Al Museo Poldi Pezzoli a Milano si è svolto il primo appuntamento della seconda edizione di Vitruvio 4.0, un ciclo di incontri che affrontano il tema della rigenerazione urbana da prospettive inedite.
Il progetto è nato lo scorso anno dalla collaborazione tra Mitsubishi Electric e l'architetto Leopoldo Freyrie, presidente della Fondazione RIUSO per la rigenerazione urbana e membro del comitato scientifico di Legambiente.
“Lo spazio pubblico nella rigenerazione urbana” è il titolo dell'incontro che ha inaugurato “Vitruvio 4.0 – edizione 2020”, un momento di confronto tra i principali protagonisti che, in diversi settori, stanno disegnando le città del futuro: architetti, committenti, amministratori e player del mondo real estate, ma non solo.
«L'obiettivo di questi appuntamenti è provare a declinare i principi vitruviani nella contemporaneità, in un'era in cui viviamo i problemi legati all'emergenza ambientale e i costumi di vita cambiano profondamente - ha spiegato l'architetto Leopoldo Freyrie - per cui dobbiamo essere capaci di affrontare la rigenerazione della città in modo diverso dal passato».
In questo viaggio alla scoperta dell’evoluzione della “utilitas” vitruviana, nell’inevitabile intreccio con i paradigmi sociali emergenti, spicca su tutti il tema dello sviluppo della cultura della sostenibilità, che da sempre Mitsubishi Electric persegue: "Changes for the Better" è il motto del Gruppo che da 90 anni applica le tecnologie più innovative per migliorare la vita quotidiana, in ottica green.
Nel dialogo in merito a “Lo spazio pubblico nella rigenerazione urbana” ci si è interrogati sul nuovo destino degli spazi pubblici, con alcuni protagonisti che, con diversi ruoli e approcci, progettano il presente e il futuro milanese.
Nel millennio attuale i cittadini italiani hanno riscoperto il valore dello spazio pubblico, che nel passato remoto ha abbellito le città italiane, ma che nel secondo ‘900 è stato dimenticato, lasciando il ruolo di protagonista allo spazio privato. Lo spazio pubblico urbano è stato per decenni il “retro” delle nostre case: il luogo della spazzatura, del parcheggio, del carico e scarico.
«L'Italia ha una tradizione famosa in tutto il mondo per lo spazio pubblico che rappresenta uno degli elementi fondamentali per attuare un piano di rigenerazione urbana efficace - ha commentato l'architetto nell'intervista - anche i cittadini hanno nuovamente compreso che gli spazi comuni della città e i luoghi di socialità sono importanti per una miglior qualità della vita».
La missione che aspetta le città è quella di riqualificare strade e piazze, anche riusando spazi abbandonati e trascurati e restituendo alle persone luoghi occupati dalle auto: missione che implica strategie coraggiose sulla mobilità, il coinvolgimento di risorse economiche private, il riuso ad opera di gruppi di cittadini e associazioni, approcci innovativi e sostenibili come l’urbanismo tattico.
«La città novecentesca era la città delle automobili - ha aggiunto Freyrie - noi dobbiamo decidere come vogliamo che sia la città dei prossimi anni, a partire dal riuso dell'esistente».
Aree dismesse, abbandonate, trascurate, piazzali e parcheggi devono tornare al servizio della comunità e per farlo si possono adottare interventi di agopuntura urbana.
«Si tratta di interventi in grado di rigenerare quartieri a costi anche molto bassi - ha concluso l'architetto - si può trascendere dalla progettazione tradizionale e immaginare usi temporanei di luoghi abbandonati della città, non per forza bisogna sempre pensare a quelli definitivi, anche perché i costumi cambiano con una velocità tale che la temporaneità diventa uno strumento efficace. Inoltre sono un ottimo test per capire la validità di progetti risolutivi laddove servono».
Nei prossimi mesi, gli incontri si terranno a:
Ulteriori dettagli sull'iniziativa Vitruvio 4.0
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