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Il BIM applicato alla progettazione di una passerella ciclopedonale a Milano

La passerella ciclopedonale, il progetto vincitore del Tekla BIMAward 2013 , è ubicata nel quartiere Nuovo Portello a Milano

La passerella ciclopedonale, il progetto vincitore del Tekla BIMAward 20131, è ubicata nel quartiere Nuovo Portello a Milano e funge da collegamento fra l’area di Piazza Valle ed il parco Portello attraversando viale Renato Serra, importante arteria di accesso alla città, e pertanto le è stata attribuita una particolare valenza architettonica.

Caratteristiche del progetto
La pista centrale per le bici e i pedoni è sorretta da due archi a forma parabolica in acciaio e sono fissati da una serie di pendini. È dotata, inoltre, di due ascensori laterali, di due scale a chiocciola e di rampe per portatori di handicap. Tutta l’opera è colorata in policromia dall‘artista tedesco emergente di nome Jorrit Tornquist e il disegno ha colori dal rosso al grigio al nero, ricordando le tinte dell’Alfa Romeo, la casa automobilistica che ha fatto la storia del quartiere Portello.
Il sistema strutturale prevede il sostegno dell’impalcato tramite pendini vincolati a due archi inclinati che convergono nel tratto in chiave. La luce centrale è di 90 metri, la larghezza dell’impalcato è di 4 metri, mentre l’altezza degli archi è di 18 metri. La passerella appoggia alla quota di circa 6 metri rispetto al piano stradale, su due supporti in calcestruzzo armato le cui fondamenta raggiungono la profondità di 20 metri. I progettisti hanno scelto l’acciaio quale materiale base di costruzione, in quanto a basso impatto ambientale perché riciclabile al 100% e garante di una durata di 20 anni senza manutenzione.
Il design architettonico prevede una serie di curve e superfici che, raccordandosi ed intersecandosi fra loro, creano nello spazio un elemento solido avente una geometria curva variabile con continuità. Questa esigenza è stata risolta, in fase di modellazione 3D, con l’utilizzo di una specifica mesh di elementi a piastra che permette di generare superfici a doppia curvatura e successivamente di ottenere lo sviluppo delle lamiere spianate con l’indicazione delle posizioni e dell’angolo di piega. Il risultato è un’opera avveniristica dalle forme curve ed armoniose che raramente hanno trovato compimento in manufatti di queste dimensioni, ma che sempre più sono gradite e proposte dai progettisti architettonici. Molto importanti sono le zone in cui l’impalcato e gli archi si incrociano, in corrispondenza della pila centrale e della spalla di estremità, in cui è realizzato un carter di rivestimento con una sagoma geometricamente e strutturalmente molto complessa. L’impalcato presenta una sezione trasversale a cassone metallico con soletta collaborante in cls posta superiormente al cassone. La zona di connessione tra deck e arco avviene mediante un allargamento del cassone che va a collegarsi con le basi degli archi.
Tale porzione di struttura è caratterizzata da una geometria speciale e costituisce la parte architettonicamente caratterizzante per l’intero ponte.
La superficie esterna di tale zona è realizzata con lamiere calandrate che riproducono fedelmente l’idea architettonica. Tali lamiere sono fissate alla struttura interna portante mediante distanziatori e centine opportunamente sagomate per creare la superficie desiderata. Il collegamento di tali superfici alla struttura principale avviene in parte mediante saldatura (per le parti per cui si desidera perfetta continuità visiva con la struttura) e in parte mediante avvitamento.
La movimentazione della passerella si è ottenuta con l’ausilio di 2 gruppi di carrelli da 18 assi. Tutto il percorso è stato attentamente studiato e tracciato a terra per evitare qualsiasi improvvisazione dal punto di vista delle manovre così come il percorso delle gru soprattutto per la cingolata che transitando sull’asfalto di viale Serra non doveva recare danni al manto stradale. È quindi stata predisposta una strisciata di lamiere su sabbia lunga circa 50 m.
La traslazione dell’impalcato ha avuto uno step intermedio in cui la gru tralicciata, posta oltre il tunnel della metropolitana, ha dovuto imbracare la passerella sulla parte frontale per poter far avanzare la stessa al di sopra della zona interdetta permettendo al gruppo di carrelli anteriori di disimpegnarsi visto che erano ormai prossimi alla zona non transitabile. In pratica la passerella è avanzata in questa fase con il supporto di una gru sulla parte anteriore e con il supporto del gruppo posteriore di carrelli fino al massimo avvicinamento del fronte passerella alla spalla definitiva. A completamento della fase di avanzamento coordinata tra gru e carrelli posteriori, una seconda gru, questa volta cingolata, si è occupata della presa in carico della parte posteriore e della traslazione trasversale verso la seconda spalla definitiva mentre la gru sul fronte opposto rimaneva a supporto della parte frontale. La parte finale del posizionamento della struttura sugli appoggi definitivi è avvenuta mediante il coordinamento delle due gru da parte di un operatore che seguiva l’operazione di centraggio sugli appoggi.

