Controlli | Ponti e Viadotti
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Linee Guida: il ruolo dei laboratori e degli operatori per i controlli di ponti e viadotti

I laboratori svolgeranno attività di valutazione e certificazione mediante strutture e competenze verificate dal Servizio Tecnico Centrale, nell’ambito delle autorizzazioni di cui all’articolo 59 del DPR 380/01, esplicitamente richiamato dalle Linee Guida.

Emanuele Renzi, coordinatore del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP, spiega che ruolo avranno i laboratori e gli operatori addetti ai controlli sulle costruzioni. Gli enti preposti svolgeranno le attività di valutazione e certificazione mediante strutture e competenze verificate dal Servizio Tecnico Centrale nell’ambito delle autorizzazioni di cui all’articolo 59 del DPR 380/01.

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Il ruolo dei laboratori indicato dalle Linee Guida sui ponti

Ing. Renzi, lei ha coordinato a livello operativo il gruppo di lavoro che ha redatto le Linee Guida, cosa cambia nei controlli di ponti e viadotti?

«Le Linee Guida sono connotate da un contenuto tecnico scientifico che rappresenta il compendio delle più avanzate conoscenze internazionali del settore e proiettano la visione delle Norme tecniche per le Costruzioni al vastissimo settore dei ponti esistenti, completandone la portata applicativa e colmando alcune lacune, in cui già si sono viste multiformi e non sempre ottimali interpretazioni.

Esse forniranno metodi e criteri comuni e uniformi, del più alto livello oggi possibile, per la gestione dei rischi del sistema infrastrutturale italiano esistente.

Questo è un compito che deve perseguire l’amministrazione tecnica centrale dello Stato e che non può essere lasciata ai singoli operatori. Finalmente tutti i tecnici e i responsabili coinvolti avranno una guida chiara, comune e autorevole per lo svolgimento delle loro attività nel settore, dal censimento all’ispezione delle opere, dalla classificazione del rischio alla valutazione della sicurezza secondo le NTC, dalla prioritarizzazione all’individuazione degli interventi in regime di risorse limitate, dal monitoraggio delle opere stesse fino alle conseguenti decisioni.

Qualcuno dovrà adattare le procedure finora utilizzate, ed avrà tempo e modo di farlo, qualcun altro avvierà invece le proprie attività nella maniera migliore, nell’obiettivo di conoscere e gestire correttamente i rischi delle migliaia di infrastrutture di questo Paese, finalmente parlando tutti lo stesso linguaggio tecnico: questo è di certo, al di là delle importantissime indicazioni e innovazioni tecniche, il grande valore aggiunto portato all’intero Sistema-Paese, da queste Linee Guida».

 

Quale sarà il ruolo dei laboratori?

«Il ruolo dei laboratori e degli operatori per i controlli sulle costruzioni, sarà fondamentale. La filosofia delle Linee Guida, in accordo con quella delle Norme tecniche per le Costruzioni, imposta un processo gestionale, di valutazione e classificazione del rischio, quantitativo e basato in maniera premiale sulle conoscenze. Il sistema presuppone, così come già si è pensato per i benefici fiscali del Sisma-Bonus, che vengano premiati e incentivati gli investimenti in conoscenza. Perché il sistema così delineato funzioni, questo deve basarsi su un patrimonio di conoscenze “certificate” e quindi tanto credibili da essere riconosciute per legge.

Per questo, per i materiali e prodotti impiegati, i terreni coinvolti e il comportamento delle strutture esistenti, le attività conoscitive dovranno essere condotte da enti e organismi, generalmente parlando da “Laboratori”, che svolgeranno la loro attività di valutazione e certificazione, con la massima terzietà, mediante strutture, competenze e organizzazione adeguate e verificate dal Servizio Tecnico Centrale, nell’ambito delle autorizzazioni di cui all’articolo 59 del DPR 380/01, esplicitamente richiamato dalle Linee Guida.

Ciò aprirà molte nuove possibilità ai Laboratori, che dovranno però svolgere i loro fondamentali compiti tenendo conto delle loro accresciute responsabilità. Al contempo si apriranno nuove sfide anche per il Servizio Tecnico Centrale, i cui compiti di autorizzazione, vigilanza e controllo assumeranno, se possibile, ancora più importanza strategica per lo sviluppo dell’intero settore».


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Sul sito del MIT è possibile scaricare i seguenti documenti

Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti

Appendici e allegati

  • allegato A. scheda di censimento ponti
  • allegato B. scheda descrittiva di ispezione
  • allegato B. scheda fenomeni di frana e idraulici
  • allegato B. scheda di valutazione dei difetti
  • allegato C. schede difettologiche
  • allegato D. scheda di ispezione speciale

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