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Riqualificazione del patrimonio immobiliare in uso all'Esercito: firmato l'accordo con Ingegneri e Architetti

I Consigli Nazionali di Ingegneri e Architetti hanno firmato un accordo triennale con l'Esercito che punta alla riqualificazione del patrimonio e delle infrastrutture militari.

Riqualificare, razionalizzare, ristrutturare e rigenerare il patrimonio immobiliare in uso alla Difesa.

Sono gli obiettivi al centro della collaborazione sottoscritta tra il Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e i Consigli Nazionali degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC).

 

Difesa: cosa prevede l'accordo tra Ingegneri, Architetti ed Esercito

L’accordo siglato in via telematica dal Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, Gen. C.A. Nicolò Falsaperna, dal Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Ing. Armando Zambrano e dal Presidente del CNAPPC, Arch. Giuseppe Cappochin, prevede l’istituzione di un “tavolo di lavoro” interdisciplinare per lo studio nell’interesse generale e delle comunità locali, del patrimonio immobiliare in relazione alla valenza storico-culturale e alla conservazione dei caratteri identitari e delle testimonianze della storia militare, attraverso l’individuazione di programmi di restauro e riqualificazione delle infrastrutture. 

L’intesa presentata dal Direttore della Direzione dei Lavori e del Demanio, Gen. Isp. Giancarlo Gambardella, prevede la definizione di programmi di miglioramento della qualità dell’ambiente, della tutela del paesaggio storico urbano e del miglioramento del vivere collettivo. 

Il Generale Falsaperna ha evidenziato l’alta valenza della collaborazione sottoscritta, basata sulla qualità, professionalità e concretezza dei risultati che si vogliono perseguire nei processi tecnico amministrativi che governano le trasformazioni edilizie e lo sviluppo urbanistico e del territorio.

Una qualità che deve tradursi in bellezza, funzionamento e armonia, in sinergia tra Difesa, ingegneri e architetti, lavorando sul sistema delle infrastrutture militari. 

Ipotesi di Riuso del patrimonio militare dismesso: l’intervista al prof. Antonello Stella

Il professor Stella, dell’Università di Ferrara, da anni si occupa di studi e ricerche sul tema del riuso del patrimonio militare dismesso.

Una nuova destinazione delle strutture militari dismesse rappresenta per le città un’importante occasione di riqualificazione urbana e la loro “rigenerazione” può configurarsi quale preziosa risorsa per rilanciare processi di trasformazione culturali, sociali ed economici. 

>>> L'intervista

La collaborazione tra esercito e professionisti

Il Presidente del CNAPPC – arch. Giuseppe Cappochin ha dichiarato che:

«Con questo accordo si avvia un importante processo virtuoso che, attraverso l’interazione tra le infrastrutture militari, spesso collocate in posizioni strategiche, e le città nel loro complesso, sarà in grado di generare un plusvalore del quale potrà beneficiare tutto il territorio circostante. Un'iniziativa, quindi, che rappresenta una opportunità per il Paese e che valorizzerà, nella sua fase operativa, la procedura concorsuale a due gradi, che oltre a garantire qualità, consente un maggiore controllo dei tempi e una trasparenza delle procedure così come di premiare il progetto migliore». 

Per Armando Zambrano, Presidente CNI:

«L’istituzione di questo Tavolo segna un ulteriore importante passo verso la collaborazione tra Esercito e professionisti. Questo rappresenta un fattore molto importante. Poter rimettere a disposizione della collettività il patrimonio delle infrastrutture militari è un fatto di particolare rilevanza, in quanto elemento fondamentale nel processo di rigenerazione urbana. In questi giorni si sente dire spesso che l’Italia ha bisogno di progetti, soprattutto per sfruttare al meglio il recovery fund. Ecco, assieme possiamo lavorare per produrre ottimi progetti di rigenerazione urbana per il Paese»

L’accordo avrà una durata di triennale e prevede altresì l’organizzazione di eventi istituzionali di promozione della cultura dell’architettura e dell’ingegneria, anche a livello locale, in collaborazione con altre istituzioni pubbliche, Enti ed Associazioni riconosciute.