 

 

 

 

Perchè DELTA ingegneria ha scelto Tekla Structures
DELTA ingegneria utilizza Tekla Structures2 ormai da diversi anni per la progettazione costruttiva di diverse tipologie di strutture in carpenteria metallica. L’esigenza di avere il controllo e l’implementazione del progetto nella sua interezza ha motivato la scelta di un software tridimensionale come Tekla Structures. Questo strumento permette un’agevole verifica del 3D da parte del controllore interno e successivamente garantisce la corrispondenza fra i disegni redatti per la produzione ed il modello 3D controllato dando maggiore sicurezza dell’esattezza degli elaborati. DELTA ingegneria utilizza Tekla Structures fin dalle prime fasi dell’ideazione della struttura, per poi sviluppare il progetto degli elementi e dei collegamenti in affiancamento al calcolatore strutturale. La fase di sviluppo delle distinte e degli elaborati per l’ordine dei materiali e la produzione in officina è estremamente veloce, consentendo di soddisfare la richiesta dei clienti di comprimere quanto più possibile il tempo che intercorre fra l’approvazione del progetto e la reale messa in produzione dell’opera. La velocità nella redazione del progetto è inoltre agevolata dalla possibilità di poter impiegare più operatori in contemporanea sullo stesso modello sia per la modellazione 3D che per l’elaborazione dei disegni di officina.
DELTA ingegneria ha inoltre sviluppato delle procedure informatiche in Tekla Structures per la creazione di processi automatici per il disegno di particolari tipologie di nodi strutturali. Questa ulteriore possibilità di personalizzare e creare autonomamente delle automazioni permette, per alcuni progetto di particolare dimensione e complessità, di ridurre considerevolmente i tempi ed i costi di disegnazione.

 

 


DELTA ingegneria si occupa di Progettazione, Direzione Lavori e Controllo Progetti.
DELTA ingegneria utilizza Tekla Structures3 ormai da diversi anni per la progettazione costruttiva di diverse tipologie di strutture in carpenteria metallica. L’esigenza di avere il controllo e l’implementazione del progetto nella sua interezza ha motivato la scelta di un software tridimensionale come Tekla Structures.
DELTA ingegneria utilizza Tekla Structures fin dalle prime fasi dell’ideazione della struttura, per poi sviluppare il progetto degli elementi e dei collegamenti in affiancamento al calcolatore strutturale.
DELTA ingegneria ha inoltre sviluppato delle procedure informatiche in Tekla Structures per la creazione di processi automatici per il disegno di particolari tipologie di nodi strutturali.

www.deltaingegneria.com

 

1http://www.harpaceas.it/sito/prodotti.nsf/PagOK/Tekla-BIM-award-2013-vincitori
2http://www.harpaceas.it/sito/prodotti.nsf/PagOK/Tekla_Structures
3http://www.harpaceas.it/sito/prodotti.nsf/PagOK/Tekla_Structures