Consiglio di Stato: l’onere della prova circa l’ultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono grava sul richiedente la sanatoria
In base a un consolidato orientamento giurisprudenziale, l'onere della prova circa l'ultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono grava sul richiedente la sanatoria, dal momento che solo l'interessato può fornire inconfutabili atti, documenti ed elementi probatori che siano in grado di radicare la ragionevole certezza dell'epoca di realizzazione del manufatto da sanare.
Lo ha ribadito il Consiglio di Stato nella sentenza 2524/2020 dello scorso 20 aprile, confermando che senza tale prova, la sanatoria urbanistica non può essere concessa.
Quindi, riassumendo:
Nel caso di specie tale rigorosa dimostrazione non è stata data, poiché nessun argomento di prova può trarsi dal un verbale col quale la Polizia Municipale si è limitata a constatare l’esecuzione di ulteriori opere, all’interno e all’esterno, del manufatto abusivo, senza alcun riferimento alla data di ultimazione di quest’ultimo.
LA SENTENZA INTEGRALE E' SCARICABILE IN FORMATO PDF
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