Digitalizzazione
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Assessment di maturità digitale per le imprese di costruzione

Avviare un processo di innovazione richiede necessariamente una valutazione del proprio livello di maturità digitale. Quali strumenti utilizzare?

L’industria delle costruzioni ha registrato un calo di produttività negli ultimi decenni contrario a quanto evidenziato in altri settori industriali. L’ormai noto grafico proposto da McKinsey mette in luce questa tendenza evidenziando inoltre un forte divario rispetto all’industria manifatturiera .

L’innovazione digitale, d’altro canto, rappresenta uno dei principali driver per incrementare l’efficienza di processo e, di conseguenza, invertire il trend sopra evidenziato. Nel prossimo futuro, infatti, l’innovazione nel settore costruzioni passerà dal digitale e cambierà quelle che sono le disposizioni di mercato.

Ma a che punto siamo?

 

Trasformazione digitale nel settore costruzioni

Nel settore costruzioni, lo sviluppo e la diffusione dei metodi e degli strumenti di Building Information Modeling (BIM) si pone come punto cardine verso la trasformazione digitale del settore stesso. Se da un lato l’innovazione digitale promette di incrementare i livelli di produttività del settore, dall’altro richiede una maggior consapevolezza nell’applicazione dei processi di ideazione, progettazione, costruzione, gestione, etc. da parte dei diversi attori in gioco.

 Andamento della produttività nei settori costruzioni e manifatturiero

Figura 1 Andamento della produttività nei settori costruzioni e manifatturiero (Fonte: McKinsey Global Institute)

 

La strutturazione del flusso informativo, sempre più ricco ed articolato, ha infatti impatti su tutti i soggetti in gioco a partire dal committente. Seguendo i principi evidenziati dalla lunga serie di standard sviluppati a livello nazionale ed internazionale sui processi digitali del settore costruzioni ed oggi consolidati nella serie di norme UNI EN ISO 19650 e dai relativi allegati nazionali, il committente rappresenta un punto cruciale nella definizione dei requisiti informativi da identificare per ogni specifico intervento (Exchange Information Requirements – EIR). D’altro canto, è oggi chiaro che:

  • i requisiti di scambio informativo definiti sulla specifica commessa devono derivare da un più ampio ragionamento che parte dalla strutturazione interna dell’organizzazione del committente e considera le specifiche esigenze di progetto (Project Information Requirements – PIR) e del cespite immobile (Asset Information Requirements – AIR);

  • i requisiti informativi non possono assumere una forma statica che identifica le sole figure del committente e dell’incaricato nella loro tradizionale interpretazione, ma devono poter evolvere lungo la filiera per poter rispondere alle esigenze dei diversi attori coinvolti secondo una logica gerarchica.

La condivisione delle informazioni necessita quindi un’analisi strutturata che deve potersi estendere lungo la filiera per garantire il miglior flusso informativo possibile. Non affrontare le criticità oggi esistenti, sotto il profilo sia tecnologico sia di processo, rischia di compromettere l’efficienza del flusso, specialmente quando il progetto si presenta già carente di informazioni oppure si ha a che fare con soggetti poco inclini a lavorare in un contesto digitale nel modo opportuno.

L’innovazione digitale rappresenta quindi di per sé un progetto che deve essere intrapreso dalle diverse organizzazioni nei diversi ambiti del settore (progettisti, committenti, costruttori, etc.). Attualmente stiamo vivendo intorno a noi, senza accorgercene, una rivoluzione del modo di lavorare e c’è un’enorme opportunità per investire nelle modalità per trasformare dei progetti e il nostro modo di lavorare in un vero successo: tutto questo si misura in soldi, tempo e qualità della vita.

Tuttavia, i progetti di innovazione falliscono spesso, specialmente quando parliamo di trasformazione digitale. Questo può essere legato a diversi fattori, primo tra i quali la mancata definizione di obiettivi misurabili e la poca chiarezza sulla direzione intrapresa e su quali siano le aree in cui operare, considerando una loro gestione basata su priorità. Ci si ritrova pertanto immersi in progetti generalisti che richiedono un enorme sforzo esteso all’intera azienda e che spesso naufragano senza alcun beneficio, incrementando, al contrario, l’effetto di resistenza al cambiamento tra gli utenti coinvolti.

D’altro canto, l’innovazione di settore richiede a committenti e imprese la capacità di valutare i propri fornitori in ambiti dove l’esperienza, da sempre utilizzata come principale “dimostratore” della capacità tecnica di realizzare una specifica attività (di progetto, di costruzione), rischia di non dare un riscontro efficace in un mercato sempre più dinamico.

 

Flusso informativo digitale nel processo delle costruzioni

Figura 2 Flusso informativo digitale nel processo delle costruzioni

 

Valutare la maturità digitale delle imprese di costruzioni

Dalla necessità di attivare processi di innovazione capaci di impattare positivamente sulle performance aziendali, sui modelli di business, sull’organizzazione, etc. deriva lo sviluppo di un processo di indagine per definire un sistema in grado di catturare il livello di digitalizzazione delle diverse componenti aziendali e promuovere dunque le azioni mirate all’interno della specifica impresa.

Considerando la struttura e le caratteristiche del settore lo strumento più idoneo si trova nella definizione di un questionario da sottoporre alle imprese in modo da raccogliere in modo semplice e intuitivo i dati necessari. In vero, lo sviluppo di sistemi di indagine di questo tipo non è nuovo e trova diversi riscontri a livello nazionale (si veda per esempio il digital assessment “SELFI4.0” promosso dal punto impresa digitale) ed europeo (si vedano ad esempio i progetti BIMetric , BIM4VET  e BIMEET ).

