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MasterSap e GeoForce ONE: il calcolo automatico dei rinforzi strutturali

Il collegamento fra MasterSap e GeoForce One consente il calcolo di rinforzi strutturali per edifici esistenti in c.a. o muratura con i prodotti della linea Kerakoll.

AMV e Kerakoll, insieme a supporto dei progettisti

Nel 2011 AMV fa uscire la prima versione di Verifiche Rinforzi, l’applicativo dedicato al dimensionamento di rinforzi strutturali per strutture esistenti in cemento armato o in muratura. Nel corso degli anni matura quindi un’importante esperienza nel tema del software dedicato alle riqualificazioni sismiche delle strutture.

Corre invece l’anno 2014, quando al GreenLab KERAKOLL di Sassuolo nasce il software GeoForce ONE: dimensiona sistemi di rinforzo per strutture in c.a. o muratura con l’utilizzo delle tecnologie KERAKOLL, strumento fondamentale per una progettazione attenta e affidabile. Ma Kerakoll sa che questo strumento può diventare anche più efficiente.
Come?
Grazie a una ‘connessione’ con un software di analisi strutturale a elementi finiti, solido, efficace e collaudato. 

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AMV riconosce a sua volta l’affidabilità e la qualità dei sistemi di rinforzo strutturale KERAKOLL, crede al progetto proposto, e decide di dare a tutti i progettisti del settore uno strumento ancora più efficiente: fin dal 2017 MasterSap è quindi in grado di collegarsi a GeoForce ONE, che diventa più efficiente e incisivo quando coordinato con un software di analisi strutturale a elementi finiti potente come MasterSap. Nasce così una sinergia tra le due realtà aziendali, allo scopo di migliorare l’efficacia, l’efficienza e la qualità dell’attività progettuale dei tecnici che operano nel settore del rinforzo strutturale.

Due strumenti di calcolo che il progettista ha sulla sua scrivania, due strumenti che comunicano tra loro, senza che questo onere sia affidato al progettista, sollevandolo da ore di lavoro e dai possibili errori di trascrizione dei dati. 

La norma, i sistemi, i progettisti

Purtroppo, accade spesso nel nostro Paese che la tecnologia viaggi a una velocità superiore alla normativa, mettendo in grave difficoltà i progettisti e limitando il ventaglio delle possibili scelte per i sistemi di rinforzo applicabili. 
Era il 2009 quando in Italia si videro le prime applicazioni sul campo dei sistemi di rinforzo FRP, nel contesto post-sisma dell’Aquila, mentre solo nel 2015 furono emanate le linee guida per identificazione, qualificazione e controllo di accettazione, senza la cui certificazione l’opera non poteva essere collaudata.

Nel periodo tra il 2009 e il 2015 la sperimentazione sul campo con i sistemi FRP ha dato a professionisti, docenti e ricercatori del settore un riscontro di tutti i vantaggi del sistema ma anche di tutte le criticità. È una presa di coscienza che porta molti operatori del settore a orientare diversamente le soluzioni progettuali di rinforzo verso sistemi meno sensibili alle condizioni ambientali e del supporto nel momento della posa, ma anche della vita del rinforzo stesso: tra questi vi sono certamente i sono compositi rinforzati con fibre in acciaio a matrice inorganica. 

In questo scenario KERAKOLL ha da sempre portato avanti attività sperimentali, sia ‘in house’ sia coinvolgendo diverse università, per dare ai suoi sistemi certificazioni di qualità a prova di marcatura europea (e sottolineiamo sistemi, poiché lo sono sin dalla nascita).

Allo stato attuale, quindi, le NTC 2018 al paragrafo 11.1 (‘Generalità’) prevedono che i materiali e prodotti da costruzione per uso strutturale, quando non marcati CE, debbano essere in possesso di Certificato di Valutazione Tecnica (NTC 2018) – un tempo Certificati di Idoneità Tecnica all’impiego (NTC 2008) – sulla base delle linee guida nazionali, tra cui le Linee guida del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per identificazione, qualificazione e controllo di accettazione di compositi fibro-rinforzati per il consolidamento di costruzioni esistenti:

  • a matrice polimerica FRP (Fiber Reinforced Polymer) maggio 2019 (Aggiorna e sostituisce la precedente Linea Giuda pubblicata con D.P. n. 220 del 9 luglio 2015, che entrò in vigore due anni dopo rendendo obbligatoria la certificazione dal luglio 2017)
  • a matrice polimerica con la tecnica dell’intonaco armato CRM (Composite Reinforced Mortar) maggio 2019  
  • a matrice inorganica FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix) dicembre 2018

A Sassuolo, lo scorso 8 ottobre, KERAKOLL S.p.A. annuncia al mercato e ai suoi progettisti che ha conseguito la marcatura CE per i sistemi di rinforzo compositi a matrice organica (SRP – Steel Reinforced Polymer) e il certificato ETA propedeutico alla marcatura per i sistemi a matrice inorganica (FRCM), illustrando per entrambi i parametri necessari per la progettazione, in accordo con i documenti tecnici di riferimento CNR-DT 200 R1/2013 e CNR-DT 215/2018, ovvero le Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo, rispettivamente di Compositi Fibrorinforzati e Compositi Fibrorinforzati a Matrice Inorganica.

AMV apprende con grande entusiasmo dell’eccellente risultato conseguito in casa Kerakoll, a conferma della fiducia riposta. Pertanto tutti i prodotti Kerakoll, disponibili all’interno della vasta libreria di sistemi di rinforzi inclusa in Verifiche Rinforzi, possono essere utilizzati con pieno rispetto dei requisiti normativi. Un grande risultato, che incrementerà l’efficacia delle soluzioni progettuali degli interventi di rinforzo strutturale degli edifici esistenti, siano essi in cemento armato o in muratura.

 

Le altre tipologie di rinforzo strutturale

AMV non si è nel frattempo limitata a sviluppare sistemi di rinforzo fibro-rinforzati, ma ha continuato nella ricerca e nello sviluppo di tutte le altre tecniche di consolidamento strutturale previste nelle Norme Tecniche per le Costruzioni.
È così che si sono aggiunti i rinforzi con incamiciature in cemento armato, sia ordinario che fibro-rinforzato, utili ad aumentare la capacità portante verticale, la resistenza a flessione e/o taglio, la capacità deformativa di vecchie opere in cemento armato ormai non adeguate a sopportare le importanti azioni sismiche introdotte dalle più recente normativa. Allo stesso modo è possibile studiare rinforzi con camicie metalliche, costituite da quattro profili angolari sui quali vengono saldate piastre in acciaio (calastrelli), oppure avvolti nastri in acciaio pretesi opportunamente dimensionati, che offrono principalmente un incremento di resistenza a taglio e di confinamento. Le stesse tecniche, ovvero rinforzi attraverso il sistema CAM® e con materiali fibrocompositi, sono possibili anche su strutture esistenti in muratura.

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