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Riflessioni sull'architettura scolastica in tempi di emergenza culturale e ora anche in tempi di Covid19

Una riflessione dell'arch. Fabio Mariani sulla architettura della scuola in tempi di emergenza culturale e ora anche in tempi di Covid-19

Come sarà la scuola del futuro dopo l'emergenza Covid-19? INGENIO lo ha chiesto direttamente ai professionisti con l'obiettivo di raccogliere alcune riflessioni sul tema della progettazione degli edifici scolastici. Ecco la riflessione dell'arch. Fabio Mariani, fondatore dello studio Mariani & Associati Architetti. In questo articolo, attraverso un progetto, racconta l'approccio progettuale dello studio quando si tratta di architettura scolastica.

"Pensiamo che l'architettura debba inseguire il suo significato originario di creatrice di giardini, ovvero di luoghi nei quali l'uomo ed i bambini in particolare possano vivere in armonia con la Natura. L'immagine evocativa è quella di una lezione svolta all'ombra di un grande albero. I bambini sognano una casa albero." - Arch. Fabio Mariani

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Una lezione svolta all'ombra di un grande albero.

La “Nostra Scuola” secondo Mariani & Associati Architetti

Quella che chiameremo da ora la Nostra Scuola si ispira alle sensazioni che si provano in un tale contesto, protetti ma a diretto contatto con la natura. La nostra scuola si inserisce nel paesaggio in modo leggero, rispettoso, educato. La nostra scuola include con linee sinuose gli alberi esistenti, attraverso un sistema costruttivo semplice, modulare, ispirato ai legnetti-gioco modulari dei bambini; utilizzando materiali naturali e riciclabili come legno, vetro, terra cruda, creando ampie sporgenze e tetti pensili.

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Schema planimetrico del progetto. I puntini rossi indicano gli alberi esistenti.

L'architettura che ne deriva è originale, contemporanea, flessibile e polifunzionale, ospitale ma consapevole di essere "ospite" di qualcosa di più grande perfetto e delicato: il nostro pianeta, la navicella spaziale che ci porta a spasso per il sistema solare.

Questo progetto, anche se tratta un caso particolare, può fungere da esempio per tutti quei progetti di sostituzione di un vecchio edificio scolastico con uno nuovo in un contesto già urbanizzato con la necessità di inserirsi al meglio nel tessuto urbano esistente, con particolare riguardo al rispetto ed alla valorizzazione delle aree verdi già presenti.

Aspetti compositivi, originalità, creatività e flessibilità

L’architettura è un linguaggio, e noi vogliamo che la Nostra Scuola racconti una storia ai bambini fatta di ecologia e sostenibilità. Le linee sinuose dell’edificio rispettano la posizione degli alberi esistenti dialogando con loro. Questo gesto di rispetto, quasi naturale per i bambini, assume un forte significato simbolico ed evocativo per noi grandi in quanto ricorda all’uomo che non deve essere il dominatore della natura ma il suo "giardiniere". Il racconto continua attraverso la struttura dell’edificio (che si ispira ai giochi fatti con i legnetti dai bambini) ottenuta con pilastri in legno, uguali tra loro, ravvicinati, che danno ordine e ritmo alla composizione sinuosa delle forme. Questo nastro modulare definisce lo spazio come fa la linea d'ombra generata dalla chioma del nostro caro albero-classe.

La copertura dell’edificio a giardino narra di un’architettura che si fonde con l’ambiente. Poter salire sul tetto di un edificio per un bambino e toccare con le mani le chiome degli alberi evoca l’immagine della casa sull’albero. La flessibilità e polifunzionalità degli spazi è insita nel DNA di un progetto di architettura organica. Le varie funzioni sono indipendenti ma connesse dalla grande piazza-teatro e dalla strada-porticato. Gli edifici dal punto di vista strutturale sono sia flessibili che polifunzionali.

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Tavola di progetto con render esterno ed interno della scuola.

