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In Veneto sensori per velocizzare i soccorsi in caso di terremoto

Inaugurata a Venezia una centrale operativa che si occuperà del monitoraggio dei movimenti del suolo regionale. Prevista l'installazione di oltre 300 sensori sismici con lo scopo di orientare i primi soccorsi della Protezione Civile. 


In caso di sisma si riuscirà ad orientare con velocità l'azione della Protezione Civile

Da pochi giorni il Veneto ha una centrale sismica. È stata infatti inaugurata la nuova sede dell’Istituto Oceanografico, dove è presente una centrale operativa che si occuperà del monitoraggio dei movimenti tellurici della regione, attraverso i dati provenienti dalla Rete Sismometrica del Veneto, gestita in collaborazione con la Protezione Civile. La sede si trova all'interno del Vega, il Parco Scientifico-Tecnlogico di Venezia.

È dal 1999 che la Protezione civile regionale e Ogs operano in convenzione per la realizzazione, lo sviluppo e la gestione della rete sismometrica del Veneto, la localizzazione rapida dei terremoti e per approfondire gli studi sismologici, considerato il livello di pericolosità sismica della regione. 

La nuova sede veneziana si occuperà in particolare del Progetto di “Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione multirischio, anche attraverso reti digitali interoperabili di coordinamento operativo precoce” nell’ambito dell’Azione 5.3.1 del Por Fesr 2014/2020.

 

In Veneto sensori per velocizzare i soccorsi in caso di terremoto

 

Per questo verranno installati nei prossimi mesi oltre 300 sensori sismici, in diversi comuni veneti, che saranno collegati con un centro di acquisizione dati. In caso di terremoto, questi accelerometri forniranno misure di accelerazione del suolo per valutare rapidamente l’impatto del sisma, lo scenario del danno, orientare gli interventi di Protezione Civile e attivare la macchina dei soccorsi.

Da anni la Regione del Veneto si avvale della specifica competenza dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale attraverso una collaborazione per le attività di interesse comune in materia di rilevamento, monitoraggio e studio della sismicità e gestione della rete di monitoraggio e di controllo sismico - ha detto l'assessore regionale all'Ambiente Gian Paolo Bottacin - al fine del controllo dei fenomeni naturali.
Tali attività di monitoraggio sismico del territorio rientrano infatti tra le funzioni proprie del Centro funzionale decentrato della Regione, strumento davvero rilevante in termini di protezione civile. Con l'inaugurazione di questa nuova sede, alla quale anche la Regione dà il suo contributo, aggiungiamo un ulteriore tassello a questa preziosa collaborazione
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