Superbonus | Rinforzi Strutturali | KERAKOLL SPA
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Superbonus e rischio sismico: l’impiego del sistema SIS.MI.C.A.™ in un caso di studio

Il Superbonus nasce in un’ottica volta a promuovere la riqualificazione energetica e la riduzione del rischio sismico del nostro patrimonio edilizio notoriamente fragile ed obsoleto. I sistemi Kerakoll, tra cui il kit SIS.MI.C.A.™, permettono di rinforzare gli edifici in c.a. agendo unicamente dall’esterno.

Rinforzo strutturale degli edifici in c.a. agendo unicamente dall'esterno

La maggior parte degli edifici esistenti sia residenziali che strategici non sono in grado di sostenere le azioni sismiche, principalmente a causa di carenze strutturali dovute all'utilizzo di materiali con qualità meccaniche scadenti e al mancato rispetto dei criteri antisismici nelle fasi di progettazione ed esecuzione delle opere.

In particolar modo negli edifici in calcestruzzo armato le criticità più ricorrenti derivano dalla progettazione non conforme con i principi di Gerarchia delle Resistenze, dall’assenza di armatura di confinamento nei nodi trave-pilastro, dalla presenza di elementi non strutturali (come le tamponature e le tramezzature) non opportunamente vincolati al telaio in c.a., non escludendo infine la presenza di armature con ancoraggi insufficienti e l'utilizzo di barre lisce. 

È pertanto necessario progettare un intervento che riduca il rischio sismico, diminuendo il più possibile la vulnerabilità dell’edificio, ma che sia nel contempo non invasivo e compatibile con la struttura esistente, in modo tale da non creare alcuna limitazione all'uso della stessa.

 Sistema SIS.MI.C.A.™ applicato in un caso di studio

 

Il caso studio: un esempio d'uso del sistema SIS.MI.C.A.™

Il caso studio in oggetto riguarda un edificio in c.a. degli anni ‘80 sito in San Marcello (AN), destinato a civile abitazione. Si tratta di un edificio condominiale sviluppato su 5 piani e concepito con telai unidirezionali, con pilastri gettati in opera e travi di tipo prefabbricato, collegati trasversalmente da solai realizzati in latero-cemento.

A seguito del controllo del progetto e dei certificati di prova originali integrati con un rilievo diretto, è stata impostata una campagna indagini opportunamente calibrata al fine di raggiungere un livello di conoscenza pari a LC2. Pertanto, sono stati previsti il carotaggio di provini in calcestruzzo da sottoporre alla prova di compressione e l’estrazione di campioni di barre di armatura per esecuzione di prove a trazione, entrambi nella numerosità prevista dalle NTC.

Mediante un software di calcolo appropriato è stata opportunamente modellata la struttura ed è stata eseguita l’analisi dinamica lineare adottando il fattore di comportamento q=2,25 per i meccanismi duttili e q=1,50 per i meccanismi fragili. Dalle verifiche di sicurezza globale si riscontra che le maggiori criticità riguardano i meccanismi fragili, mentre relativi ai meccanismi duttili sono in linea con quelli ottenuti su edifici coevi. Si segnala, inoltre, che per sismi allo SLV non è scongiurato il ribaltamento delle tamponature.

In particolare, allo SLV, le maggiori criticità si hanno per i nodi i quali vanno già in crisi per un’azione sismica con un tempo di ritorno inferiore a 10 anni. Di seguito si riporta un’immagine significativa con i primi elementi nodali che vanno in crisi e gli indici di sicurezza IS-V e PAM ovvero indice di salvaguardia della vita ed indice di perdita media annua.

A seguito dell’esito della verifica sismica si è scelto di effettuare un intervento di miglioramento sismico intervenendo esclusivamente sui nodi perimetrali e sulle tamponature. L’obbiettivo di prevenire la rottura prematura del nodo può essere centrato attraverso il sistema SIS.MI.C.A.TM di Logica Tre™, sviluppato in partnership con Kerakoll, abbinato ad un intervento di anti-ribaltamento delle tamponature esterne.


Rinforzo Strutturale: sicurezza garantita con il sistema brevettato SIS.MI.C.A.™

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Il sistema SIS.MI.C.A.TM infatti permette di effettuare il confinamento dei nodi tramite un rinforzo costituito da una piastra in acciaio ancorata nel nodo con inghisaggi chimici, la quale garantisce un aumento del confinamento, della resistenza e della duttilità, sopperendo alla mancanza e/o insufficienza di armatura trasversale.

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