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Edilizia di qualità e sostenibilità = sistema di rating

La filiera edilizia – real estate, in tutto il mondo e in Europa , è protagonista di una fase di profonda innovazione. Qualità certificata dell’edificio e sostenibilità sono i riferimenti dei segmenti di mercato più qualificati e delle direttive europee, che prevedono monitoraggio, reporting, trasparenza. La sostenibilità ha oggi, a livello globale, un nome preciso: sistema di rating. La comunità internazionale ha già scelto. La sostenibilità si chiama BREEAM, CASBEE, LEED, GREEN STAR, DGNB, e così via. Si tratta di sistemi di rating che non si concentrano solo sull’ efficienza energetica ma su una pluralità di aspetti: efficienza energetica, idrica, salubrità dei materiali e loro riciclabilità, rispetto del territorio, vivibilità, qualità dell’aria interna, ecc.
Le norme europee vanno nella stessa direzione. La Direttiva 2012/27/UE , che riprende e rafforza la 31/2010, disegna un quadro strategico che vale per i prossimi anni e decenni. Ingenti finanziamenti sono previsti; Nella programmazione 2014-2020 dei Fondi Europei la riqualificazione edilizia e urbana avrà un ruolo rilevante. Centinaia di miliardi verranno attivati in processi di riqualificazione urbana e ristrutturazione.
L’Italia non può perdere questa occasione, né può presentarsi con l’ennesima procedura di infrazione al semestre UE 2014 a guida italiana. L’Europa prevede che ogni paese definisca piani operativi articolati su come intende riqualificare il proprio patrimonio edilizio. Le strutture pubbliche – stato, regioni, enti locali – dovrebbero svolgere un ruolo guida, a partire dalla programmazione della ristrutturazione di almeno il 3% del patrimonio pubblico.

I recenti provvedimenti per il Piano casa e la riqualificazione delle scuole sono occasioni importanti: a patto che non si sprechino.

Per sprecarle basta continuare nella scia di provvedimenti e pratiche recenti e meno: con la scusa dell’emergenza, abbassare l’asticella, e ignorare l’Europa. La quale non è solo macroeconomia e rigore, ma anche politiche ambiziose. La possibilità di “cambiare – positivamente - verso” esiste; ma richiede coraggio e innovazione.
Cambiare verso è possibile iniziando a operare subito e secondo standard allineati all’Europa, perché non siamo all’anno zero: ci sono già strumenti e soluzioni di qualità che si stanno utilizzando e funzionano senza costi aggiuntivi, anche se finora ignorati e nei fatti disincentivati dalle strategie nazionali. Le esperienze concrete sono la base per alimentare un più sistemico processo di revisione di norme e strumenti.

Il quadro internazionale e il contesto italiano
A livello internazionale i leader di mercato del Real Estate hanno già compiuto delle scelte, che sono per molti aspetti più avanzate delle stesse direttive europee. I sistemi di rating (il BREEAM inglese, il CASBEE giapponese, il LEED nordamericano, il GREEN STAR australiano o il DGNB tedesco) stanno trasformando l’intera filiera edilizia e del real estate a livello globale: il panorama di riferimento globale è già profondamente cambiato; anche chi non vuole lavorare con questi strumenti non può più ignorarli.
Il mercato internazionale di qualità e politiche pubbliche di paesi come Stati Uniti, Cina, Germania, Francia, Gran Bretagna, Brasile e i paesi arabi fanno ormai riferimento a questi sistemi.
È opportuno soffermarsi in particolare su quello che è indubbiamente il sistema più usato a livello internazionale, pur essendo un tra altri. Dalla Cina al Brasile, dall’Islanda al Sud Africa, gli edifici LEED si trovano ormai in più di 140 paesi nel mondo.
Nel mondo oggi sono stati certificati progetti LEED che corrispondono a oltre 300 milioni di mq, mentre i progetti in corso di certificazione ammontano a quasi 1,5 miliardi di mq.
Il sistema LEED controlla decine di variabili, che includono il rapporto edificio – sito, l’energia, la gestione dell’acqua, i materiali, le condizioni di benessere, l’innovazione.
LEED è uno dei sistemi di certificazione più robusti e strutturati, perché ha al suo interno una molteplicità di piani e meccanismi di controllo, ma al tempo stesso permette un’estrema libertà di progettazione. Una delle peculiarità di LEED sta proprio nel fatto di essere uno strumento molto flessibile che lascia ampia libertà di azione e decisione al gruppo di progettisti, puntando esclusivamente sui risultati finali da raggiungere.
Particolari soluzioni progettuali “lungimiranti” sono premiate con l’ottenimento di punti addizionali nella specifica sezione dedicata alla Innovazione nella Progettazione, che ha l’obiettivo di identificare le caratteristiche innovative di sostenibilità nella realizzazione degli edifici. Le tecniche e le soluzioni per la progettazione sostenibile sono in costante miglioramento ed evoluzione: nuove tecnologie sono inserite continuamente nel mercato e gli aggiornamenti della ricerca scientifica influenzano le strategie di progettazione degli edifici.
Anche in Italia il fenomeno è sempre più consistente, infatti gli edifici certificati e registrati LEED hanno raggiunto una superficie totale di oltre 3,5 milioni di mq.
Tra i 220 progetti totali:
• 60 progetti hanno già conseguito la certificazione per un totale di 660 mila metri quadrati (tra questi ci sono nomi come ZARA E BAXTER a Roma, VODAFONE, HINES ITALIA, UBS, BNP Paribas, AUTOGRILL, MORGAN STANLEY, BOVIS LEND LEASE e SAINT GOBAIN a Milano, ITALCEMENTI a Bergamo, BAUER a Trento, UNIPOL a Bologna)
• 160 stanno perseguono la certificazione LEED per un totale di oltre 3 milioni di mq (spiccano nomi come, LAVAZZA, INTESA SAN PAOLO, GUCCI, COOP, BNP PARIBAS, PETRONAS LUBRICANTS ITALY, LEND LEASE, MORGAN STANLEY, NESTLÈ, BOTTEGA VENETA, BENI STABILI ed EXPO 2015)
• In Italia è presente l’edificio certificato LEED più vecchio al mondo (556 anni) la sede dell’università Cà Foscari a Venezia.
 


GBC Italia
GBC Italia è una associazione senza scopo di lucro costituita da operatori della filiera che hanno fatto dell’eccellenza internazionale il proprio punto di riferimento. Progettisti, costruttori, produttori di materiali; ma anche associazioni, università: la comunità italiana del green building da anni è impegnata nella produzione di conoscenza e strumenti utilizzabili qui e ora e che consentono di essere allineati a mercato ed Europa. I sistemi di certificazione a marchio LEED® e GBC Italia fanno parte di una famiglia di strumenti riconosciuta da operatori e investitori , e sono già oggi in grado di certificare secondo criteri che rispondono (in realtà, che vanno anche oltre) a quanto richiesto dalle disposizioni europee. Operatori privati ed enti pubblici possono da subito utilizzare gli strumenti che consentono di dialogare con il mondo e rendere credibile l’Italia nel real estate.
 

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