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Ricostruzione post-Sisma 2016: per i compensi professionali si applica il DM 140/2012

Nel Decreto “Agosto” (n.104/2020) sono state migliorate le modalità di calcolo e quantificazione dei compensi professionali per le attività relative alla ricostruzione post

A pochi giorni dal quarto anniversario del sisma 2016 (24 agosto), emerge una buona notizia per chi è impegnato nella ricostruzione di quest’area devastata: nel Decreto “Agosto” (n.104/2020) sono state migliorate le modalità di calcolo e quantificazione dei compensi professionali.

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Per le attività relative alla ricostruzione post-sisma 2016 sarà applicata la tabella compensi del DM 140/2012

Sarà applicabile la tabella compensi allegata al DM 140-2012 con una decurtazione a forfait del 30%, unito all’incremento aggiuntivo del 2,5% per ulteriori incombenze e impegni che i tecnici dovranno assumere (art.57 comma 4 vedi box sotto). Ciò significa che per tutti i professionisti si avrà un dignitoso compenso professionale. Per l’attuazione di tutto ciò siamo in attesa a breve del Protocollo di Intesa tra la struttura Commissariale e i Consigli Nazionali.

Ci riteniamo soddisfatti dalla modalità di calcolo e quantificazione dei compensi professionali per le attività relative al Sisma 2016 indicate nel Decreto Agosto (104/2020). Siamo riusciti a far comprendere che il ruolo e la professionalità dei tecnici deve essere strettamente connessa ad un giusto e congruo compenso professionale per di più senza gravare ulteriormente sulle casse pubbliche” - dichiara Stefano Villarini membro del Tavolo Tecnico Sisma 2016 e Coordinatore Dipartimento Lavori Pubblici e Standard Prestazionali del CONAF – “Dobbiamo fare un ringraziamento al Commissario Straordinario On. Legnini e a tutto lo staff tecnico e giuridico della struttura commissariale per il lavoro svolto in questi ultimi mesi di grave crisi. Questa è un’altra azione concreta che darà ulteriore stimolo alla reale attuazione delle procedure relative alla progettazione in quanto direttamente connessa alla consulenza tecnico-professionale. Cogliendo l’importante momento di confronto tra i vari stakeholder prossimamente proporremo di poter coordinare sotto un unico testo i vari parametri, compensi, corrispettivi, tariffari oggi esistenti nell’ottica di una semplicità di applicazione e di massima trasparenza verso la committenza.

I professionisti sono consapevoli dell’importante ruolo di sussidiarietà che rivestono rispetto alle amministrazioni pubbliche. I numeri oggi, però, sono impietosi: il calo delle partite IVA unito al vistoso crollo dei redditi professionali evidenziano una realtà di lavoratori in forte stato di crisi che deve essere supportata con tutti i mezzi a disposizione.” – conclude Sabrina Diamanti, presidente CONAF –

“Il recente accordo raggiunto tra il Ministero di Giustizia e la Rete professioni Tecniche con la costituzione del Nucleo Centrale di Monitoraggio sull’equo compenso rappresenta la presa di coscienza della politica alla tematica reddituale delle professioni, fortemente depauperata sia per la crisi economica che dall’incremento delle attività e prestazioni professionali di scarso valore dettate solo da una burocrazia che stenta a semplificarsi.”