Le pavimentazioni stampate sono realizzate seminando la malta cementizia sull’estradosso del calcestruzzo e procedendo ad incorporo con frattazzi e lame metalliche a manico lungo. L’idratazione dei leganti contenuti nelle malte si presuppone che avvenga solo con l’acqua di essudazione precedentemente affiorata per effetto della sedimentazione.
La durabilità della superficie dipenderà, quindi, dalla qualità degli idrati presenti in superficie e dalla natura degli stessi.
Gli attacchi ambientali sono rappresentati da cicli di gelo-disgelo amplificati dalla presenza di vento radente (windchill) e predisposizione al superamento della soglia di saturazione critica determinata da porosità capillari causate da:
Il sottoscritto rileva la totale mancanza di progettazione di questi pavimenti laddove la durabilità deve rappresentare un fondamentale dato in ingresso. A margine del progetto è poi importante che siano predisposti adeguati cicli di manutenzione al fine di mantenere inalterati i valori di alcalinità e la qualità degli idrati presenti in superficie nonché l’aspetto estetico e funzionale (giunti, continuità superficiale, controllo delle fessure, ecc.)
La presente breve esposizione vuole servire per sensibilizzare le imprese qualificate per la posa dei pavimenti stampati ed i produttori di sistemi (malte, distaccanti, ecc.) verso una maggiore comprensione del problema implementando una possibile risoluzione immediata secondo l’applicazione dei seguenti consigli.
Il calcestruzzo dovrà:
Per favorire il bleeding necessario all’incorporo della miscela indurente si consiglia:
E' preferibile l’impiego di aggregati tondeggianti con diametro massimo 25mm e particolare attenzione va posta all’aliquota totale di alcali, solfati, solfuri e zolfo contenuti nel calcestruzzo apportati dal cemento e dagli aggregati.
Fra gli additivi è consigliabile considerare l’impiego di agenti cristallizzanti deputati alla neutralizzazione del CH soprattutto anche in presenza dei SCM sopra indicati.
La malta indurente:
L'eventuale impiego in malta di silicati o di acido ossalico deve essere valutata in relazione all’influenza sui tempi di presa della malta.
Per quanto riguarda le condizioni di getto si consiglia di osservare le disposizioni impartite dalle Linee Guida dl CSLLPP per la posa del Calcestruzzo Strutturale. Si consiglia di non procedere all’applicazione con temperature superiori ai 25°C ed in presenza di vento.
Ultimo consiglio: fare pochi metri e curarli!!!!!
Buona stampa a tutti.
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