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Valorizzare i luoghi della memoria: al via il concorso di progettazione per il nuovo Centro Visitatori di Fossoli

Oggetto del concorso è l’elaborazione del progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione del nuovo Centro visitatori e dei relativi servizi di accoglienza nell’area d’ingresso al Campo. Tutti i dettagli sul concorso

Un’opera pubblica per valorizzare un luogo della memoria e non dimenticare. Bandito il concorso internazionale di progettazione per il nuovo Centro visitatori per il Campo di Fossoli con la collaborazione del MAXXI all’organizzazione e promozione del concorso. 

Iscrizioni al primo grado entro 8 ottobre 2020 su: www.concorsiarchibo.eu

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Campo di Fossoli: un luogo della memoria della Storia italiana

Campo per i prigionieri di guerra, campo di raccolta e di transito per gli ebrei e gli oppositori politici prima della deportazione nei lager, alloggio per i bambini orfani di guerra, campo profughi per gli italiani dai territori annessi alla Jugoslavia. Infine, museo-monumento nazionale a perenne ricordo delle vittime dei campi di concentramento e a parco pubblico.

Il Campo di Fossoli, frazione di Carpi in provincia di Modena, è un luogo della memoria della Storia italiana, la cui conservazione e promozione sono fondamentali per non dimenticare e perché certe tragedie non accadano più.

Il Comune di Carpi, proprietario del Campo, in collaborazione con la Fondazione per il recupero e la valorizzazione della memoria storica del Campo di Fossoli, con l’assistenza tecnica della Fondazione MAXXI e dell’Ordine degli architetti di Bologna, ha bandito il concorso internazionale di progettazione in due gradi per il Nuovo Centro visitatori per il Campo di Fossoli che, per migliaia di ebrei e di antifascisti, fu l'ultima stazione prima della deportazione nei lager nazisti.

Concorso di progettazione in 2 gradi per il  Nuovo Centro visitatori del Campo di Fossoli

Oggetto del concorso è l’elaborazione del progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione del nuovo Centro visitatori e dei relativi servizi di accoglienza nell’area d’ingresso al Campo.

La finalità è quella di realizzare un’opera pubblica in grado di valorizzare il sito della memoria, significativa dal punto di vista della qualità architettonica, offrendo ambienti per lo studio, laboratori, installazioni, reception, bookshop e servizi al visitatore.

Il progetto dovrà preservare ciò che resta nel modo meno invasivo possibile perché i segni del tempo e della storia siano riconoscibili, intervenendo sulle baracche nel rispetto del lascito storico e ambientale, dotando nel contempo il campo di elementi infrastrutturali che permettano una fruizione viva degli spazi.

Il bando del concorso è stato pubblicato lo scorso 31 luglio sulla piattaforma dell’Ordine degli architetti di Bologna per garantire l’anonimato e condizioni uniformi di partecipazione in ogni fase dl procedimento.

Possono partecipare singoli professionisti o gruppi di lavoro.

Le iscrizioni per il primo grado del concorso, che consiste nella presentazione di un’idea progettuale, chiudono l’8 ottobre 2020.

La giuria selezionerà 5 finalisti che dovranno trasformare l’iniziale idea in elaborazione progettuale entro il 18 dicembre 2020.

La proclamazione del vincitore avverrà il 20 febbraio 2021.

Il costo stimato per la realizzaione dell’opera è di 700mila Euro.

I componenti della Giuria che selezioneranno i 5 progetti finalisti

Presidente 
Norberto Carboni, Dirigente del Settore Lavori Pubblici, Infrastrutture e Patrimonio del Comunedi Carpi.

Membri
Marzia Luppi, Direttore della Fondazione per il Recupero e la Valorizzazione della memoria storica del Campo di Fossoli;
Paola Viganò, architetto e urbanista, professore di Urbanistica presso l'EPFL (Lausanne) e lo IUAV di Venezia;
Carla Di Francesco, Direttrice della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali;
Giovanni Leoni, Professore Ordinario di Storia dell'Architettura - Dipartimento di Architettura Università di Bologna e Presidente del Comitato scientifico della Fondazione per il Recupero e la Valorizzazione del Campo di Fossoli.


Info storiche sul Campo di Fossoli

Il Campo di Fossoli è un luogo della memoria della Storia italiana che si trova inserito, pur nella distanza spaziale, in un sistema di grande forza, che comprende anche il Museo Monumento al Deportato, in centro a Carpi, a sua volta inserito in un territorio che porta evidenti segni delle vicende relative al secondo conflitto mondiale (cippi, lapidi ecc). Un patrimonio memoriale sempre più riconosciuto dalla comunità nazionale e internazionale

Il vecchio Campo di Fossoli venne costruito nel 1942 come campo per prigionieri di guerra. Nel dicembre del 1943 viene realizzato anche il Campo Nuovo trasformando il complesso in campo di raccolta per ebrei, provenienti dai campi provinciali del territorio, e in seguito anche per oppositori politici.

Dal 1944 l’autorità germanica rileva l’area rendendolo Polizei und Durchgangslager (campo di polizia e di transito), per prigionieri politici e razziali che vengono qui trasferiti dai campi e dalle carceri del nord Italia per essere deportati nei Lager europei. Da lì partono 2840 ebrei, un terzo della deportazione dall’Italia e oltre 2800 politici.

Terminato il conflitto, una parte del Campo di Fossoli è utilizzata per imprigionare soldati tedeschi e collaboratori; tra il ’46 e il ’47 vengono qui ospitati “stranieri indesiderabili”, ovvero profughi di guerra in attesa del permesso di rimpatrio.

Dal 1947 don Zeno Saltini occupa pacificamente alcune baracche del campo per poter alloggiare bambini orfani di guerra e famiglie di adozione dell’Opera Piccoli Apostoli, creando Nomadelfia. La comunità resta a Fossoli fino al 1952.

Nel 1954 l’Opera assistenziale profughi giuliano-dalmati prende in affitto il Campo di Fossoli, ormai vuoto, per farvi affluire profughi italiani provenienti dai territori jugoslavi. Nasce il Villaggio san Marco dove trovano alloggio 150 famiglie (circa 450 persone) che devono lasciare i territori annessi alla Jugoslavia. L’esperienza del Villaggio san Marco si conclude nel 1970 quando tutte le famiglie istriane hanno ormai lasciato Fossoli. È l’ultimo utilizzo dell’area.

Nel 1984 il Comune di Carpi ottiene in concessione gratuita dallo Stato l’ex campo di concentramento perché sia destinato alla “Istituzione del Museo-Monumento nazionale a perenne ricordo delle vittime dei campi di concentramento e a parco pubblico”.

Dal 1996 la Fondazione Fossoli svolge il compito di tutela e valorizzazione del Campo di Fossoli e di gestione della sua fruizione.

>>> Per maggiori informazioni visita il sito della Fondazione per il Recupero e la Valorizzazione della memoria storica del Campo di Fossoli