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PNRR: alle regioni 7,5 miliardi di euro per reti ferroviarie, porti, riqualificazione urbana

Il MIMS comunica lo sblocco di 2 miliardi da destinare al potenziamento delle linee ferroviarie regionali e all’acquisto di nuovi treni più moderni e tecnologici, elettrici e a idrogeno (di cui 500 milioni per il rinnovo del materiale rotabile), 3,4 miliardi per l’ammodernamento e l’efficientamento dei porti e 2 miliardi per la riqualificazione delle case popolari

Il MIMS comunica lo sblocco di 2 miliardi da destinare al potenziamento delle linee ferroviarie regionali e all’acquisto di nuovi treni più moderni e tecnologici, elettrici e a idrogeno; 3,4 miliardi per l’ammodernamento e l’efficientamento dei porti; 2 miliardi per la riqualificazione delle case popolari.


La Conferenza Unificata del 4 agosto 2021 ha 'sbloccato' cinque decreti del MIMS che ripartiscono, in totale, ben 7.5 miliardi di euro alle regioni per la realizzazione di opere edilizie e infrastrutture.

 

La ripartizione dele risorse

Le risorse, collegate al Recovery Plan/PNRR, sono così suddivise:

  • 2 miliardi - con due diversi decreti - da destinare al potenziamento delle linee ferroviarie regionali e all’acquisto di nuovi treni più moderni e tecnologici, elettrici e a idrogeno (di cui 500 milioni per il rinnovo del materiale rotabile):
    • il primo decreto ripartisce 1,55 miliardi di euro per la messa in sicurezza e il potenziamento delle ferrovie gestite dalle Regioni e per il rinnovo dei treni che viaggiano su quelle linee;
    • il secondo decreto ripartisce tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano 500 milioni del Next Generation Eu per gli anni dal 2021 al 2026, in modo da renderli immediatamente utilizzabili, per acquistare nuovo materiale rotabile elettrico o a idrogeno, anche in questo caso per i servizi regionali.
  • 3,4 miliardi per l’ammodernamento e l’efficientamento dei porti;
  • 2 miliardi per la riqualificazione delle case popolari.

 

Treni

Le risorse per 1,55 miliardi del Fondo complementare andranno a interventi di messa in sicurezza e potenziamento delle infrastrutture ferroviarie che in alcuni casi comprendono anche l’acquisto di treni a idrogeno che viaggiano sulle stesse linee.

I nuovi treni elettrici o a idrogeno che saranno acquistati con i 500 milioni del Next Generation Eu andranno direttamente alle Regioni o alle imprese affidatarie dei servizi ferroviari regionali e dovranno obbligatoriamente essere dotati di climatizzazione, rete WiFi utilizzabile dai passeggeri, prese per la ricarica  delle biciclette elettriche, sistemi per la rilevazione del numero dei passeggeri a bordo, dispositivi per la localizzazione dei rotabili e di allarme al personale con citofonia, videosorveglianza interna ed esterna attraverso telecamere e monitor.

PNRR: alle regioni 7,5 miliardi di euro per reti ferroviarie, porti, riqualificazione urbana

Porti

Previsti nel Pnrr (Fondo Complementare), si tratta di un importo complessivo di 2,8 miliardi di euro dal 2021 al 2026 di cui alle regioni del Sud viene destinato il 43%.

Nel dettaglio, il pacchetto di risorse è così ripartito:

  • 1,47 miliardi per gli interventi per lo sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici;
  • 390 milioni per gli interventi finalizzati all'aumento selettivo della capacità portuale;
  • 250 milioni per l’ultimo/penultimo miglio ferroviario o stradale
  • 50 milioni per gli interventi per l’ammodernamento energetico.

Particolarmente importanti per la riduzione delle emissioni inquinanti e per la sostenibilità ambientale sono i progetti per l’elettrificazione delle banchine (cold ironing) per i quali è previsto uno stanziamento di 700 milioni.

A queste ripartizioni si aggiungono 112 milioni a valere sul Fondo Investimenti per interventi inseriti nell’allegato 3 del DM 13 agosto 2020 n.353 per i quali lo scorso anno non erano disponibili risorse e che sono state recuperate nel bilancio del Ministero.

Inoltre, altri 41 milioni andranno a finanziare ulteriori interventi nei porti di Ortona e dello Stretto di Messina, mentre in via prioritaria, a valere sulla prima fonte di finanziamento utile, verranno finanziati ulteriori interventi nel porto di Ortona e nel porto di Termoli.

 

Riqualificazione case popolari

Infine, è stata raggiunta l’intesa anche sulla ripartizione di due miliardi di euro del programma “Sicuro verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” per migliorare l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica, nonché la condizione sociale nei tessuti residenziali pubblici.

Entro il 31 dicembre 2021 sarà disponibile l’elenco di 6mila palazzine in tutta Italia che beneficeranno degli interventi. Inoltre, sono stati anche previsti l’acquisto e la locazione da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica oggetto di riqualificazione. Alle regioni del Mezzogiorno è stato assegnato il 40% delle risorse stanziate, sono state definite le modalità di erogazione dei finanziamenti e individuate le modalità di monitoraggio sullo stato di attuazione degli interventi.