Monitoraggi real-time e sale sismiche in cloud: con l’ingresso dell’INGV tra i soci si amplia l’Associazione Consortium GARR che gestisce la rete della ricerca e dell'istruzione italiana
L’Associazione Consortium GARR, che cura la dorsale nazionale per la ricerca e fornisce connettività a banda ultralarga e servizi alla comunità scientifica, dell'istruzione e della cultura, si arricchisce di un nuovo tassello della ricerca del nostro Paese: l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), infatti, è diventato nuovo socio aderente.
L’INGV si aggiunge, quindi, ai soci promotori: CNR, ENEA, INFN e Fondazione Crui in rappresentanza delle università italiane, e all’INAF, anche quest’ultimo recentemente associato.
Si tratta di un'infrastruttura digitale essenziale per le esigenze di osservazione e monitoraggio in real time di terremoti, vulcani e maremoti. Alcuni di questi Osservatori, Centri e Laboratori i svolgono attività altamente specializzate e, in alcuni casi, sono localizzati in aree a forte digital divide come la sede di Nicolosi (CT) sulle pendici dell’Etna, l’Info Point di Stromboli e l’Osservatorio Geofisico di Lipari, sedi di centri strategici per il monitoraggio dei vulcani eoliani.
Tra le tante attività di collaborazione internazionale che vede coinvolti i due enti c’è l’iniziativa European Multidisciplinary Seafloor and water column Observatory (EMSO), un consorzio internazionale (cd. ERIC) la cui partecipazione italiana (Paese ospitante) è coordinata da INGV, che vede tra i propri nodi il sito siciliano di Portopalo di Capopassero (SR), già connesso in fibra ottica e presto sede di un data centre di importanza strategica, che ospita una rete di osservatori marini per il monitoraggio e lo studio di processi geofisici, oceanografici e biologici che hanno luogo nelle profondità oceaniche.
Una recente esperienza di collaborazione di successo è stata quella che sta portando alla realizzazione di una sala sismica in cloud.
“Con la realizzazione di un Cloud privato INGV distribuito tra le sedi monitoranti, di Catania, Napoli e Roma, abbiamo posto le basi per favorire la convergenza tecnologica delle sale operative, con il vantaggio di realizzare un’economia di esercizio anche a lungo termine. Con tale scelta assicuriamo la continuità operativa tra le stesse, dato che l’infrastruttura Cloud realizzata è una delle possibili soluzioni per la continuità operativa dei servizi di monitoraggio, seppur non si propone come sistema per il Disaster Recovery, bensì come una caratteristica infrastrutturale o facility da utilizzare all'interno di un più vasto piano per la continuità operativa”, ha evidenziato Giovanni Scarpato, Responsabile Centro Servizi Informativi dell’INGV e Responsabile INGV per il GARR.
L'obiettivo era di federare le sale sismiche INGV di Napoli, Roma e Catania utilizzando il modello di cloud federata GARR che tra i vantaggi offre la garanzia della continuità del monitoraggio, anche nel caso di indisponibilità di una delle sale, per esempio a causa di un’evacuazione. La soluzione in cloud dà la possibilità di accedere ai dati e alla potenza di calcolo a prescindere dall’ubicazione dell’hardware o dei ricercatori. Le tre sale sono state interconnesse, in modo che i singoli data centre possano comunicare tra loro e possano essere considerate come una sola sala senza distanze geografiche.
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