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Equo compenso e gare di progettazione agili: le proposte della RPT e di OICE

RPT chiede procedure semplificate, come nei lavori, e un Fondo di rotazione. Oice propone requisiti minimi e pagamenti sullo stato di avanzamento delle prestazioni professionali

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I rappresentanti delle professioni (RPT e OICE) hanno consegnato al Governo proposte che, se accolte, confluiranno in diverse norme, da decreti ad-hoc per completare il quadro sull’equo compenso al Decreto Semplificazioni.

Si tratta di proposte riguardanti l'equo compenso e le gare di progettazione con procedure semplificate, come previsto per i lavori nel periodo post emergenza, nonché i requisiti minimi per ottenere gli incarichi e i pagamenti veloci, sulla base dello stato di avanzamento delle prestazioni professionali.

Le proposte di RPT

RPT ha proposto al Ministro della Giustizia Bonafede la riforma dei percorsi universitari e di accesso alle professioni, per rendere la formazione più congruente con le richieste del mercato del lavoro.
 
Per dare maggiori prospettive ai professionisti, RPT è intervenuta anche in audizione sul DL Semplificazioni presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavori pubblici del Senato, chiedendo:

  • l'estensione alle gare di progettazione dell’utilizzo delle procedure semplificate, già previsto dalla bozza del decreto per le procedure sia sotto soglia sia sopra soglia, ma anche di chiarire e semplificare i contenuti necessari dei livelli di progettazione.
  • che, fino al 31 dicembre 2021, i servizi di progettazione siano affidati in via prioritaria agli operatori economici indicati dall’art.46, comma 1, del Codice Appalti, cioè professionisti singoli o associati, società tra professionisti, società di ingegneria, consorzi, GEIE e raggruppamenti temporanei tra questi soggetti.
  • una migliore definizione della responsabilità professionale, in particolar modo sul termine di decorrenza dei termini prescrizionali, affinché si eviti ogni potenziale preclusione irragionevole all’attività professionale.

Le proposte di OICE

Oice, da parte sua, ha sottolineato che gli incarichi devono essere affidati a soggetti con comprovati requisiti di capacità tecnico-professionale e che, anche per acquisire incarichi diretti sono necessari dei requisiti minimi. “Per potere acquisire un incarico da 150.000 euro – sostiene il presidente Gabriele Scicolone - non basta essere laureati, iscritti all’ordine e in regola coni crediti formativi, bisogna sempre dimostrare la propria pregressa capacità tecnica, al di là dei bollini e delle certificazioni”.

L'associazione, infine, ritiene che la velocità dei pagamenti sia indispensabile per garantire l’attività dei professionisti e propone pagamenti sulla base degli stati di avanzamento delle prestazioni e certificati di pagamento rapidi anche per servizi e forniture, come già previsto per i lavori, in modo da non creare discriminazioni tra soggetti che operano nello stesso ambito.