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Valutazione delle travi da ponte in c.a.p. a cavi post-tesi mediante l’esecuzione di prove di rilascio

Il presente lavoro ha per oggetto la valutazione dell’efficienza della precompressione nelle travi da ponte realizzate con sistemi post-tesi a partire dai risultati di prove di rilascio tensionale del cls. Dopo una breve illustrazione delle modalità di esecuzione della prova, basate sulla tecnica dei tagli, si mostrerà come utilizzare i risultati per stimare le perdite di precompressione e per una valutazione complessiva sull’efficienza del sistema in relazione alle prestazioni richieste. Si mostreranno i risultati ottenuti dall’analisi di oltre 50 prove di rilascio tensionale condotte nell’ambito di una estesa campagna sperimentale che ha interessato travi da ponte con luci differenti, da 32 mt a 70 mt.

Tale attività si inquadra nell’ambito delle ispezioni speciali previste per tutte le opere d’arte realizzate con sistemi di precompressione a cavi post-tesi dalle Linee Guida (LG) del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici di recente emanazione (LL.GG. n.88/2019 del 17/04/2020). La metodologia di indagine ed analisi proposta è caratterizzata da semplicità di esecuzione, costi ridotti ed attendibilità dei risultati; essa costituisce quindi, a parere della scrivente, un importante passo in avanti per la valutazione della sicurezza delle opere d’arte esistenti realizzate tra gli anni ’60 e ’70 nel nostro Paese.


Indagini per ottenere una indicazione sulla complessiva efficienza del sistema di precompressione

Il presente lavoro si inquadra nell’ambito dell’intensa attività recentemente avviata nel nostro Paese per valutare la sicurezza delle opere d’arte presenti sulla rete stradale italiana, con particolare attenzione alle opere con sistemi di precompressione a cavi post-tesi per le quali le Linee Guida del C.S.LL.PP. di recente emanazione prescrivono l’esecuzione di indagini speciali (C.S.LL.PP., 2020).

La conoscenza dello stato di conservazione dei cavi è da lungo tempo oggetto di ricerca e sperimentazioni (Aicap, 2016), senza tuttavia esser ancora giunti alla messa a punto di una tecnica di indagine in grado di fornire attendibili indicazioni a riguardo.

Alla luce di ciò, per dare risposta alla immediata richiesta di informazioni in merito alla sicurezza delle opere d’arte, nel presente lavoro si è seguito un differente approccio che non si basa su indagini “locali” volte a valutare puntualmente lo stato di conservazione di cavi, bensì mira ad ottenere una indicazione sulla complessiva efficienza del sistema di precompressione e sulla efficacia a garantire il soddisfacimento delle prestazioni richieste all’elemento trave.

Tale obiettivo può essere ottenuto, come mostrato nel presente lavoro, mediante una semplice analisi tensionale di sezioni della trave in corrispondenza delle quali sono eseguite prove di rilascio tensionale del calcestruzzo per ricavare sperimentalmente lo stato di sollecitazione agente in un determinato punto appositamente prescelto.

L’approccio proposto non contiene elementi di novità dal punto di vista teorico. Il valore del presente studio consiste nel sistematizzare una procedura chiara e di semplice applicabilità che fornisce indicazioni quantitative attendibili, facilmente interpretabili e di rapida derivazione che consentono di esprimere un giudizio oggettivo sullo stato di efficienza e sull’efficacia del sistema di compressione nel suo insieme, in modo tale da essere in grado di cogliere quelle situazioni in cui si sussistono anomalie del sistema di precompressione tali da poter pregiudicare la sicurezza statica dell’elemento investigato.

Tale caratteristica costituisce, a parere degli autori, un significativo vantaggio rispetto alle indagini “locali” che forniscono informazioni limitate alla zona indagate, senza poter escludere la presenza di difetti in altri punti dell’elemento indagato e, quindi, forniscono una informazione parziale e di valenza limitata.

Un importante elemento di avanzamento che caratterizza il metodo di valutazione proposto, e lo rende applicabile su larga scala, è costituito dalla nuova tecnica di esecuzione delle prove di rilascio tensionale messa a punto dal Laboratorio 4Emme (Martinello, 2021) nell’ambito un progetto sperimentale ideato e coordinato dagli autori su incarico e per conto di autostrade per l’Italia Spa (Aspi) volto a valutare l’efficacia di diverse prove da utilizzare nell’ambito delle indagini speciali (Lupoi at. al.2021).

La prova di rilascio tensionale del cls non è ad oggi normata; per informazioni sulle diverse tecniche per effettuare il rilascio si rimanda a (Lofrano, 2018) ed ai riferimenti ivi contenuti. Il metodo proposto è stato applicato su larga scala nell’ambito del citato progetto sperimentale, ad un vasto campione di travi. I risultati più significati sono illustrati nel presente lavoro. Tale attività si inquadra nel massiccio piano di valutazione della sicurezza delle opere d’arte avviato da Aspi.

 

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La presente memoria è tratta da Italian Concrete Days - Aprile 2021

organizzati da aicap e CTE

 

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