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Ville e case unifamiliari: la pandemia fa crescere la domanda in otto città metropolitane

Secondo la nuova analisi del Centro Studi di Abitare Co., in seguito alla pandemia, è cresciuta la domanda per le ville urbane a scapito degli appartamenti tradizionali.

La pandemia da Covid-19 ha impattato profondamente sulle abitudini delle persone già dal primo lockdown, quando l’obbligo di restare in casa ha imposto riflessioni sulla propria condizione abitativa, determinando la nascita di nuovi bisogni.

Stanchi di case troppo piccole, sovraffollate e senza balconi, adesso chi vive nelle grandi città sogna ville, villette e case unifamiliari.

Un nuovo trend che oggi vale oltre il 15% del totale di mercato e che a Milano sta prendendo sempre più piede. Una tendenza che, secondo l'ultima analisi del Centro Studi di Abitare Co., si riscontra anche nelle altre principali città metropolitane.

 

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Città metropolitane: torna di moda la Villa Urbana

La pandemia da Covid-19 ha impattato profondamente sulle abitudini delle persone già dal primo lockdown, quando l’obbligo di restare in casa ha imposto riflessioni sulla propria condizione abitativa, determinando la nascita di nuovi bisogni.

Secondo un'analisi del Centro Studi di Abitare Co., gli italiani che vivono nelle grandi città ora sognano ville, villette e case unifamiliari. La novità sono le nuove ville urbane inserite in contesti residenziali multifamily, con verde privato e servizi comuni a tutti i condomini. 

In un momento in cui il mercato immobiliare nei primi nove mesi del 2020 registra nelle otto principali città metropolitane una contrazione totale del –10,6%  (Napoli la peggiore con un calo del 12,9%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la domanda sul nuovo per questa tipologia di immobili è cresciuta del +5,5%, a scapito degli appartamenti tradizionali, con un’offerta del +7,4%.

Un nuovo trend che oggi vale oltre il 15% del totale di mercato e che a Milano sta prendendo sempre più piede con esempi quali le nuove ville urbane in zona Città Studi, in zona Washington, Porta Nuova, nel quartiere Adriano a nord della città e nell’area di Cascina Merlata.

Secondo le stime di Abitare Co., la domanda di ville urbane nelle singole città metropolitane è aumentata ovunque nell’ultimo anno, ma è soprattutto a Milano ad essere in testa tra le più dinamiche, con il +9,7% e un’offerta del + 11,2%. A seguire Torino registra un incremento della domanda del + 7,2%, Palermo (+6,4%), Roma (+6,2%), Bologna (+4,8%), Napoli (+4,6%), Firenze (+3,7%) e Genova (+2,1%). 

 

Quanto costa acquistare una villa singola in queste città?

Il prezzo medio di vendita è di € 5.700 al mq (invariato rispetto allo scorso anno).

Le città più care sono:

  • Roma: €8.340 (+0,3%);
  • Milano: €7.750 (+0,5%);
  • Firenze: €7.610 (stabile);
  • Napoli: €5.260 (-1,6%);
  • Torino: €4.760 (-0,1%);
  • Bologna: €4.480 (+0,6%);
  • Genova: €3.940 (-0,4%)
  • Palermo con €3.430 (+0,8%).

Valori medi, ma in ogni capoluogo i prezzi possono variare molto in base ai quartieri: si va da un minimo nelle periferie di Palermo, con €1.800 al mq e Genova (€2.500), a valori top nelle zone di pregio, che raggiungono picchi massimi a Roma (€14.200 al mq) e Milano (€13.000). 

«Le ville in Italia sono circa 42.000 e si spazia dalle località come Capri o Portofino fino alle villette a schiera delle province del nord Italia. Sono quindi diversi i segmenti di mercato coinvolti, dal pregio altissimo all’immobile più o meno per tutte le tasche. La voglia di spazi esterni, di verde e di privacy che la pandemia ha fatto emergere fra le famiglie italiane, ha dato nuova linfa alla domanda per questa tipologia di case - ha dichiarato Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi Abitare Co. –. Sfruttare spazi urbani per realizzare delle ville in città è una tendenza che sta tornando alla ribalta, soprattutto in questo preciso momento storico; la risposta delle famiglie, positiva, conferma che il prodotto piace, anche all’interno di un grande città».


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