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Maltempo: crollano due ponti nel Vercellese e nel Piacentino

I crolli del ponte Lenzino, ponte sul fiumeTrebbia, e del ponte sul Sesia a Romagnano Sesia

Il forte maltempo che in questi giorni ha interessato il Nord Ovest dell’Italia ha messo ancora una volta a dura prova le infrastrutture ormai datate del nostro paese mostrando tutta la fragilità del nostro territorio.

In Piemonte, Liguria e Val d’Aosta non si contano le strade danneggiate dalla violenza dell’acqua. Le immagini riportate da giornali e tv mostrano pezzi di strade portati via dalla corrente, voragini, blackout diffusi un po’ovunque, smottamenti, carreggiate invase dal fango paesi interi isolati…e purtroppo anche il crollo di due ponti.

Parliamo del ponte sul Sesia, nella provincia di Vercelli e del ponte sul Trebbia nel Piacentino.

Il ponte crollato sul fiume Sesia nel Vercellese

Il ponte crollato è quello sul fiume Sesia che collega Romagnano Sesia e Gattinara, provincia di Vercelli, all’inizio della Valsesia. Il ponte era stato chiuso il giovedì sera per precauzione e poi riaperto dopo aver valutato con gli esperti che la situazione meteo era in miglioramento. Purtroppo però, dopo poche ore dalla riapertura, alle 13.45, a ponte appena aperto, è venuta giù una campata intera. 

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Credits foto: sito https://www.corriere.it

Un cedimento fortunatamente però che non ha portato con sé nessun ferito né vittima.

Dai dati registrati al Ponte della Becca di Pavia il livello del Po si è alzato di tre metri nell’arco di 24 ore. A dirla degli abitanti del luogo piemontese tanta pioggia così non si vedeva da vent’anni.

Il ponte crollato sul Sesia sorge sui resti di quello vecchio, anche lui crollato. Il nuovo ponte era stato realizzato alla fine degli anni Sessanta e poi soggetto a più interventi negli anni con i cantieri chiusi definitivamente nel 2018.

Il crollo del ponte Lenzino sul torrente Trebbia nel Piacentino

Altro territorio, ma stesse immagini. Il territorio è quello Piacentino, il ponte è quello sul torrente Trebbia, lungo la statale 45 tra i paesi di Marsaglia e Ottone, nel Piacentino, localizzato lungo la direttrice che unisce Piacenza e Genova. Anche qui fortunatamente nessuno in quel momento transitava sul ponte.

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Credits foto: sito https://www.piacenzasera.it

A crollare, nel primo pomeriggio del 3 ottobre, è stata la campata centrale del ponte che si è completamente sbriciolata e depositata sul greto del fiume. A dir di alcuni testimoni, sembra sia stato un crollo repentino.

Secondo alcuni dati, il fiume si era ingrossato nella mattinata a causa delle piogge notturne, ma non aveva raggiunto un livello tale da far pensare a un effetto così distruttivo. Per questo, e per le modalità con cui è avvenuto il crollo, si pensa ad un collasso della struttura.

Il ponte Lenzino, così è chiamato, era un ponte storico che presentava da tempo forti danneggiamenti. Per questo motivo era stato oggetto di numerose verifiche e interventi, “monitorato con regolarità” come ha commentato il Sindaco di Corte Brugnatella Mauro Guarnieri. Gli ultimi controlli erano stati eseguiti 5-6 mesi fa, e i risultati avevano confermato la sicurezza statica del ponte. In più qualche anno fa - si legge dai giornali - il ponte era stato oggetto di diversi interventi di consolidamento delle pile e delle spalle del ponte e i controlli - le prove di carico - realizzate nel febbraio 2019, avevano consentitio di elevare a 44 tonnellate il limite massimo dei mezzi pesanti, a fronte dei 5 ammessi prima dell’intervento.

Anas, proprietaria dell’infrastruttura, ha già avviato una indagine tecnica per approfondire le cause del cedimento.

Come annunciato nei giorni scorsi ANAS provvederà a realizzere un ponte provvisorio a monte dell’attuale manufatto crollato, con molta probabilità in acciaio. Tempi previsti circa 5/6 mesi. Nel frattempo - come annunciato dall'assessore Corsini– sarà garantita una viabilità alternativa sia per quanto riguarda il territorio di Piacenza che quello di Pavia. 

In particolare per i mezzi che devono attraversare il tratto interrotto dal cedimento del ponte Lenziono, è stato infatti predisposto un percorso alterativo, di circa 15 km più lungo, che prevede il passaggio sulla strada provinciale 73 di Lago, in provincia di Piacenza, e un piccolo tratto della strada provinciale 186 del Brallo, in provincia di Pavia.