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Interfaccia utente/esperienza d'uso e automazione nel processo progettuale moderno nell'ultimo incontro di IDTUk

8°appuntamento della community IDTUk si è tenuto lo scorso giovedì 3 dicembre 2020. Come nelle precedenti occasioni due relatori hanno presentato interventi sulla Digital Transformation rispetto alla loro esperienza professionale.

L'ottavo appuntamento di Italians in Digital Transformation UK (IDTUk) si è presentato puntuale al suo impegno trimestrale lo scorso giovedì 3 dicembre 2020. Come nelle precedenti occasioni due relatori hanno presentato interventi sulla Digital Transformation rispetto alla loro esperienza professionale.

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Interfaccia utente (UI) e esperienza uso (UX)

Il primo ospite intervenuto è Riccardo Gualandi, Senior Graphic e WEB Designer con esperienza internazionale, attualmente impiegato presso la sede londinese della Association for Consultancy and Engineering (ACE), che ha parlato di User Interface (UI) e User eXperience (UX).

Riccardo ha raccontato come ognuno di noi interagisce quotidianamente con prodotti ideati e realizzati dall'uomo. Che si tratti di una bottiglia di salsa, di un parco cittadino, di un sito internet o di una stazione dei treni, abbiamo a che fare con prodotti che hanno una forma, un modo di apparire e presentarsi, e di essere utilizzati. Questo insieme rappresenta la loro interfaccia utente (UI).

Durante l'uso ci si rende poi conto di quanto essi siano efficaci ad adempiere allo scopo per il quale sono stati realizzati: questa è la loro esperienza d'uso (UX).

La UI persuade inizialmente l'utente ad utilizzare il prodotto, mentre la UX influenza la propensione a continuare ad usarlo. Entrambi sono determinanti a decretarne il successo, ed è oggetto di studio il trovare metodologie da applicare in fase progettuale che portino a soluzioni efficaci per entrambe.

Riccardo ha dunque presentato alcune tecniche per affrontare tale studio e ha fornito diversi strumenti oggi a disposizione per verificare, nel prodotto realizzato, la risposta alle aspettative iniziali.

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L'automazione nella progettazione

È venuto poi il momento di Mikael Santrolli, architetto con esperienza internazionale ed esperto di processi legati al BIM, alla modellazione parametrica ed al design computazionale. Nella sua carriera ha lavorato per compagnie prestigiose sia in Italia che nel Regno Unito tra cui Zaha Hadid Architects e Foster+Partners, dove è attualmente impiegato.

Mikael ha illustrato come nella progettazione delle costruzioni il passaggio da CAD a BIM ha determinato la necessità di cambiare il modo in cui il professionista lavora e usa i nuovi strumenti a sua disposizione, tra cui l'automazione.

Lavorando in CAD c'era già l'opportunità di automatizzare alcuni aspetti del processo progettuale. Questa esigenza è diventata più estesa e potente con l'avvento del BIM, grazie all’introduzione degli oggetti BIM. Questi rappresentano il mondo reale in maniera digitale, con caratteristiche ben definite e prevedibili, in aggiunta alla loro qualità geometrica, a cui i CAD tradizionali sono limitati. Si aprono molte nuove strade e gli strumenti che ne sfruttano il potenziale sono numerosi.

Molti software usati nella progettazione consentono di estenderne le funzionalità di base aggiungendo procedure personalizzate attraverso l'uso di apposite interfacce di programmazione dette API (Application Programming Interface). Il risvolto della medaglia è che però sono necessarie delle competenze tecniche ed informatiche più avanzate rispetto a quelle che possiede il progettista medio.

L'automazione nella progettazione si applica prevalentemente a tre aspetti: la produzione, i processi e le analisi.

L'automazione nella produzione permette di compiere velocemente azioni ripetitive o complesse che se fatte manualmente richiederebbero molto tempo o che sarebbero facilmente soggette ad errore umano o che non sono previste da chi ha realizzato il programma: ad esempio esportare ed importare dal modello BIM dati numerici e di testo da una tabella esterna; oppure disegnare la sinusoidale che rappresenta l'isolamento lungo il profilo di una superficie curva, la quale necessiterebbe che l'utente disegni una per una le linee rette ed i semicerchi che ne determinano la rappresentazione. Un esempio di questo tipo è BEAM, un progetto di cui Mikael è uno degli autori, che automatizza la procedura di importazione da Rhino a Revit in pochi click, ulteriori informazioni su www.mksdtech.com.