Tuttavia, da un lato alcuni dei progetti esistenti sono sviluppati per abbracciare un ventaglio di imprese molto ampio e provenienti da diversi settori con caratteristiche completamente diverse da quello delle costruzioni. Dall’altro, i progetti dedicati al settore costruzioni non si focalizzano sulla struttura delle imprese di costruzioni che richiede una indagine articolata secondo le sue diverse componenti (acquisti, catena di fornitura, cantiere, etc.).

 

Struttura dell’assessment per le imprese di costruzioni

Il passaggio fondamentale è rappresentato dunque dalla valutazione della maturità digitale dell’impresa. Questo “assessment” può trovare due principali applicazioni nel processo delle costruzioni ed è sostanzialmente disarticolato in una parte in cui, con un test di autovalutazione, si vuole stimolare l'azienda sul processo di innovazione da intraprendere, mentre nell'altra parte si intende fare un'analisi più approfondita di maturità digitale che fornisca gli eventuali input e spunti all'impresa per poter incrementare il proprio valore.

Data la numerosità di imprese di costruzione e la loro ridotta dimensione, lo strumento di assessment andrà necessariamente sviluppato secondo un principio di semplicità ed immediatezza così da consentire il suo utilizzo al più ampio ventaglio di soggetti possibile.

Per fornire una duplice visione sull’impresa rivolta sia al livello digitale generale sia al livello particolareggiato delle diverse funzioni aziendali, la struttura dell’assessment è stata articolata raccogliendo domande inerenti alle principali aree aziendali ritenute fondamentali per lo sviluppo di processi di innovazione. In particolari si possono elencare le seguenti:

  • Cantiere, ovvero luogo di produzione del prodotto del settore costruzioni;
  • Ufficio tecnico;
  • Risorse Umane;
  • Ufficio gare e preventivazione;
  • Marketing e clienti;
  • Gestione dei dati e gestione delle tecnologie.

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Assessment per la definizione ed il monitoraggio di progetti di innovazione

Le tecnologie digitali possono consentire una migliore collaborazione, un maggior controllo della catena del valore e uno spostamento verso processi decisionali basati sui dati. Queste innovazioni faranno cambiare il modo in cui le aziende approcciano le operazioni, la progettazione e la costruzione, nonché come esse interagiscono con terzi. In questo senso, la definizione e l’integrazione di nuovi processi e strumenti digitali possono incrementare l’efficienza aziendale. L’evoluzione in corso promette di cambiare sostanzialmente i rischi e il flusso di processo decisionale nei progetti, mettendo in discussione ingegneria, fornitura e costruzione (EPC) tradizionali.

La finalità intrinseca di questo assessment deve essere perciò quella di stimolare, incentivare e generare la riflessione da parte dei vertici aziendali riguardo agli investimenti più opportuni da intraprendere, non solamente espressi in termini economici, ma anche relativi alle proprie risorse temporali, umane e produttive, al fine di efficientare i processi imprenditoriali.

L’impresa che intende avviare un processo di innovazione ha bisogno innanzitutto di valutare il proprio livello di maturità digitale, per cui lo strumento di assessment può trovare utile applicazione per testare le proprie funzioni. A seconda dei risultati, si vanno ad individuare le aree specifiche in cui è necessario intervenire e si delineano le azioni necessarie al fine di colmare le eventuali lacune presenti. Inoltre, l’assessment può essere inteso come strumento di monitoraggio step by step durante lo sviluppo del progetto di innovazione, per avere un riscontro diretto e rilevare i benefici apportati e l’efficacia del progetto stesso.

 

Assessment per la valutazione dei fornitori

Come già anticipato, quindi, l’input allo strumento di valutazione è un questionario strutturato in modo da consentire una valutazione automatizzata dei risultati e fornire poi un output di risultati attesi di maturità digitale nei riguardi delle diverse aree presenti tipicamente in un’impresa di costruzioni, in modo da fornire una visione del livello di ciascun settore aziendale, oltre che una valutazione generale d’insieme sempre in termini di maturità digitale.

Oltre alla fase di definizione di processi di innovazione, i risultati dell’assessment possono essere utilizzati nella fase di valutazione di possibili fornitori. Il livello di maturità digitale e la conseguente capacità di una impresa di affrontare attività richiedenti l’uso di metodi e strumenti digitali non può essere considerata come un evento puntuale di acquisto di strumenti o di formazione isolata, ma deve essere valutata nell’insieme dei processi e delle aree di maggior interesse nel business aziendale.

L’utilizzo di un sistema di valutazione che comprenda anche i risultati dell’assessment può promuovere un approccio virtuoso all’innovazione digitale spingendo le imprese e gli altri soggetti interessati ad una più profonda trasformazione basata su progetto di innovazione strutturati.

 

L’assessment nella forma qui proposta si basa su sviluppi preliminari di indagine che richiedono una più estesa validazione ampliando il più possibile il ventaglio di imprese coinvolte, riscontrando punteggi e risultati su una base di dati statisticamente valida. In questo modo sarà possibile affinare al meglio sia la struttura dell’analisi sia le valutazioni di calcolo utili alla definizione dei punteggi risultanti.

I risultati attesi da questa fase di assessment permettono all’azienda di ottenere risposte chiare, in merito a quelli che sono i propri punti di forza e le aree che invece sono migliorabili rispetto al livello di digitalizzazione che si vuole ottenere. Ciò risulta di fondamentale importanza per l’indirizzo dell’impresa in percorsi mirati volti a sviluppare competenze specifiche e monitorare l’evoluzione delle competenze e delle procedure in azienda. In questo modo l’impresa ne trae beneficio, migliorando i flussi di lavoro, con minori incertezze e rischi, ottimizzando costi e tempi e riducendo il rischio legato al fallimento dei progetti di innovazione.

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