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Opere pubbliche e messa in sicurezza: pioggia di risorse per i comuni! 1 mld e 850 milioni per 8.176 progetti

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Con decreto del Ministero dell’Interno del 23 febbraio 2021, di concerto con il MEF, sono stati determinati i comuni a cui spetta il contributo da destinare ad investimenti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.
 
Per l’anno 2021, i contributi ammontano complessivamente a 1 miliardo e 850 milioni di euro. Tradotto: ci saranno tantissime occasioni per lavori di progettazione.

La procedura telematica, predisposta dal Dipartimento per gli affari interni e territoriali, ha rilevato la presentazione di n. 4.554 certificazioni per un totale di 9.151 progetti ed una richiesta di risorse pari ad euro 5.081.354.870,43.

 

Le tipologie di interventi finanziabili

L'ammontare del contributo attribuito a ciascun ente è stato determinato secondo l'ordine di priorità, previsto dalla normativa:

  • a) investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico:
    • di tipo preventivo nelle aree che presentano elevato rischio di frana o idraulico, attestato dal competente personale tecnico dell’ente o di altre istituzioni anche sulla base dei dati Ispra per la riduzione del rischio e l’aumento della resilienza del territorio;
    • di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali, nonché di aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana.
  • b) investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti:
    • manutenzione straordinaria del manto stradale e messa in sicurezza dei tratti di viabilità (escluse la costruzione di nuove rotonde e sostituzione tappeto stradale per usura e la sostituzione dei pali della luce);
    • manutenzione straordinaria su ponti e viadotti, ivi inclusa la demolizione e ricostruzione.
  • c) investimenti di messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell'ente:
    • manutenzione straordinaria per miglioramento sismico per messa in sicurezza dell’edificio a garanzia della sicurezza dell’utenza;
    • manutenzione straordinaria di adeguamento impiantistico e antincendio;
    • manutenzione straordinaria per accessibilità e abbattimento barriere architettoniche;
    • manutenzione straordinaria per interventi di efficientamento energetico.

Il decreto interministeriale contiene inoltre tre allegati:

  • il primo riporta l’elenco di oltre 9.000 opere pubbliche per le quali le richieste sono pervenute nei termini previsti;
  • il secondo riporta l’elenco di n. 8.176 opere ammesse;
  • il terzo contiene l’elenco delle n. 2.846  opere attualmente ammesse e finanziate, tutte comprese nella categoria a) quella relativa agli investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico.

Gli enti locali beneficiari sono complessivamente 1.912.

 

Le tempistiche per assegnare i lavori

  • a) per le opere con costo fino a 100.000 euro l'affidamento dei lavori deve avvenire entro sei mesi;
  • b) per le opere il cui costo è compreso tra 100.001 euro e 750.000 euro l'affidamento dei lavori deve avvenire entro dieci mesi;
  • c) per le opere il cui costo è compreso tra 750.001 euro e 2.500.000 euro l'affidamento dei lavori deve avvenire entro quindici mesi;
  • d) per le opere il cui costo è compreso tra 2.500.001 euro e 5.000.000 di euro l'affidamento dei lavori deve avvenire entro venti mesi. Ai fini del presente comma, per costo dell'opera pubblica si intende l'importo complessivo del quadro economico dell'opera medesima. Qualora l'ente beneficiario del contributo, per espletare le procedure di selezione del contraente, si avvalga degli istituti della centrale unica di committenza (CUC) o della stazione unica appaltante (SUA) i termini di cui al primo periodo sono aumentati di tre mesi. I risparmi derivanti da eventuali ribassi d'asta sono vincolati fino al collaudo ovvero alla regolare esecuzione di cui al comma 144 e successivamente possono essere utilizzati per ulteriori investimenti, per le medesime finalità previste dal comma 141, a condizione che gli stessi vengano impegnati entro sei mesi dal collaudo, ovvero dalla regolare esecuzione

L'erogazione delle risorse previa trasmissione del certificato di collaudo o CEL

Il beneficio economico verrà erogato dal ministero dell'Interno in tre diverse quote. L'ultima - pari al 20% - sarà liquidata previa trasmissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione.

Il Viminale, in collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e i trasporti, effettuerà controlli a campione sulle opere pubbliche oggetto del contributo.

Le risorse aggiuntive, pari a 1 miliardo e 750 milioni di euro per l'anno 2022 - come prevede la legge 145/2018 comma 139-bis all’articolo 1 - saranno finalizzate allo scorrimento delle opere ammissibili per l'anno 2021.

Altri 450 milioni di euro,  infine, sono stati previsti per l’anno 2022 per il finanziamento di una nuova e diversa procedura, che sarà avviata prossimamente.