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Demolizione e ricostruzione post sisma: accollo con Superbonus o Superbonus Rinforzato

La cumulabilità degli incentivi (“contributo terremoto” e “Superbonus 110%”) o addirittura la semplificazione in unica pratica (“SuperBonus rafforzato 50%”) rappresentano un ottimo mezzo per riconsegnare, in tempi brevi, una casa a chi abitava le zone colpite da queste sequenze sismiche.

La ricostruzione post sisma 2016, “fenomeno" ormai conosciuto sul territorio italiano, stenta purtroppo a decollare e le pratiche iniziano un lungo pellegrinaggio prima di arrivare a compimento.

In questo senso, la cumulabilità degli incentivi (“contributo terremoto” e “Superbonus 110%”) o addirittura la semplificazione in unica pratica (“SuperBonus rafforzato +50%”) rappresentano un ottimo mezzo per riconsegnare, in tempi brevi, una casa a chi abitava le zone colpite da queste sequenze sismiche.


 

Chi ne può usufruire?

Tutti i proprietari di immobili danneggiati da eventi sismici successivi al 2008 nei comuni in cui stato dichiarato lo stato di emergenza, oltre agli edifici dei Comuni fuori cratere per i quali sia stata redatta una scheda AeDes, dove si dimostra la connessione tra danno e sisma.

Contributo-Superbonus 110%

Già con la legge di bilancio 2021 si introduceva la possibilità di applicare gli incentivi legati ad interventi antisismici (sismabonus) alle spese eccedenti il contributo concesso.

Ora l’Agenzia delle Entrate chiarisce, con una guida, come poter cumulare i contributi per la ricostruzione post sisma e il Superbonus 110%, rispettando tutti i parametri richiesti dal Decreto Rilancio e dal Decreto Requisiti.

In questo caso il tecnico potrà preparare un solo progetto e un solo computo metrico da consegnare all’USR e al Comune, dove devono essere ben distinti gli interventi contabilizzati per contributo per la ricostruzione, quelli per i Superincentivi ed eventualmente quelli che non ricadono in nessuno dei due.

Superbonus rafforzato del 50% (Superbonus 165%)

Esiste però un’alternativa importante: il Superbonus rafforzato.

La detrazione infatti può aumentare del 50% su tutti i massimali di spesa, qualora il proprietario di un edificio, danneggiato dal sisma, non avesse ancora un “contributo terremoto” (o ve ne rinunci formalmente). Questo vorrebbe dire avere una procedura semplificata che tiene conto di un unico monte spesa, di un unico progetto, nonché di un unico computo metrico.

 

Massimali di spesa Superbonus

 

Come redigere un computo metrico estimativo delle pareti in laterizio

Per avere accesso ai “super incentivi”, il tecnico abilitato deve asseverare il rispetto dei requisiti tecnici e la congruità delle spese in relazione agli interventi sia di efficientamento energetico che di rischio sismico. Come redigere il computo?

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Per chi avesse già iniziato i lavori?

Mantenendo invariato il rispetto di ogni requisito legato al Superbonus, è possibile detrarre tutte le spese ammissibili sostenute da luglio 2020 fino al termine ultimo (al momento 30 giugno 2022 fino a 4 unità e 31 dicembre 2022 per condomini).

Spese congrue rispetto a che cosa?

Per avere accesso ai “super incentivi”, il tecnico abilitato deve asseverare il rispetto dei requisiti tecnici e la congruità delle spese in relazione agli interventi sia di efficientamento energetico che di rischio sismico.

Il punto 13 dell’Allegato A del “Decreto requisiti ecobonus” (D.M. MiSE del 6 Agosto 2020) fornisce indicazioni sulle modalità di determinazione dei massimali di costo per efficientamento energetico, seguendo questa gerarchia:

  • Costi per tipologia di intervento inferiori o uguali ai prezzi medi delle opere compiute riportati sui prezzari del cratere o prezzari regionali o nelle guide DEI.
  • Nel caso questi non riportino voci relative agli interventi, il tecnico abilitato determina nuovi prezzi analiticamente, anche avvalendosi dell’Allegato I del “Decreto requisiti ecobonus”. La Fig. 1 riporta l’estratto dell’Allegato I riferito agli interventi di isolamento delle pareti perimetrali.

 Estratto dell’Allegato I del “Decreto requisiti ecobonus”

Fig 1 – Estratto dell’Allegato I del “Decreto requisiti ecobonus”

 

Per gli interventi strutturali invece non esiste un decreto specifico per determinare i massimali di costo, risulta dunque razionale riferirsi ai prezzari indicati nel “Decreto Rilancio” e nel “Decreto requisiti ecobonus” e, se in difetto, determinare i prezzi analiticamente con riferimento ai prezzi di mercato.

Purtroppo però c’è difficoltà sempre crescente nella selezione della voce corretta, causata dall’inflazione sui materiali per l’edilizia che varia molto più velocemente rispetto agli aggiornamenti dei prezzari, ma anche dalle peculiarità che possono avere sistemi prestazionali.

 

Per questo T2D mette a disposizione dei tecnici calcoli analitici dei costi delle linee T2D Specialties, Brand per la qualità in edilizia, comprendenti la descrizione dell’opera compiuta con dovizia di dettagli, e relativo costo al metro quadro, unitamente alla tabella di analisi dei costi, riportante una chiara divisione delle voci considerate (materiali, manodopera, spese generali, utili d’impresa, …).

 

T2D il cappotto in laterizio

 

La detrazione vale anche per gli aggregati edilizi?

Il Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, nella guida “La disciplina degli aggregati edilizi e degli interventi unitari”, definisce “aggregato edilizio” un insieme di almeno tre unità strutturali interconnesse tra loro.

L’aggregato può essere demolito e ricostruito mediante un unico progetto grazie ad un unico contributo per l’intero aggregato, somma degli interventi delle singole unità immobiliari.

In questo caso, i singoli proprietari compongono un consorzio che usufruirà del Superbonus mediante le medesime disposizioni previste per i condomini, anche in relazione al trattamento delle parti comuni.

 

Situazione attuale

La situazione attuale in Centro Italia vede ancora numerosi sfollati abitare container o camere d’albergo e oltre 70 mila edifici inagibili o collabenti. Più della metà di questi con danni gravi, ma solo una persona su 5 ha presentato la richiesta di contributo per la ricostruzione (RCR) e solo una su 3 di queste richieste hanno visto decretato il contributo.

Lo stato attuale dei fatti mette in evidenza come ci sia ancora tantissimo da fare, sia a livello progettuale che soprattutto dal punto di vista operativo.

Il Superbonus, soprattutto per le zone terremotate, rappresenta un’occasione unica per ripopolare i comuni colpiti con edifici aventi massimi livelli di sicurezza sismica ed efficienza energetica “senza gravare” sulle tasche dei committenti.

 

Demolizione e ricostruzione con i Superbonus 110%

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