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Emergenza Covid-19: ecco le misure del Governo e Inarcassa per i liberi professionisti

IL CNI elenca le misure previste dal Decreto Cura Italia e da Inarcassa, come il rinvio di pagamenti in ambito fiscale e previdenziale

Dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri arriva la comunicazione delle misure prese dal Governo e da Inarcassa a sostegno dei liberi professionisti. Nella nota, firmata dal presidente del CNI, Armando Zambrano e dal consigliere Segretario Angelo Valsecchi, si anticipa anche che è in fase di eleborazione il "Manifesto delle professioni per l'emergenza".

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Il Manifesto delle Professioni per l'emergenza

In questo momento delicatissimo e difficile, determinato dal persistere dell’epidemia da Covid-19, vorremmo comunicarVi alcune misure assunte dal Governo e da Inarcassa a sostegno di chi esercita la libera professione.

Siamo coscienti che gli interventi sono di portata limitata e che rispondono solo in minima parte a quanto più volte, nei giorni scorsi, il CNI e la RPT hanno chiesto al Governo. Speriamo tuttavia che siano un primo passo per interventi di maggiore portata per i quali ci siamo già attivati presso il Governo.

Ieri pomeriggio si è svolta una riunione tra quasi tutte le professioni ordinistiche, (CUP e RPT ed altri) in video conferenza, nella quale abbiamo stigmatizzato il comportamento del Governo che non ha inteso, in questa pur importante fase, assumere i provvedimenti che avevamo trasmesso tempestivamente.

Stiamo preparando, quindi, insieme, le proposte necessarie per la tutela dei professionisti e per assicurare, prima possibile, la ripresa del Paese, per consentirci di superare questa crisi e riprendere le nostre attività, possibilmente in un’Italia migliore.

Non a caso stiamo elaborando un “MANIFESTO DELLE PROFESSIONI PER L’EMERGENZA”, nel quale inseriremo tutte le proposte di legge e normative per accelerare le procedure, semplificare l’attività amministrativa e avviare un coraggioso piano per le infrastrutture e il miglioramento del patrimonio edilizio del Paese, senza trascurare anche la realizzazione di importanti iniziative per renderlo autonomo dal punto di vista della rete informatica e del cloud, atteso il rischio di difficoltà di funzionamento, che il notevole incremento dell’uso di internet – per effetto della crisi – potrebbe comportare, essendo i server allocati in altri paesi (USA in particolare).

Nel frattempo, in coordinamento con le altre professioni, presenteremo emendamenti al Decreto Cura Italia nella fase di conversione in legge.

Le misure fruibili in ambito fiscale e previdenziale

Il Decreto Legge 17 marzo 2020 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, così detto Decreto Cura Italia è entrato in vigore il 18 marzo 2020.

Le norme di più immediata fruibilità riguardano la sospensione e il rinvio di una serie di pagamenti in ambito fiscale e previdenziale. In particolare per i professionisti con compensi che nel 2019 non abbiano superato 2 milioni di euro (nessun limite per i versamenti IVA per i soggetti residenti o domiciliati fiscalmente nelle province di Bergamo, Cremona, Lodi e Piacenza):

  • Versamento dell’Iva annuale: posticipato al 31 maggio 2020. Il 31 maggio 2020 potrà essere pagato in un’unica soluzione o in 5 rate mensili di pari importo
  • Versamento mensile Iva: posticipato al 31 maggio 2020. Il 31 maggio 2020 potrà essere pagato in un’unica soluzione o in 5 rate mensili di pari importo
  • Versamento delle ritenute a titolo di acconto: posticipato al 31 maggio 2020. Il 31 maggio 2020 potrà essere pagato in un’unica soluzione o in 5 rate mensili di pari importo
  • Attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici dell'Agenzia delle Entrate: sospese fino al 31 maggio 2020
  • Possibilità di richiedere la disapplicazione della ritenuta di acconto: fino al 31 marzo 2020, i professionisti che hanno dichiarato nell’anno precedente compensi inferiori ai 400.000 e che non abbiano sostenuto spese, nel mese precedente per lavoro dipendente e assimilato, possono richiedere, attraverso autocertificazione, la disapplicazione della ritenuta a titolo di acconto. La ritenuta andrà poi versata il 31 maggio 2020

Ulteriori misure del Dl Cura Italia per i professionisti

Di seguito l’elenco:

