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Rifunzionalizzazione di uno storico palazzo trasformato in un luxury hotel a 4 stelle nel cuore di Trieste

L’intervento di restauro e risanamento conservativo del iconico palazzo di Trieste ha visto coinvolta F&M ingegneria, studio Caberlon Caroppi e Arcadis Italia

Un sapiente intervento di ristrutturazione che coniuga il recupero di elementi architettonici originali al design contemporaneo. F&M Ingegneria e Arcadis Italia firmano l'intervento di ristrutturazione di uno storico palazzo di Trieste che lo ha trasformato in hotel a 4 stelle, il Double Tree by Hilton


L'intervento di restauro e risanamento conservativo di un iconico palazzo di Trieste

E’ aperto al pubblico, dopo due anni di lavoro, il Double Tree by Hilton, hotel 4 stelle luxury nella centralissima Piazza della Repubblica a Trieste.

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L’intervento di restauro e risanamento conservativo di un palazzo iconico, risalente ai primi anni del ‘900, ha visto coinvolta F&M ingegneria per il progetto strutturale e la direzione lavori insieme allo studio Caberlon Caroppi per il progetto architettonico e Arcadis Italia per le attività project management.

L’intervento ha previsto un insieme di opere volte alla rifunzionalizzazione dell’edificio, che per anni ha ospitato una compagnia di assicurazione, per trasformarlo in albergo con un duplice obiettivo: da una parte conservare le caratteristiche originali del palazzo rispettando i vincoli architettonici e dall’altra inserire elementi di design contemporaneo che si coniugassero con gli aspetti pratici di una struttura ricettiva.

L’hotel è dotato di 125 camere, di cui 25 suite, aree reception, sala meeting, centro benessere e SPA, oltre a sale conferenze multifunzionali, per rispondere alle esigenze di ciascun ospite garantendo sempre il massimo comfort. Completano il quadro Il Novecento Restaurant ed il Berlam Coffee Tea & Cocktail, il ristorante ed il bar interni alla struttura. Sono state realizzate diverse tipologie di camere che vanno dai 23 mq della “standard” agli 80 mq della “presidential” suite. A livello stilistico le camere sono state progettate con l’obiettivo di ricreare la sensazione del soggiorno in uno yacht, ispirato alla vita marittima di questa città portuale.

Il concept di progetto: approccio progettuale e approccio stilistico

Trattandosi di un edificio dalla significativa valenza storico-testimoniale, dal punto di vista progettuale si è considerata la compresenza di due tipologie di utenti: i clienti interni che si rivolgono principalmente al servizio ricettivo, e i clienti esterni che si recano occasionalmente presso il palazzo per visitarne la libreria storica o i locali commerciali quali bar e ristorante. In virtù di queste considerazioni è stata decisa una distribuzione funzionale sui primi due livelli (piano terra e piano primo) scegliendo di estendere al primo piano il raggiungimento dei servizi di ristorazione, accanto alla libreria storica.

In seguito ad una attenta analisi del contesto storico e culturale in cui si inserisce il progetto, sono stati elaborati due diversi approcci stilici a seconda dell’impatto con le preesistenze. Nei punti in cui si è evidenziata una preesistenza storica importante, come nella zona di ingresso al piano terra, dove si trova il gruppo scultoreo che ritrae il Gladiatore e i due leoni, è stato elaborato un approccio stilistico ed estetico non invasivo ma raffinato, che non andasse ad aggiungere ulteriore ricchezza visiva e materica ad una situazione già “impattante” di per sé. Al contrario, nei casi in cui non si è riscontrata una preesistenza storica significativa, come nei locali ad uso ufficio ristrutturati, si è proceduto con il criterio opposto, ovvero la creazione di un ambiente connotato da un impatto visivo importante, di forte identità, tutto ispirato alla storia del luogo: Trieste stessa.

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Immagine gentilmente concessa dallo studio Caberlon Caroppi © Ph. Roberto Pastrovicchio

Le principali opere edili che hanno coinvolto viverse aree dell'edificio

L’immobile è stato oggetto di importanti opere edili che hanno coinvolto molteplici aree dell’edificio. Ecco alcuni esempi:

Ingresso, hall - In merito alle finiture della zona hall è stato mantenuto dove possibile il pavimento in opus romano e marmo originale e sono stati mantenuti i disegni a controsoffitto esistenti integrando all’interno un sistema di illuminazione idoneo.

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Immagine gentilmente concessa dallo studio Caberlon Caroppi © Ph. Roberto Pastrovicchio

Zona lounge - Demolizione di una partizione muraria al fine di creare una zona di attesa più ampia. In quest’area si è mantenuto il pavimento in parquet esistente e sostituito la fibra minerale a soffitto con un controsoffitto in cartongesso cercando di recuperare la quota sopra gli infissi.

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Immagine gentilmente concessa dallo studio Caberlon Caroppi © Ph. Roberto Pastrovicchio 

Zona Bar - Il pavimento tecnico del bar è stato sostituito con parquet e cementine decorate. E’ stata sostituita la fibra minerale a soffitto con un controsoffitto in cartongesso cercando di recuperare la quota sopra gli infissi.

Piano primo - I locali storici, affacciati su Piazza della Repubblica-Dante Alighieri, sono vincolati dalla sovraintendenza e pertanto non hanno subito modifiche per finiture di pavimenti, pareti e controsoffitti.

