Rigenerazione Urbana | GBC ITALIA - Green Building Council
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Misurare gli investimenti sostenibili in edilizia e nella rigenerazione urbana: dai criteri ESG ai protocolli

Giovedì 18 novembre, a Palazzo Reale a Milano, si è svolta Roundtable Reconnect, la tavola rotonda organizzata da Green Building Council Italia che ha coinvolto alcuni tra i principali operatori del settore delle costruzioni e del real estate.

 

Tra convergenze e distanze, è emersa la certezza che i rating system ambientali rappresentano la via per migliorare la competitività del sistema e spingere la corsa verso la neutralità climatica.

 

I criteri ESG e la filiera dell'edilizia, un binomio possibile

Dopo il successo dell’evento di PreCOP26, tenutosi il primo Ottobre a Mind – Milano Innovation District, dove è stato lanciato il Manifesto GBC Italia per COP26, l’associazione ha rafforzato la sua presenza con un incontro dal titolo “Roundtable Reconnect. Conversazioni con il Real Estate”.

L’evento, promosso in collaborazione con Interface e Mapei, è stato l’occasione per fare il punto sulle tendenze del settore attraverso il dialogo con i principali stakeholder, tra cui SGR e advisor, operatori del settore delle costruzioni e del Real Estate, motori fondamentali di un nuovo modello di sviluppo urbano e di crescita del Paese. 

 

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La mattina di lavori è stata aperta dalla Vicesindaca di Milano Anna Scavuzzo, da Fabrizio Capaccioli Vicepresidente di GBC Italia e dal Presidente dell’associazione Marco Mari.

Al centro del confronto le azioni e gli strumenti per misurare gli investimenti sostenibili in edilizia e nella rigenerazione urbana.

Nel valutare un investimento infatti, sempre più spesso si fa riferimento ai criteri ESG (Enviromental, Social and Governance), che misurano l'impatto ambientale, sociale e di governance delle aziende e delle iniziative che mettono in atto.

Parametri che non fanno riferimento non solo al cambiamento climatico, alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica o all'uso responsabile delle risorse naturali, ma anche agli aspetti "social" come il rispetto dei diritti umani, l'attenzione alle condizioni di lavoro o di "governance" che riguardano l'organizzazione e l'amministrazione interna all'azienda.

«Dall’incontro sono emerse le parole chiave della rivoluzione green: protocolli riconosciuti e rendicontazione trasparente, progettazione integrata e indicatori di performance, partnership pubblico-privato e innovazione sociale, circolarità e salubrità delle opere, valore per la comunità e per gli investitori» ha dichiarato il Presidente di GBC Italia Marco Mari.

Durante il suo intervento, il presidente Mari ha evidenziato l'importanza degli strumenti di rendicontazione energetico ambientale, ricordando come proprio l'Italia sia ai primi posti in Europa per numero di edifici certificati.

«L'Italia è al secondo posto in Europa per numero di registrazioni e certificazioni dei protocolli della famiglia Leed che sono i più utilizzati a livello mondiale - ha detto - grazie ai protocolli è possibile misurare realmente il livello di sostenibilità di un edificio valutando diversi parametri, dai consumi fino alla salubrità indoor degli ambienti».

 

 

GBC ITALIA pronta a sostenere un grande piano di riqualificazione del costruito 

Anche Fabrizio Capaccioli, Vicepresidente di GBC Italia e AD di Asacert, ha sottolineato la svolta green intrapresa dal capoluogo lombardo auspicando l'avvio di un grande piano di riqualificazione certificata e misurabile del patrimonio immobiliare.

«Milano è una speranza per l'Italia e resta agganciata a pieno titolo alle grandi esperienze europee in tema di sostenibilità - ha detto - per questi motivi riponiamo grandi aspettative, come milanesi e come professionisti del settore, sul fatto che la nostra città, che ha già intrapreso la svolta green anche nell'ambito del costruito, avvii un grande piano di riqualificazione garantita, certificata e misurabile, grazie all’utilizzo di protocolli energetico ambientali per edifici pubblici e privati, per risultati certi e per non bruciare soldi pubblici». 

«GBC - ha continuato Capaccioli - è disponibile ad accompagnare l'Amministrazione in questo cammino. Come Gbc, che ricordo essere la più grande associazione internazionale sul costruito sostenibile, crediamo che il tema delle certificazioni necessiti di un sistema di accreditamento diffuso su larga scala, per una vera transizione sostenibile che interessi tutta la filiera edile e del real estate».

 

 

Rigenerazione urbana: servono indicatori per una corretta rendicontazione degli investimenti

Anche la Vicesindaca Anna Scavuzzo ha ribadito l'importanza di un sistema di rendicontazione non solo economica, ma anche sociale e ambientale.

«Occorre concordare degli indicatori che raccontino quanto la rigenerazione urbana diventi rigenerazione umana in grado di creare una miglior socialità e quanto l'innovazione, dal punto di vista dei materiali e delle metodiche d'intervento, contribuisca a contrastare il cambiamento climatico» ha commentato la vicesindaca, aggiungendo che «sarebbe opportuno fare un riordino a livello nazionale ed europeo per riuscire a concordare degli indicatori che forniscano strumenti anche a livello amministrativo».

 

 

Soluzioni per un’edilizia circolare, decarbonizzata e salubre per la collettività

Tra i partecipanti dell'evento promosso da GBC Italia, anche Filippo Giovanni Saba ed Eric Rampelberg, rispettivamente, Direttore Generale Italia di Interface e Vice President & General Manager, Southern Europe, South & Southeast Asia del gruppo, che hanno raccontato l'impegno dell'azienda per sviluppare soluzioni sostenibili per il mondo dell'edilizia. 

«Il 39 per cento delle emissioni di CO2 è generato dall'industria delle costruzioni e dell'immobiliare - ha detto il direttore Saba nell'intervista - il 10 per cento di queste emissioni sono embodied carbon, quindi legate alla produzione dei materiali da costruzione ed è fondamentale tenerne conto. Il gruppo Interface ha intrapreso la strada della sostenibilità ambientale anni fa, nel 1994, e oggi abbiamo già lanciato sul mercato i primi prodotti che sono interamente carbon negative su tutto il ciclo di vita: siamo passati da una logica di economia lineare a una circolare».

 

 

L'intervista a Eric Rampelberg di Interface 

 

Mikaela Decio, responsabile Sostenibilità Ambientale di Mapei, ha sottolineato l'importanza di un confronto partecipato tra gli stakeholder della filiera dell'edilizia per perseguire gli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione dell'ambiente costruito, ricordando anche alcuni degli impegni del gruppo nell'ambito dell'economia circolare.

«In questo momento stiamo portando avanti studi molto importanti per utilizzare cementi a basso impatto ambientale grazie ai nostri additivi, a esempio, Re-con Zero Evo è un prodotto bicomponente in polvere per il recupero integrale dei resi di calcestruzzo in autobetoniera che altrimenti sarebbero destinati alla discarica» ha raccontato Decio nell'intervista.

 

 

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