I professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza sono fuori dal contributo a fondo perduto che viene concesso ai fine di sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19
Il Decreto Rilancio, nella sua ultima bozza datata 19 maggio 2020, 'dimentica' i professionisti per quel che riguarda i contributi a fondo perduto: l'art.25, infatti, dispone che i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza sono fuori dal contributo a fondo perduto che viene concesso ai fine di sostenere i soggetti colpiti dall'emergenza epidemiologica Covid-19.
Nella nuova versione del provvedimento ancora non uscito in Gazzetta Ufficiale, il contributo è riconosciuto a favore dei soggetti esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita Iva, di cui al testo unico delle imposte sui redditi (dpr 917/1986). La modifica rispetto alla versione precedente è rilevante, visto che prima era riconosciuto «un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di reddito d'impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita Iva». Nel testo attuale, invece, il passaggio è stato modificato specificando, appunto, che «il contributo non spetta ai soggetti la cui attività è cessata (…) nonché ai lavoratori dipendenti e ai professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza».
NB - nella nuova formulazione sono esclusi dall'agevolazione anche i dipendenti ed è confermato che il contributo verrà erogato con bonifico su conto corrente postale o bancario.
LA BOZZA (NON ANCORA IN VIGORE) DEL 18 MAGGIO 2020 DEL DL RILANCIO E' SCARICABILE IN FORMATO PDF
News Vedi tutte