Piano secondo (piano camere) - Nelle zone corrispondenti ai locali storici del piano inferiore è stato creato un pavimento flottante per passaggio degli scarichi. Nei corridoi sono state disposte rampe di accesso per agevolare la circolazione di valigie, disabili e carrelli.

Piano terzo (piano camere) -  E’ stata mantenuta quasi tutta la pavimentazione esistente, ma in caso di eccessivo ammaloramento è stata sovrapposta una moquette graficamente ispirata ai decori dell’immobile. La lavorazione sulle porte di ingresso alle camere consiste nel mantenimento della cornice del portale, la rimozione delle ante esistenti e la realizzazione di una controparete nella quale è stata inserita una porta a filo muro. Il tutto riprendendo i motivi decorativi delle cornici preesistenti.

Piano quarto - Gli ex locali magazzino di Coin sono stati recuperati e adibiti a palestra e centro benessere ad uso dell’albergo. La palestra prevede un pavimento in legno flottante con materassino acustico sottostante per isolamento acustico.

Gli interventi strutturali e di miglioramento sismico

L’edificio si articola attraverso una pianta trapezoidale di dimensioni 79x44 m e si sviluppa su un livello interrato e 8 livelli fuori terra, per un totale di 79.000 mc circa.

E’ sostenuto da un livello basamentale composto da fondazioni a travi continue in c.a. (calcestruzzo armato) e muri di sostegno del solaio del piano terra. Fuori terra è composto da strutture in elevazione in muratura con alcuni pilastri in calcestruzzo armato presenti localmente. Gli impalcati sono caratterizzati da strutture eterogenee: travi di legno o acciaio a sostegno di un tavolato ligneo, travi e solette in c.a., oppure solai nervati in c.a. gettati in opera.

Gli interventi sulle strutture, sono stati volti a ridurre la vulnerabilità sismica del fabbricato tenendo in opportuna considerazione sia il vincolo monumentale che le attività di cantiere e, in alcuni casi, i lavori già eseguiti.

Gli interventi previsti sono finalizzati ad eliminare le principali carenze di resistenza dell’opera, individuate principalmente nell’inadeguatezza dei collegamenti tra solai e murature, nell’eccessiva deformabilità degli impalcati in legno e della copertura e nelle carenze di resistenza dei paramenti murari dovute alle lesioni presenti.

Gli interventi finalizzati a questo obbiettivo sono stati:

  1. miglioramento della resistenza e duttilità dei collegamenti tra i solai in calcestruzzo armato e le pareti in muratura mediante installazione di connettori in acciaio;
  2. eliminazione dell’eccessiva deformabilità degli impalcati in legno e formazione di orizzontamenti rigidi mediante esecuzione di solette collaborati in calcestruzzo armato alleggerito e relative connessioni alle murature con collegamenti puntuali ottenuti con barre inghisate;
  3. realizzazione nuove cappe in c.a. e nuove solette in lamiera grecata con cappa collaborante con connessione a murature mediante barre inghisate;
  4. installazione doppio tavolato incrociato ad intradosso delle travi in legno di copertura ed esecuzione di connessioni alla muratura mediante apposito staffaggio in acciaio;
  5. irrigidimento e controventamento della copertura degli ex locali tecnici a livello interrato;
  6. rinforzo delle pareti in muratura ad una testa;
  7. interventi volti alla riparazione di eventuali danni presenti nelle murature (fessurazioni, porzioni degradate) mediante scuci e cuci; sono altresì previsti interventi atti a ricostruire la compagine muraria in corrispondenza di scarichi e canne fumarie.

La copertura della scala monumentale, non a norma ed ammalorata, è stata sostituita. L’intervento ha previsto l’accurata protezione e preservazione del soffitto decorato e la realizzazione di una struttura metallica con chiusura in vetro stratificato temperato, con geometria uguale alla precedente.

La nuova funzione del palazzo ha richiesto un adeguamento funzionale e normativo degli impianti

E’ stato installato un impianto di riscaldamento e raffrescamento di tipo “VRF”, in versione a recupero di calore (tre tubi), con flusso di refrigerante variabile, meno impattante dal punto di vista architettonico e più performante dal punto di vista energetico rispetto al tradizionale impianto ad acqua a 4 tubi.

Nei locali di pregio, al piano primo (ristorante e sale riunioni), sono stati sostituiti i terminali esistenti, installati in nicchie o posti all’interno di mobili o arredi, con unità di climatizzazione inserite negli arredi o in appositi alloggiamenti all’interno di nuove strutture di arredo.

Con tale tipo di impianto i vari locali potranno essere climatizzati sia in inverno che in estate, ciascuno in maniera completamente indipendente dagli altri, con la possibilità di regolare in modo autonomo e/o centralizzato la temperatura di ciascuno di essi; tale soluzione necessita di poco spazio all’esterno e permette un notevole risparmio di energia, un controllo individuale delle condizioni climatiche interne, ed una manutenzione semplificata.

Le opere di restauro

Le opere di restauro hanno interessato:

  • elementi lapidei, elementi metallici, serramenti esterni,
  • pavimentazioni (restauro di pavimenti in legno, restauro di rivestimenti ceramici su pavimenti)
  • rivestimenti (restauro di rivestimenti ceramici e lapidei),  
  • serramenti interni (restauro delle porte interne in legno, compresi cornici e imbotti),
  • arredi di pregio (gli arredi storici di pregio, compresi i corpi illuminanti, sono stati  sottoposti ad un’operazione di adeguata pulizia, con eventuale sostituzione di parti danneggiate o mancanti).

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