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L'analisi termoflussimetrica: un utile ausilio per la diagnosi energetica

La termoflussimetria consiste nel rilevare il flusso termico che attraversa un continuo: è una tecnica diagnostica non invasiva e non distruttiva che consente di valutare la trasmittanza termica (U).

La termoflussimetria consiste nel rilevare il flusso termico che attraversa un continuo: è una tecnica diagnostica non invasiva e non distruttiva che consente, mediante misure e calcoli, di valutare la trasmittanza termica (U) operativa di un dato componente edilizio.

In edilizia è fatto assodato che sia d'obbligo il collaudo a fine lavori delle opere e dei manufatti eretti. Il collaudo altro non è che la verifica finale di quanto realizzato in modo che si dimostri aderente e rispondente al progetto e di conseguenza conforme ai valori minimi di Legge ammessi.

Si ricorda che la disciplina del collaudo prevede che l'incaricato certi?catore/collaudatore sia nelle condizioni di terzietà rispetto al progettista, costruttore, committente e che non abbia alcun conflitto di interesse con gli attori coinvolti nel processo edificatorio.

Tralasciando dalla seguente trattazione quanto attiene il collaudo tecnico/amministrativo, obbligatorio per le OOPP, vediamo qui di seguito quali e quanti collaudi siano da effettuarsi a fine lavori.
• Strutture: si verificano con il Collaudo Statico (ex NTC 2008).
• Acustica: si redigono le valutazioni di Impatto e Clima Acustico in ottemperanza ai valori limite fissati (Legge Quadro n°447 del 26/10/1995, DPCM 14/11/1997, DPCM 5/12/1997).
• Prestazioni Energetiche: si produce l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) che verifica quanto dovrebbe essere stato disposto in sede progettuale tramite la Relazione di Contenimento dei Consumi Energetici ex L.10/91 e s.m.i.

Ebbene, proprio per quanto attiene la verifica delle prestazioni energetiche - sebbene per i nuovi edifici la certificazione energetica vada fatta con il metodo analitico, che si differenzia dal metodo semplificato o tabellare (utilizzato per gli edifici esistenti) tramite l'esplicitazione di calcoli effettuati valutando la prestazione energetica a partire dai dati di ingresso del progetto energetico dell’edificio - ci si può riferire, in mancanza di tali dati od in caso di contenzioso in atto, a valutazioni operative effettuate in ottemperanza ad una specifica norma per misurare in loco alcune grandezze termofisiche fondamentali, quali la trasmittanza termica, dei componenti edilizi.

Figura 1: le strategie attuabili per la valutazione della Trasmittanza Termica


Questo tipo di misurazioni si riferisce ovviamente a precise norme tecniche che codificano ed uniformano le condizioni, le procedure, la qualifica degli operatori e la strumentazione con cui i singoli test vengono condotti, in modo da standardizzare le prove stesse e garantire quindi uniformità e replicabilità di risultati (che risulteranno pertanto tra loro confrontabili), dietro il rispetto di dette norme.
La prima distinzione da fare, prima di affrontare un qualunque metodo di analisi e di indagine operativa, è tra le prove distruttive (come lo sono, ad esempio, i carotaggi) e le prove non distruttive (dette anche NDT – non destructive testing o anche PND – prove non distruttive) quali la termografia agli infrarossi (TT-IR) e la termoflussimetria.

Figura 2: le norme per la valutazione della Trasmittanza Termica attraverso il calcolo o la misura in loco


Dato l'elevato numero di ispezioni (siano esse distruttive che non distruttive) effettuabili, in questa sede tratteremo (per ovvie ragioni di sintesi dell'articolo) la sola analisi termoflussimetrica.