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Tecniche Innovative Applicate ad Edifici Esistenti Danneggiati Dal Sisma Del 6 Aprile 2009 a L’Aquila - M8

Atti del XV congresso ANIDIS 2013

Il post terremoto all’Aquila è stato caratterizzato dalla necessità di riparazione / ricostruzione di edifici con struttura tradizionale in telai (piani o spaziali) in calcestruzzo armato, in cui si hanno evidenze sia di danni rilevanti agli elementi strutturali, con estese rotture per meccanismi fragili e duttili in travi e pilastri, sia di danni correlati negli elementi non strutturali. Inoltre, vi sono edifici in muratura, sia pubblici che privati, in cui l’unica possibilità di  mantenerli ancora in funzione è rappresentata dall’applicazione di tecnologie innovative, anche in funzione del  rapporto di monumentalità e delle esigenze di conservazione storico – architettonica, con particolare riferimento al centro storico dell’Aquila. Le analisi effettuate sulle strutture evidenziano inoltre i vantaggi derivanti dall’applicazione delle tecniche di protezione sismica in edifici esistenti mediante tecniche quali l’isolamento  sismico o la dissipazione di energia nei confronti di tecniche “tradizionali”, sia in termini di miglioramento della  vulnerabilità sismica delle strutture, sia in termini di riduzione globale del rischio sismico sul tessuto urbano danneggiato dal terremoto. Le condizioni di applicabilità si estendono anche al costruito del tessuto storico, maggiormente danneggiato dal sisma e con elementi diffusi di vulnerabilità sismica tali da rendere necessario il ripensare la protezione sismica integrata dei centri storici urbani.

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Antonello Salvatori

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile Architettura ed Ambientale, Università degli Studi dell’Aquila.

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