo all’interno di un sistema che soffre, per questo è importante farci sentire perché questo Paese tornerà a funzionare bene solo nel momento in cui l’edilizia ripartirà e allora si supererà l’uno percento del PIL».

La mappa degli edifici in legno

Scendendo in dettaglio, in testa alla classifica delle regioni con più abitazioni in legno realizzate lo scorso anno c’è il Trentino-Alto Adige con il 21 per cento del totale. Sul podio poi ci sono, a pari merito, Lombardia e Veneto.

Queste tre rappresentano oltre il 50 per cento di tutte le nuove realizzazioni in Italia. Nel centro spicca il risultato delle Marche, che si sta dimostrando sensibile alle tematiche di sostenibilità, sicurezza abitativa e risparmio energetico. In più, è la quarta produttrice nel panorama del comparto del legno strutturale.

L'export del legno

Per le esportazioni, segmento che vale circa 50 milioni di euro, si è registrato un incremento del 28 per cento sull’anno precedente. Molte delle imprese hanno aumentato le esportazioni di edifici in legno destinando oltre il 10 per cento della produzione Oltralpe. 

Svizzera, Germania, Croazia, sono le destinazioni principali, cui si aggiungono Mozambico e Algeria.

«Si tratta di Paesi dove le tecniche di costruzione in legno si stanno diffondendo - ha precisato Marco Vidoni, presidente di Assolegno - il prodotto italiano è visto come altamente competitivo. Il settore è partito dal residenziale, ora si sta allargando sul commerciale e sull’industriale».

Numeri che vanno in controtendenza rispetto a un settore dell’edilizia ancora in sofferenza, a conferma dell’interesse crescente di committenti privati e pubblici per questa tipologia di costruzioni. 

Una crescita che, come evidenziato dalla federazione, è sostenuta anche dagli strumenti di FederlegnoArredo e Conlegno messi a disposizione dei costruttori associati, come il protocollo S.A.L.E. (Sistema Affidabilità Legno Edilizia): unico ad essere condiviso con Banche e Assicurazioni e che permette ai committenti dei costruttori certificati l’accesso a particolari linee di mutuo e a sconti sui tassi delle polizze antincendio e grandi rischi (per maggiori info: certificazionesale.it.)

I vantaggi degli edifici in legno

Ad attrarre sono i vantaggi che gli edifici in legno sono capaci di garantire: riducono al minimo i consumi energetici dell’abitazione, rispettano i principi della sostenibilità, sono competitivi in termini di costi di costruzione e sono sicuri dal punto di vista sismico.

Opere in legno: il valore architettonico e ingegneristico 

Durante i dibattiti sono state definite e analizzate le potenzialità del materiale dal punto di vista architettonico e ingegneristico. Inoltre, è stato affrontato il tema della durabilità degli edifici realizzati con ossatura in legno. 

«La realizzazione corretta inizia con la giusta progettazione - ha detto l’ingegnere Andrea Bernasconi, professore della scuola d’Ingegneria Yverdon - la costruzione in legno purtroppo è relativamente nuova, gli edifici di grandi dimensioni vengono realizzati da una ventina di anni e questo significa che tutti i principi di progettazione sono anch’essi recenti.

I dettagli costruttivi a cui bisogna prestare più attenzione sono quelli, ad esempio, dell’attacco al piede a terra e quelli dell’interfaccia tra due materiali, che siano il legno e le sue fondazioni oppure la struttura in legno e la finestra». 

Le certificazioni degli edifici in legno 

Prestazioni antisismiche, efficienza energetica, sostenibilità ambientale dei materiali e dei processi produttivi, capacità di resistere al fuoco e comfort abitativo: sono alcune delle caratteristiche prese in considerazione quando si deve certificare un edificio. Requisiti validi anche per i fabbricati in legno.

«La certificazione Arca, la prima che si occupa delle costruzioni in legno - ha precisato l’ideatore Stefano Menapace - riguarda l’intero edificio, quindi la parte strutturale, l’involucro, l’utilizzo di materiali sostenibili e anche la salubrità dell’aria interna e viene rilasciata da Habitech.

Il riconoscimento attesta anche che le strutture lignee siano state realizzate con materia prima proveniente da foreste gestiste in modo sostenibile e che al suo interno siano stati utilizzati materiali basso emissivi».

Come ribadito da Francesco Gasperi, direttore Tecnico di Habitech, in occasione del workshop "Edilizia in legno: progettare per durare", Arca non è solo certificazione «ma anche network, formazione e informazione sul territorio verso progettisti e imprese del settore, affinché l'edilizia in legno continui a essere un'edilizia di qualità».

Tra le certificazioni che si possono richiedere c’è anche CasaClima che, dal 2002, è stata rilasciata a più di 10mila gli edifici nuovi e per oltre 7mila ristrutturazioni.

«Non siamo cresciuti solo nei numeri - ha commentato il direttore generale Ulrich Santa - ma anche i nostri protocolli si sono costantemente evoluti e oggi valutano la sostenibilità di un progetto non solo sotto il profilo energetico ma in un contesto più ampio e olistico». 

Legno: tra due diligence e sostenibilità

Durante il Forum è stato affrontato poi il tema dell’economia circolare nella filiera italiana del legno-arredo, tra le più all’avanguardia a livello europeo. 

Nel nostro Paese, grazie a esempio al lavoro svolto dal Consorzio Rilegno, ogni anno vengono recuperati e avviati al riciclo oltre 2 milioni di tonnellate di legno determinando un risparmio nel consumo di CO2 pari a quasi un milione di tonnellate ed evitando il consumo di quello «vergine».

«Da più di vent’anni raccogliamo il legno proveniente dal mondo degli imballaggi che avviamo agli impianti di riciclo per trasformali in pannelli che alimentano la filiera dell’arredo - ha raccontato il presidente Nicola Semeraro - siamo al centro di quella che è considerata l’economia circolare del mondo del legno, con più di 400 piattaforme e convenzioni con oltre 4mila Comuni».

Tra i protagonisti della sessione dedicata alla sostenibilità, anche Nicoletta Azzi, presidente di Assopannelli che ha evidenziato il ruolo della pioppicoltura all’interno dell’industria italiana del pannello.

Ezio Daniele, presidente di Assoimballaggi, ha invece ricordato l’esigenza di una «pianificazione dell’utilizzo delle foreste che vengono vissute solo come bene ambientale e non anche come una risorsa economica con importanti ricadute occupazionali».

Il professore Stefano Mancuso, intervenuto durante la sessione plenaria, ha invece sottolineato che utilizzare il legno come materiale da costruzione implicherebbe «una maggiore quantità di anididre carbonica stoccata». 

L’incontro è stato l’occasione anche per un confronto sul tema della certificazione dell’origine legale del legno e il cosidetto “Timber Regulation”, il regolamento europeo entrato in vigore nel 2013 con lo scopo di rendere il mercato dell’Unione europea libero dal commercio del legno illegale.

«Oggi il legno, oltre a essere tra le materie prime più sostenibili, è completamente legale» ha dichiarato Alessandro Calcaterra, presidente di Fedecomlegno.

Tra i temi toccati nelle interviste a margine del Forum, anche quello dello "sconto in fattura", che il presidente di EdilegnoArredo, Massimo Buccilli, ha criticato per quanto riguarda i meccanismi.

Sul sito di FederlegnoArredo sono disponibili le presentazioni dei vari relatori intervenuti durante il Forum suddivise per workshop d'interesse.