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Incentivi Conto Termico: il Vademecum del GSE per non sbagliare e ottenere i benefit

Conto Termico: il GSE ha realizzato un compendio di istruzioni e di errori da non fare per ottenere il beneficio

Conto Termico: il GSE ha realizzato un compendio di istruzioni e di errori da non fare per ottenere il beneficio. Per evitare che la pratica venga respinta attenzione a documenti di smaltimento, riferimento dei bonifici e utenze dell’impianto di climatizzazione

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Il GSE, nel nuovo Vademecum agli incentivi previsti dal Conto Termico (D.M. 16 febbraio 2016), fornisce tutti i chiarimenti operativi, soprattutto in relazione alle principali tre cause di difformità che più frequentemente si presentano in una richiesta di incentivo.

Di fatto, quindi, il compendio - denominato "Criticità più diffuse e chiarimenti operativi sulle richieste di incentivo del conto termico" - rappresenta una guida per evitare di incappare negli errori che poi portano al non ottenimento del benefit.

Domande di incentivo Conto Termico: le 3 cause del 'no'

Sono tre, secondo il GSE, le principali cause che portano al respingimento delle domande di incentivo

  • carenza documentale: spesso gli interventi non sono opportunamente documentati tramite fotografie e presentano difformità nel certificato allegato e nell’identificazione dei soggetti coinvolti.
  • difformità nel bonifico: spesso si fa riferimento, nella causale, alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica (cd. Ecobonus);
  • errata progettazione degli impianti: la difformità può essere dovuta alla variazione delle utenze del nuovo impianto rispetto a quello sostituito o al sovradimensionamento ingiustificato.

La pratica corretta

Primo: il Soggetto Ordinante dei pagamenti sostenuti per la realizzazione dell'intervento deve essere il Soggetto Responsabile, cioè colui che ha sostenuto direttamente le spese per l'esecuzione degli interventi, presenta istanza di riconoscimento degli incentivi al GSE e stipula il contratto.

Ne deriva che non sono incentivabili gli interventi per i quali sono stati presentati al GSE:

  1. fatture attestanti il costo sostenuto non intestate al Soggetto Responsabile (ok, invece, per il conto co-intestato se tra gli intestatari c'è il Soggetto Responsabile);  
  2. pagamenti delle fatture non sostenuti dal Soggetto Responsabile;
  3. ricevute di bonifici non recanti esplicita evidenza dell'Ordinante del pagamento.

Importante per i bonfici: è necessario NON utilizzare modelli di bonifico che fanno riferimento alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica o per la ristrutturazione edilizia, né indicare nella causale riferimenti a norme di legge inerenti alle detrazioni fiscali (anche nel caso di utilizzo di bonifici ordinari).

Importante per gli impianti:

  • per l'ammissione all'incentivo, per sostituzione di generatori di calore è da intendersi la rimozione di un vecchio generatore e l'installazione di un altro nuovo, destinato a erogare energia termica alle medesime utenze. L'effettivo smaltimento del generatore sostituito deve essere documentato.
  • nei casi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale l'accesso agli incentivi è subordinato alla dimostrazione che l'intervento vada a climatizzare le medesime utenze dell'impianto precedentemente installato. Pertanto, nei casi di variazione sensibile della potenza fra situazione ante e post operam ci si attende che le utenze interessate siano le stesse e che, al più, nella condizione ante operam vi fosse una condizione di sottodimensionamento poi sanata nella condizione post operam.

IL VADEMECUM COMPLETO DEL GSE CON TUTTI I DETTAGLI E' SCARICABILE IN FORMATO PDF

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