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Rinforzo sismico della cabina elettrica preesistente: serve l'autorizzazione espressa del Genio Civile

Consiglio di Stato: non basta il deposito, ma serve l'autorizzazione espressa del Genio Civile (ex art. 94 TUE) per il rinforzo sismico delle pareti della cabina elettrica preesistente

Consiglio di Stato: non basta il deposito, ma serve l'autorizzazione espressa del Genio Civile (ex art. 94 TUE) per il rinforzo sismico delle pareti della cabina Enel preesistente.


Serve l'autorizzazione espressa del genio civile (ex art. 94 del dpr 380/2001) per effettuare dei lavori di adeguamento strutturale dell’edificio “ex cabina elettrica” di “rinforzo delle strutture esistenti mediante fibre di carbonio”.

Lo ha confermato il Consiglio di Stato nella sentenza 5512/2021 dello scorso 22 luglio, che ha bissato le conclusioni del Tar Liguria (sentenza 438/2020).

Nello specifico, un'ASL aveva presentato una denuncia ex art. 93 dpr 380/2001; la Provincia aveva chiesto integrazioni documentali e quindi, con successiva nota, aveva comunicato i motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza, alla luce della mancata produzione della documentazione richiesta. La Provincia aveva poi definitivamente rigettato l’istanza, riqualificando la denuncia presentata dall’ASL ex art. 93 dpr 380/2001 come richiesta di autorizzazione sismica ex art. 94 dpr 380/2001.

Il TAR Liguria ha respinto il ricorso sulla scorta delle seguenti argomentazioni:

  • ben potrebbe la Provincia riqualificare come domanda di autorizzazione ex art. 94 cit. l’istanza svolta dall’ASL sub specie di denuncia ex art. 93 cit., purché nel rispetto del contraddittorio, come nel caso di specie avvenuto;
  • ai sensi della normativa regionale, la denuncia ex art. 93 d.P.R. 380/2001 sarebbe limitata ai casi in cui i lavori interessino solo porzioni limitate della costruzione, mentre, nella specie, i lavori sarebbero di ben maggiore portata.

Rinforzo sismico della cabina elettrica preesistente: serve l'autorizzazione espressa del Genio Civile

Tipologia di lavori: quando non basta la denuncia

Secondo Palazzo Spada, è giusto così perché i lavori 'incriminati' consistono nell’inserimento di fibre di carbonio nella struttura del manufatto.

L’intervento, dunque, non è né quantitivamente localizzato e circoscritto, né qualititativamente secondario e marginale: esulano, quindi, per tabulas le condizioni per procedere con mera denuncia.

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