  • Mutuo prima casa per chi è in difficoltà: sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà. La sospensione è prevista per le partite Iva che, come conseguenza della crisi, autocertifichino di aver perso, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, oltre il 33% del proprio fatturato rispetto all'ultimo trimestre 2019. La misura, che sarà in vigore per 9 mesi come estensione di quanto già prevede il Fondo Gasparrini, non prevede obbligo di presentare l’Isee
  • Accesso al Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, con gratuità dell’intervento per finanziamenti non superiori a 3.000 euro in 18 mesi: può essere richiesta una garanzia per eventuali prestiti da chiedere in banca. È la banca che si occupa di attivare la procedura presso il Fondo Garanzia PMI
  • Irrevocabilità delle aperture di credito accordate dagli intermediari finanziari fino al 30 settembre 2020: a chi ha un credito accordato da istituto finanziario, l’istituto non può chiedere un rientro del credito prima del 30 settembre 2020
  • Prestiti da restituire in un’unica soluzione: rinvio del pagamento, previa comunicazione (autocertificazione attestante la temporanea carenza di liquidità a causa del COVID-19), fino al 30 settembre 2020 dei prestiti non rateali con scadenza prima del 30 settembre 2020;
  • Rimborso di finanziamenti rateali:rinvio dei pagamenti, previa comunicazione (autocertificazione attestante la temporanea carenza di liquidità a causa del COVID-19), fino al 30 settembre 2020 delle rate sui mutui e sui finanziamenti scadenti prima del 30 settembre 2020. I piani di rimborso delle rate sono dilazionati in modo da assicurare l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti.
  • Cassa Integrazione per i dipendenti dello studio professionale: i titolari di studi professionali con dipendenti potranno richiedere, per i dipendenti stessi, la Cassa Integrazione in deroga per un massimo di 9 settimane
  • Spese di sanificazione degli ambienti di lavoro: per gli esercenti la libera professione o l’attività d’impresa e riconosciuto un credito di imposta nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20.000 euro

Le misure adotatte da Inarcassa per l'emergenza coronavirus

Anche Inarcassa, cui avevamo richiesto interventi molto più incisivi e importanti per la tutela degli iscritti, e che riproporremo, ha posticipato alcuni versamenti dei contributi previdenziali programmati nell’anno ed ha attivato misure a sostegno degli iscritti. Di seguito l’elenco delle misure:

  • Contributi minimi anno 2020: nessuna sanzione per pagamenti su 1a e 2a rata effettuati entro il 31 dicembre 2020, inoltre sospensione rateazione bimestrale SDD (rate 30/4 e 30/6). La riscossione sarà ripresa a partire dal 31/8/2020. Ultima rata 30/4/2021. Nessuna sanzione per ritardi fino al 30/4/2021.
  • Rateazione conguaglio 2018 SDD:slittamento 1a rata (31/3) al 31/7/2020 e ultima rata al 31/3/2021
  • Pagamenti ricompresi tra 1° marzo e il 30 giugno 2020: sospesi tutti i pagamenti ricompresi tra il 1° marzo e il 30 giugno 2020 (rate di piani in corso, nuovi addebiti). La riscossione riprenderà a partire dal 31/7/2020. Si potrà pagare con i bollettini Mav già emessi entro la nuova scadenza senza interessi
  • Sospensioni delle azioni per il recupero di contributi non versati dagli iscritti:sono sospese fino al 31 dicembre 2020 le nuove azioni di riscossione coattiva su importi scaduti verso professionisti e società, fatte salve le procedure già avviate e affidate all’Agente di Riscossione o al recupero giudiziale, su cui Inarcassa non può intervenire. Sono sospese fino al 31 dicembre 2020 le attività di accertamento massivo verso professionisti e Società
  • Certificato di regolarità contributiva anche per chi non è in regola con i versamenti presso Inarcassa: il certificato di regolarità contributiva viene rilasciato anche ai contribuenti (professionisti/società) che presentano debiti affidati ad AdER, per i quali è stato concesso dall’Agente di Riscossione un piano di rateazione regolarmente rispettato.
  • Sussidio una tantum per nucleo familiare agli iscritti e pensionati a seguito di positività a COVID-19, di uno o più componenti il nucleo (coniuge o figli aventi diritto alla pensione ai superstiti): € 5.000 per decesso; € 3.000 per ricovero; € 1.500 per positività senza ricovero
  • Assistenza sanitaria: copertura da ricovero per COVID-19 Indennità giornaliera di 30 euro fino ad un massimo di 30 gg per gli iscritti in regola e per i pensionati in caso di ricovero per contrazione del coronavirus.
  • Finanziamenti a interessi zero: per gli iscritti di qualunque età Finanziamenti fino ad € 50.000 senza interessi, da restituire in 5 anni per tutti gli iscritti in regola con gli adempimenti. Come per i Prestiti d’onore Inarcassa si farà carico del 100% della quota interessi.

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