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Nuove idee per l’Osservatorio

L’Atecap si è impegnata in prima linea per l’avvio di nuove iniziative in tema di legalità e qualificazione

Proseguono i lavori dell’Osservatorio. Lo scorso 5 luglio si sono riuniti sia il Gruppo di Coordinamento sia la seduta Plenaria. Gli ultimi incontri hanno avuto un carattere particolarmente interattivo e hanno visto alcuni dei componenti mettere sul tavolo alcune proposte operative per la qualificazione del settore.
L’Atecap ha fatto la sua parte, facendosi portavoce di una proposta rivolta all’esigenza di legalità all’interno della filiera delle costruzioni in calcestruzzo.
In generale si conferma quello della legalità quale argomento chiave delle riunioni e tema principale oggetto delle discussioni.
In particolare, la proposta dell’Atecap riguarda uno dei temi centrali dell’operato dell’Osservatorio, e in particolare del suo Gruppo di Coordinamento, ossia l’implementazione del panorama sanzionatorio connesso alla mancata applicazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni. Infatti, l’Atecap si è impegnata formalmente per la messa a punto di una proposta operativa in merito. L’Associazione ha quindi costituito un Gruppo di Lavoro ad hoc incaricandolo della stesura di una nota/proposta sul tema degli obblighi e delle responsabilità degli attori che intervengono nella filiera delle costruzioni. Il risultato del lavoro del Gruppo consiste in un documento in cui viene effettuata una disamina puntuale degli adempimenti dettati dalla normativa ad alcune delle principali categorie interessate nel processo costruttivo. Nell’evoluzione della discussione è apparso, infatti, indispensabile soffermare l’attenzione sul ruolo dei diversi attori della filiera delle costruzioni e sui compiti e le responsabilità che entrano in gioco dalla fase di progettazione alla messa in opera fino al collaudo, passando per la Direzione Lavori, da sempre nota come la chiave di volta per il pieno rispetto delle norme e la corretta riuscita delle opere. Per ciascun obbligo, sono state individuate, ove esistenti, le sanzioni previste e le ipotesi di reato configurabili in caso di mancato assolvimento.
Da un punto di vista generale, dall’analisi è emerso un panorama sanzionatorio troppo poco specifico e quasi mai riferito all’esatto inadempimento, soprattutto in riferimento alle disposizioni impartite dalle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al d.m. del 14/01/2008. In tali casi il quadro sanzionatorio, identificabile esclusivamente con l’art.95 comma 1 del d.P.R. 380/2001, comprende genericamente una somma di inadempimenti. Poiché, invece, gli obblighi sono riferiti a responsabilità di natura e peso diverso, è necessario proporre alle Istituzioni competenti l’inserimento di sanzioni specifiche tarate esattamente sulla gravità del singolo illecito. Inoltre, l’esistenza di una sanzione chiara e, soprattutto, di certa applicazione fungerebbe da reale deterrente per gli operatori scorretti. In quest’ottica, per ciascun caso, sono state indicate alcune proposte sintetiche o di modifica dell’apparato sanzionatorio (ad esempio attraverso l’inasprimento delle sanzioni) oppure di azioni parallele (ad esempio, in gara d’appalto, l’estromissione degli oneri per la Direzione Lavori dalle somme soggette a ribasso).
Attraverso le proposte si intende fornire un primo strumento per formulare suggerimenti di tipo concettuale per coprire il gap normativo o incrementarne l’efficacia. Tali proposte dovranno poi essere convertite in emendamenti legislativi, attraverso il coinvolgimento di esperti giuridici, e convogliati attraverso i giusti canali politico-istituzionali.
A tal proposito l’Atecap ha aperto un dialogo con diverse realtà rappresentative dei comparti che sono stati oggetto di approfondimento, al fine di incrementare la completezza e l’efficacia delle proposte formulate.