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Superbonus 110% anche per interventi di riparazione o locali! Ecco quali sono

Agenzia delle Entrate: i lavori eseguiti su singoli elementi strutturali per risolvere specifiche criticità possono fruire del 110% se accompagnati da un attestato del professionista che certifichi tali peculiarità

Interventi di riparazione o locali

Gli interventi edilizi eseguiti su una villetta per eliminare le situazioni critiche di lesione e ripristinare le condizioni di sicurezza statica dell’immobile 'prendono' il Superbonus, considerato che saranno "di riparazione o locali", come prevede il punto 8.4.1 del testo delle norme tecniche delle costruzioni - NTC 2018.

E' l'importante precisazione contenuta nella risposta 560/2021 dell'Agenzia delle Entrate, riferita ad alcuni interventi su una villetta a schiera di proprietà esclusiva inserita in un complesso orizzontale di più unità abitative, dotata di accesso autonomo dall'esterno e funzionalmente indipendente, sita in zona sismica 3.

 

SuperSismabonus 110: le regole di base

Il Fisco precisa inizialmente che, relativamente agli interventi di riduzione del rischio sismico, il comma 4 dell'art.119 del DL 34/2020 dispone che, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, è elevata al 110 per cento la detrazione prevista dall'art.16, commi da 1-bis a 1-septies, del DL 63/2013. Si tratta, nello specifico, degli interventi antisismici per la messa in sicurezza statica delle parti strutturali di edifici o di complessi di edifici collegati strutturalmente, di cui all'articolo 16-bis, comma 1, lett. i), del TUIR, relativi a edifici ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3 di cui all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, inclusi quelli dai quali deriva la riduzione di una o due classi di rischio sismico, anche realizzati sulle parti comuni di edifici in condominio (commi da 1-bis a 1- sexies).

Superbonus 110% anche per interventi di riparazione o locali! Ecco quali sono

I lavori di riparazione tra NTC 2018 e chiarimenti del CSLP

Le Entrate proseguono citando sia le NTC 2018 (e le istruzioni di cui alla circolare n.7 del del 21 gennaio 2019, adottata con il parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici (C.S.LL.PP.), che due diversi pareri della Commissione consultiva per il monitoraggio dell'applicazione del D.M. 28/02/2017:

  • nel primo (prot. n. 3600 del 7 aprile 2021), è stato chiarito come gli ""interventi di riparazione o locali", di cui al p.to 8.4 del DM 17 gennaio 2018, con le precisazioni sotto riportate, rientrino a pieno titolo tra quelli disciplinati dal richiamato art. 16 bis, comma 1, lett. i) del DPR 917/1986 e, pertanto, siano conformi al comma 4 dell'art. 119 del decreto legge 34/2020";
  • nel secondo (prot. n. 7035 del 13 luglio 2021), è stato evidenziato "che gli "interventi di riparazione o locali", di cui al p.to 8.4.1 del DM 17 gennaio 2018, con le precisazioni già date in altri pareri, rientrino a pieno titolo tra quelli disciplinati dal richiamato art. 16 bis, comma 1, lett. i) del DPR 917/1986 e, in particolar modo, la loro realizzazione sia di fondamentale importanza, vista anche la relativa semplicità realizzativa, nella riduzione del rischio sismico dei centri storici costituiti da aggregati. Gli interventi locali ammessi ai fini della fruizione delle agevolazioni fiscali sono quelli che privilegiano lo sviluppo di meccanismi duttili o comunque consentono di migliorare la duttilità locale, così da favorire lo sviluppo della duttilità di insieme della struttura. Il ripristino o rinforzo dei collegamenti esistenti tra i singoli componenti o tra parti di essi o la realizzazione di nuovi collegamenti (ad esempio tra pareti murarie, tra pareti e travi o solai, anche attraverso l'introduzione di catene/tiranti, chiodature tra elementi lignei di una copertura o di un solaio, tra componenti prefabbricati) ricadono in questa categoria". Vengono quindi indicati questi esempi, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
    • interventi sulle coperture, e più in generale sugli orizzontamenti, o su loro porzioni finalizzati all'aumento della capacità portante, alla riduzione dei pesi, alla eliminazione delle spinte applicate alle strutture verticali, al miglioramento dell'azione di ritegno delle murature, alla riparazione-integrazione-sostituzione di elementi della copertura, ecc.;
    • interventi di riparazione e ripristino della resistenza originaria di elementi strutturali in muratura e/o calcestruzzo armato e/o acciaio, ammalorati per forme di degrado provenienti da vari fattori (esposizione, umidità, invecchiamenti, disgregazione dei componenti ecc.);
    • interventi volti a ridurre la possibilità di innesco di meccanismi locali, quali, ad esempio, l'inserimento di catene e tiranti contro il ribaltamento delle pareti negli edifici in muratura, il rafforzamento dei nodi trave-colonna negli edifici in c.a. contro la loro rottura prematura, prima dello sviluppo di meccanismi duttili nelle travi, la cerchiatura, con qualunque tecnologia, di travi e colonne o loro porzioni, volta a migliorarne la duttilità, il collegamento degli elementi di tamponatura alla struttura di c.a. contro il loro ribaltamento, il rafforzamento di elementi non strutturali pesanti, come camini, parapetti, controsoffitti, etc., o dei loro vincoli e ancoraggi alla struttura principale;
    • "interventi di riparazione o locali" realizzati su una "villetta a schiera" inclusi nell'elencazione esemplificativa su esposta".

 

Il ruolo dell'asseveratore

In definitiva, il Superbonus 110% si può prendere per interventi di riparazione o locali ma solo qualora il competente professionista abilitato attesti che gli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche e all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica siano, appunto, "di riparazione o locali", come definiti al punto 8.4.1 delle NTC 2018.

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