Sicurezza Lavoro
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Edilizia: nasce l’Osservatorio della sicurezza sul lavoro

Istituito presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili

Nasce l’Osservatorio della sicurezza sul lavoro in Edilizia, presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili

Un Osservatorio nazionale, istituito presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per garantire il rispetto delle intese sulla sicurezza nei cantieri e verificare il rispetto delle nuove norme.

Lo prevede l'accordo, di cui ne danno notizia i maggiori organi di informazione, firmato al Ministero alla presenza del ministro Enrico Giovannini e dei segretari generali dei sindacati dell'edilizia, Alessandro Genovesi della Fillea Cgil, Enzo Pelle della Filca Cisl e Vito Panzarella della Feneal Uil. 

 

Edilizia: nasce l’Osservatorio della sicurezza sul lavoro

 

"Nel dicembre 2020 con la ministra De Micheli era stato firmato il protocollo sulla sicurezza. Oggi istituiamo, d'accordo con le organizzazioni sindacali, un Osservatorio per assicurare che quei principi diventino prassi all'interno delle stazioni appaltanti", ha detto il ministro Giovannini.

L'Osservatorio è composto dai rappresentanti del Ministero, delle principali stazioni appaltanti pubbliche da esso vigilate (a titolo di esempio RFI, Anas, Autorità Portuali, ecc.) e delle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative del settore edile (Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil).

"Siamo in un momento di snodo particolarmente importante perché le opere del Pnrr sono o in fase di realizzazione o in fase di avvio e il tema della sicurezza sul lavoro ma anche quello della lotta alle diseguaglianze sono alla base di una serie di azioni che il governo ha intrapreso in questo mesi e che oggi vedono un rafforzamento in termini di operatività", ha detto Giovannini.

"Questo protocollo precede di qualche giorno l'entrata in vigore di norme importanti tra cui il superamento dei limiti al subappalto - ha precisato Giovannini - il che vuol dire che dobbiamo garantire lungo tutta la filiera la massima sicurezza e l'applicazione dei contratti collettivi, perché lo slancio del Pnrr nell'edilizia non porti ad aumento dell'incidentalità che è già molto molto elevata". 

"Siamo pronti a fare la nostra parte nella sicurezza, provando a dimostrare che si può fare velocemente ma anche bene", ha detto il segretario della Fillea Cgil Alessandro Genovesi, spiegando che l'Osservatorio sarà "una struttura permanente, pratica, che rafforza quanto già sancito. Vogliamo dimostrare - ha aggiunto - che si può fare veloce, ma mettendo al centro qualità del lavoro, innovazione e sostenibilità". "Oggi si fa un protocollo che cerca di valorizzare gli accordi già fatti. Chi va a lavorare deve essere ben contrattualizzato e sicuro. L'Osservatorio è fondamentale. Dobbiamo dare al lavoro la giusta attenzione, quella sociale", ha aggiunto il segretario della Filca Cisl Enzo Pelle. "Gli infortuni sono diventati un'emergenza nazionale. Questo è un ulteriore protocollo che va a completare il percorso. Oggi questo osservatorio ci consegna una responsabilità importante: fare buoni accorti è importante, ma poi bisogna mettere a terra", ha detto il segretario della Feneal Uil Vito Panzarella. 

Nasce l’Osservatorio della sicurezza sul lavoro in Edilizia, presso il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili

Allocati 46 dei 62 miliardi del Pnrr di competenza del MIMS

Nell’occasione della presentazione dell'Osservatorio,  il ministro Giovannini ha inoltre dichiarato a margine che: “Già adesso sono stati allocati 46 dei 62 miliardi" del Pnrr "di competenza del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e tra qualche giorno arriveremo a quasi il 92% di allocazione territoriale. Sui numeri complessivi abbiamo valutato la disponibilità presente nelle costruzioni di quasi 200mila persone disoccupate e che hanno avuto esperienza nel mondo delle costruzioni e speriamo che possano tornare”.   

Infine sul tema della academy Giovannini ha affermato che “Finora abbiamo avuto 15mila iscritti dei 40mila potenziali, e di questi 15mila, 5mila riguardano il Mezzogiorno. E' un segnale di grande attenzione”   

 


FONTE: Le Strade dell'Informazione  / ANAS

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