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Lavoro e DL Rilancio: analisi misure e differenze su indennità 600 euro tra iscritti a Inps e a Casse private

Il DL 34/2020, tra l'altro, estende e potenzia alcune misure già introdotte con il DL "Cura Italia", come il congedo parentale, i permessi ex art. 33 della legge 104/1992, i bonus baby sitter, la cassa integrazione "COVID-19", la sospensione dei licenziamenti

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AGGIORNAMENTO 25 MAGGIO 2020 - La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo, attraverso la sua pagina Facebook, ha chiarito: "Voglio fare chiarezza su una questione importante che coinvolge circa 500mila lavoratori: il bonus di 600 euro per i professionisti iscritti alle casse di previdenza privata che l’hanno già percepito a marzo verrà erogato anche per i mesi di aprile e maggio".

Sui contenuti dell'articolo 44 del CuraItalia e del 78 del Rilancio, il Ministro del Lavoro non ha avuto esitazioni "L'art. 44 del Decreto Cura Italia conteneva, infatti, anche le risorse per le indennità di lavoratori stagionali, intermittenti, prestatori d'opera, lavoratori porta a porta che nel Decreto Rilancio sono stati inseriti in un'altra norma (art. 78). Nei prossimi giorni emanerò il decreto interministeriale che assegnerà alla casse le risorse necessarie. Stiamo lavorando con impegno per garantire sostegno e tutele alle categorie più colpite dall’emergenza Coronavirus".


Sono tante, le misure dedicate dal Decreto Rilancio a lavoratori, dipendenti, autonomi e professionisti che siano e alle famiglie. In particolare, vengono potenziate alcune misure già introdotte con Cura Italia (18/2020) come il congedo parentale, i permessi ex art. 33 della legge 104/1992, la cassa integrazione "COVID-19", la sospensione dei licenziamenti.

Il provvedimento introduce però nuove misure, quali il Reddito di Emergenza (REM) e la proroga per le indennità NASPI e DIS-COLL.

Indennità 600 euro

Il provvedimento ha confermato e rimodulato anche l'indennità di 600 euro, estendendola e modificandola negli importi, alle seguenti categorie di lavoratori, che, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica, hanno cessato, ridotto o sospeso l'attività o il rapporto di lavoro:

  • l'indennità di 600 euro per i co.co.co e gli autonomi/Partita Iva iscritti alla gestione separata INPS verrà confermata anche per il mese di aprile con lo stesso importo di 600 euro e arriverà in automatico;
  • ai liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito comprovate perdite (riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019), è riconosciuta una indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
  • ai lavoratori titolari di rapporti di co.co.co. iscritti alla gestione separata INPS non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, aventi specifici requisiti, è riconosciuta un'indennità per il mese di maggio 2020 pari a 1000 euro;
  • ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell'Assicurazione generale obbligatoria (AGO) già beneficiari per il mese di marzo 2020 dell'indennità pari a 600 euro viene erogata un'indennità di pari importo anche per il mese di aprile 2020;
  • ai lavoratori intermittenti che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno trenta giornate nel periodo compreso tra il 1°gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020, è riconosciuta un'indennità pari a 600 euro per i mesi di aprile e maggio 2020

Indennità 600 euro professionisti tecnici

Il ventaglio di misure predisposte dal governo per sostenere il mondo professionale, prima con il Cura Italia e ora con il Decreto Rilancio, presenta delle differenze sostanziali a seconda dell'iscrizione previdenziale delle partite Iva (cioè iscrizione all'Inps oppure ad una Cassa privata come ad esempio Inarcassa). L'inizio fu dato dall'art.44 del DL Cura Italia col Fondo Ultima Istanza.

Per quel che riguarda il bonus 600 euro relativo al mese di aprile, ci sono ancora limiti di reddito per le casse private e non per le partite Iva iscritte all'Inps, che però ne avranno per accedere al bonus di maggio.

In ogni caso il DL Rilancio ha confermato l’erogazione di indennità governative ai liberi professionisti iscritti alle Casse privatizzate anche per i mesi di aprile e maggio. L’importo dei bonus, i requisiti di accesso, così come le modalità operative per inoltrare le richieste, dovranno essere regolamentati da un nuovo Decreto attuativo interministeriale, e non sono ancora stati resi noti.

Attenzione però al contrasto tra l'articolo 78, che rifinanzia la misura di marzo accordando il bonus da 600 euro anche per aprile e maggio e l'articolo 86 che invece rende l’indennizzo già erogato incompatibile con quello dei mesi successivi. Si spera sia un errore tecnico, perché altrimenti sarebbero fuorigioco i quasi 500 mila professionisti che a marzo avevano fatto richiesta del sussidio.

Tra l'altro, il DL Rilancio ha escluso i professionisti iscritti alle Casse private anche dalla possibilità dei contributi a fondo perduto, con conseguenti polemiche alzate da tutte le associazioni di categoria coinvolte.

Sospensione licenziamenti

Viene prorogato dai precedenti 60 giorni a 5 mesi complessivi il blocco dei licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e collettivi e la sospensione delle procedure dei licenziamenti collettivi e individuali per giustificato motivo oggettivo in corso.

Inoltre, il datore di lavoro che nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 17 marzo 2020 abbia proceduto al recesso del contratto di lavoro per giustificato motivo oggettivo, può revocare il recesso facendo contestualmente richiesta del trattamento di cassa in deroga decorrente dalla data in cui abbia avuto efficacia il licenziamento.

Novità anche per i contratti a termine: saranno possibili la proroga ed il rinnovo fino al 30 agosto 2020, senza necessità di indicare causali.

Sono, inoltre, prorogate le indennità Naspi e Dis-Coll in scadenza tra il 1° marzo e il 30 aprile scorsi.

Smart Working

Il Decreto prevede che i genitori lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno un figlio a carico minore di anni 14, si vedranno riconosciuti il diritto al lavoro agile a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione e che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa, o che non vi sia genitore non lavoratore.

Per i datori di lavoro pubblici e privati, invece, la modalità di lavoro agile potrà essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato fino alla cessazione dello stato di emergenza e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2020.

Reddito di Emergenza

Per averne diritto, bisognerà possedere, cumulativamente:

  • residenza in Italia, verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio;
  • reddito familiare inferiore al Rem spettante, patrimonio mobiliare familiare 2019 inferiore a 10mila euro, accresciuto di 5mila euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 20mila euro;
  • Isee inferiore a 15mila euro.

Le domande per il Rem potranno essere presentate entro il termine del mese di giugno 2020 tramite i modelli che saranno predisposti dall'Inps, che provvederà a riconoscere ed erogare tale indennità.