Data Pubblicazione:

Ristrutturazioni edilizie: come funziona il trasferimento della detrazione?

Agenzia delle Entrate: il venditore può conservare il diritto a usufruire delle detrazioni non utilizzate se le parti contraenti formalizzano e sottoscrivono questa volontà in una scrittura privata autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato

Ipotizziamo di aver venduto l’abitazione sulla quale sono stati effettuati interventi di ristrutturazione edilizia. Le rate mancanti delle detrazioni (bonus) corrispondenti, di norma, passano all'acquirente, ma se il venditore e l'acquirente sottoscrivono in una scrittura privata un accordo ad hoc, il venditore può continuare a chiedere le detrazioni per la parte residua.

Ristrutturazioni edilizie: come si fa il trasferimento della detrazione?

Lo ha chiarito l'Agenzia delle Entrate sulla Posta di FiscoOggi, dove si riepiloga tutto il procedimento:

  • in caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare (articolo 16-bis, comma 8, del Tuir);
  • se nel contratto di compravendita non è stato specificato alcunché, le Entrate hanno anche precisato (circolare n. 7/2021) che il venditore può conservare il diritto a usufruire delle detrazioni non utilizzate se le parti contraenti formalizzano e sottoscrivono questa volontà in una scrittura privata autenticata dal notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato. In essa, si deve dare atto che l’accordo di lasciare al venditore il diritto a continuare a usufruire delle agevolazioni fiscali esisteva sin dalla data del rogito;
  • logicamente, il comportamento dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi deve poi essere coerente con quanto indicato nell’accordo successivamente formalizzato.