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Summit: il super computer che aiuta i ricercatori nella lotta al coronavirus

Il super PC ha eseguito migliaia di simulazioni per analizzare quali composti farmacologici potrebbero effettivamente impedire al virus di infettare

Un super computer, il più veloce al mondo: è un milione di volte più potente del laptop più veloce al servizio della lotta al coronavirus.

Lo ha assemblato l’Ibm negli Stati Uniti in collaborazione con il Dipartimento scienza e tecnologia della Casa Bianca e il ministero dell’energia americano. Insieme hanno dato vita al “consorzio di High Performance Computing Covid-19”, secondo quanto dichiarato da Dario Gil, direttore di Ibm Research. 

Il super pc, che si chiama Summit, ha già eseguito migliaia di simulazioni per analizzare quali composti farmacologici potrebbero effettivamente impedire al virus di infettare e ne ha identificati 77.

I primi risultati, sono stati pubblicati sulla rivista ChemRxiv. Ecco l’articolo della Cnn.

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