Aspetti funzionali e proposte integrative che possano migliorare la fruizione della scuola in orario extra-scolastico a parità di superficie complessiva

Descriviamo di seguito le funzioni definite dal programma che il progetto rispetta da un punto di vista numerico e dimensionale.

Le classi si trovano immerse nel parco, sono come un bosco che è costituito da alberi. Gli alberi sono casette dalle forme organiche determinate dal dialogo con gli alberi esistenti. Le casette non hanno fondazioni pesanti ma sono come palafitte, così da non interagire con le radici degli alberi sottostanti.

La mensa è stata posizionata su parte del sedime della vecchia scuola. La parte dei servizi è direttamente accessibile dall'ingresso secondario, mentre gli alunni accedono dalla "piazza" centrale.

La biblioteca è posizionata sul lato monte dell'ingresso principale, il suo utilizzo è aperto alla città; è l'unico volume su due piani. All'interno della biblioteca potrà trovare posto anche il laboratorio di informatica.

I laboratori sono direttamente accessibili dalla Piazza, hanno le stesse caratteristiche costruttive delle classi, quindi in caso di necessità possono essere utilizzati come classi.

La palestra sarà accessibile in modo indipendente rispetto alla scuola, sarà dotata di spogliatoi e bagni propri. È stata pensata per ospitare anche un campo da pallavolo quindi con altezza oltre i 7 mt. La palestra risulta essere l'edificio più alto nella composizione dei volumi. Per questo motivo l'edificio è stato posizionato sul sedime dell'edificio esistente, in posizione defilata rispetto al resto delle funzioni scolastiche.

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Schizzo distribuzione.

L'utilizzo estivo ed extrascolastico della scuola è tenuto in grande considerazione dal progetto. Un complesso di questo tipo può contribuire ad innalzare la qualità della vita non solo degli studenti ma di tutta la città. Palestra, biblioteca, mensa, laboratori, classi, teatro, possono vivere di vita propria pur essendo un unico organismo, un po' come accade per gli alberi e la foresta.

L'orto scolastico: gli alberi che crescono in sintonia con la scuola segnano lo scorre delle stagioni e introducono l'argomento didattico legato all'orto creatore di vita, che ci rende autosufficienti ma del quale dobbiamo avere cura così come dobbiamo avere cura della scuola che ci ospita.

Parco-Bosco: la parte di parco pubblico verso mare ove si concentrano la maggior parte degli alberi manterrà la sua funzione, ma sarà per la scuola uno spazio in più, libero, naturale. Un luogo di interazione tra scuola e città (con gli anziani ad esempio).

La piazza-teatro e la strada-portico sono gli spazi di collegamento che grazie alla particolare geometria divengono anch'essi luoghi di incontro, gioco e studio. Questi spazi sono centrali nella nuova scuola, perché trasformano i vecchi corridoi in luoghi vivi, dinamici.

Aspetti innovativi e di sostenibilità

  • Rigenerazione dell’esistente: piano di demolizione, inserimento degli edifici più grandi sul sedime degli edifici esistenti per non compromettere verde e alberature;
  • Fondazioni tipo palafitta per gli edifici nel parco allo scopo di salvaguardare le radici degli alberi;
  • Modulo costruttivo basato su di un nastro strutturale perimetrale di pilastrini di legno a passo stretto che diventano anche serramenti e arredamento interno con un unico gesto;
  • Tetto pensile, permette di ampliare il giardino ed evita il surriscaldamento estivo sia interno che esterno all'edificio (isole di calore);
  • Indipendenza energetica: sulla palestra saranno posizionati pannelli fotovoltaici e termici;
  • Ventilazione naturale: in tutti gli edifici sarà possibile "incrociare" la ventilazione naturale;
  • Soleggiamento passivo: tutte le pareti finestrate saranno protette dall'irraggiamento solare durante i mesi estivi da sporgenze o da alberature a foglia caduca. In inverno il sole sarà "libero" di portare il suo calore all'interno; [...]

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Sezione tipo concettuale

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