L'automazione dei processi dà l'opportunità di automatizzare il controllo della conformità e della qualità dei contenuti del modello BIM rispetto ai requisiti che deve soddisfare, ad esempio rispetto agli standard approvati per il progetto.

L'automazione nelle analisi dà l'opportunità di estrarre dal modello informazioni quali ad esempio la quantificazione dei materiali di un progetto o il tempo che è stato necessario per realizzarlo.

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Mikael ha poi spiegato come le abilità del software di svolgere operazioni si estendono su diversi livelli:

  1. base: operazioni che possono essere fatte con il software out-of-the-box, ovvero così come viene fornito dal produttore.
  2. avanzato: operazioni che possono essere fatte attraverso lo scripting e la programmazione visuale (ad esempio con Dynamo e Grasshopper).
  3. altamente specializzato: operazioni che possono essere fatte esclusivamente tramite la scrittura di codice, sviluppando applicazioni più complesse con interfaccia utente utilizzando tecniche più avanzate di programmazione, come l’uso degli eventi.

Vi sono poi operazioni che non possono essere fatte né a mano né automatizzate perché non sono state rese pubbliche nelle API. L'esperienza del programmatore è fondamentale per determinare se un problema che si vorrebbe affidare all'automazione può essere risolto e come risolverlo.

Pertanto l'automazione nel BIM dà al settore delle costruzioni opportunità progettuali che prima non c'erano, ed allo stesso tempo lo apre alla partecipazione di figure professionali, quali i programmatori informatici, che prima raramente venivano coinvolti.

Le opinioni di chi ha partecipato al 8° appuntamento IDTUk 

Ancora una volta IDTUK propone relatori e presentazioni di altissimo livello su argomenti d’avanguardia, ma affrontati in modo decisamente scorrevole e coinvolgente. È inoltre un piacere vedere come questa comunità tutta italiana sia costituita da pionieri e protagonisti della rivoluzione digitale nei rispettivi campi, dal mondo delle costruzioni al design. Ho personalmente molto apprezzato entrambi gli interventi di Riccardo e Mikael, il primo sull’importanza di una grafica e di un design originale ma “user friendly” ai fini della comunicazione efficace e il secondo sui progressi dell’automazione nel mondo della progettazione architettonica attraverso l’uso di script, plugin e API allo scopo di ottenere flussi di lavoro altamente performanti. Un sincero ringraziamento allo staff di IDTUk!"_ Pietro Petruzzella, Consulente BIM presso Nittygritty.

"Due interessanti e stimolanti interventi di Riccardo Gualandi (ACE) e di Mikael Santrolli (Foster + Partners) che dimostrano come, contrariamente a quanto si pensi, la digitalizzazione applicata alla progettazione non limita la fantasia del progettista e la sua possibilità di esplorare nuove forme e nuovi modi di abitare e di vivere lo spazio ma, anzi, permette allo stesso di sperimentare inusuali frontiere, in modi assolutamente differenti ed innovativi rispetto agli approcci più tradizionali ed in ausilio anche agli studi già più all’avanguardia nel mondo. Usare il digitale non significa quindi stereotipare la progettazione e chiudere la libertà di espressione dei progettisti, ma anzi dotare le menti più creative di nuovi strumenti (digitali appunto) che consentano loro di intraprendere nuovi percorsi, fino a poco tempo fa impensabili, con una velocità ed una capacità di simulazione e sperimentazione in altri modi assolutamente non raggiungibili. Il digitale libera la metà dei creativi non la costringe ad uno schema binario come molti tendono a credere ed anche gli studi più all’avanguardia ne sono consapevoli ed abbracciano sempre più queste nuove sfide. IDTUk si rivela essere una splendida opportunità per conoscere le novità e le differenti applicazioni ed approcci da parte dei diversi operatori del mercato. Una fonte di stimolo a intraprendere nuove strade e condividere i propri risultati". _ Dalila Cavallo, BIM advisor presso BAEC.

>>> Prossimo intervento sarà il 25 Febbraio 2021: non mancate!

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