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La norma UNI ISO 37105:2020, il quadro descrittivo per città e comunità e l'ontologia dell'anatomia urbana

Il presente articolo si pone l'obiettivo di guidare il lettore attraverso la lettura di una norma innovativa, e per certi versi pionieristica, non solo nell'ambito della sostenibilità urbana, ma finanche nel contesto normativo globale afferente all'ISO.


Scopo e campo di applicazione della norma

La norma UNI ISO 37105:2020, adozione nazionale dell'edizione ISO del 2019 e tradotta in italiano a fine 2021, rappresenta un nuovo capitolo della normazione in ambito Sustainable and Smart Cities and Communities (infra: SSCC) espressione dell'incontro fra il corpus normativo di competenza dell'ISO/TC268 riconducibile alla serie UNI ISO 371XX e la nuova generazione di norme  che contemplano anche delle ontologie formali a supporto. La norma specifica un quadro descrittivo per una città, che include l'ontologia dell'anatomia urbana (acronimo inglese: CAO) ed è caratterizzato dall'essere generico (applicabile ad ogni insediamento umano) e trasversale rispetto al tempo (momento storico in cui si sviluppa l'insediamento), alla cultura (quindi applicabile a prescindere dalla cultura di riferimento dell'insediamento) e alla dimensione (dell'insediamento).

 

La Città come un Sistema di Sistemi

La norma si origina dalla letteratura SSCC di riferimento a livello internazionale partendo dal concetto oramai assodato di città come Sistema di Sistemi (Vaio, 1997, Gargiulo e al. 1993) riconducibile alla più ampia Teoria Generale dei Sistemi (Von Bertalanffy, 1969) e alla concettualizzazione della città come sistema (McLoughin, 1969). All'interno della norma il quadro descrittivo si pone l'obiettivo di contribuire a sostenere la governance della città e ad attuare processi di valutazione e trasformazione fornendo ai funzionari e agli stakeholder della città: (a) un modo per descrivere scopi, obiettivi, iniziative in corso e relazioni con gli altri stakeholder e (b) una lista di controllo completa degli aspetti e dei domini chiave della città.

Per far ciò il quadro delinea un'architettura multidimensionale secondo la quale la città può essere concepita e intesa come un ecosistema composto da:

  • Struttura;
  • Entità viventi;
  • Flusso di interazioni e di informazioni.

 

Quadro descrittivo generico atemporale, culturalmente agnostico, scalabile per ogni città o comunità

IMMAGINE 1: Quadro descrittivo generico atemporale, culturalmente agnostico, scalabile per ogni città o comunità
(Fonte UNI ISO 37105:2020, fig.1)

 

I tre elementi sopraccitati sono inquadrati e definiti all'interno del quadro descrittivo come struttura, interazioni e società [vd. FIG.1]. Di seguito una breve descrizione:

  • La struttura si compone di tre livelli distinti: ambiente, infrastrutture e dominio costruito. L'ambiente è il primo livello, formato dalla natura e dalla sua combinazione con aria terra ed acqua, componenti in continua interazione dinamica a seconda di diverse variabili come il periodo dell'anno, le fluttuazioni climatiche, l'inquinamento antropogenico, ecc. Le infrastrutture rappresentano la struttura di collegamento che consente la raccolta e l'estrazione di risorse dall'ambiente verso la città e il mantenimento dei cicli di materiali e dell'energia all'interno dell'insediamento umano (es. ciclo dell'acqua, ciclo della materia, mobilità, infrastrutture verdi, ecc.). Infine, il dominio costruito è rappresentato dal numero di persone che possono essere ospitata su base fisica (es. casa, isolato, zona, città, ecc.);

  • Le interazioni si compongono di quattro livelli: funzioni urbane, economia, cultura e informazioni. Se il primo livello comprende le principali funzioni urbane (vita, lavoro, istruzione, ecc.) il secondo e terzo livello rappresentano rispettivamente l'interazione che influenza l'innovazione urbana e i suoi cicli di vita (economia) e l'interazione che influenza la modalità con cui gli essere umani organizzano i beni non materiali della città (cultura). Infine, il quarto livello relativo all'informazione è il più significativo in quanto include il sistema operativo della città, i suoi indicatori/indici, l'eventuale ontologia urbana e i portali di accesso ai dati;

  • La società è composta dai cittadini, suddivisi nelle loro aggregazioni sociali, e dal governo.

Tale quadro descrittivo permette di individuare opportunità e aree potenziali di innovazione, migliorare la comunicazione interna fra i vari operatori urbani, supportare i processi emergenti e le richieste dei cittadini e comunicare a questi ultimi gli obiettivi in maniera chiara e diretta. Inoltre dal quadro descrittivo può originarsi una lista di controllo (control list) per il riesame della città, l'individuazione dei punti di forza e di debolezza, il miglioramento dello stakeholder engagement e lo sviluppo e la manutenzione dei criteri di valutazione.

 

Il quadro descrittivo come base per l'ontologia dell'anatomia urbana

In aggiunta a quanto enunciato sinora, il quadro descrittivo delineato nella norma UNI ISO 37105:2020 risulta essere un'utile punto di partenza per la definizione di un'ontologia dell'anatomia urbana (CAO - City Anatomy Ontology) che può assumere le seguenti funzioni [vd. FIG.2]:

  • Chiarire il quadro fornendo un'interpretazione dello stesso;
  • Fornire un modello di dati di riferimento, utili per il riesame e il miglioramento delle prestazioni urbane;
  • Supportare la progettazione di città e comunità basate sul quadro.


    Principali entità della CAO e relazioni che descrivono una città dal punto di vista della scienza dei sistemi come un sistema di sistemi

FIG.2 - Principali entità della CAO e relazioni che descrivono una città dal punto di vista della scienza dei sistemi come un sistema di sistemi (Fonte: UNI ISO 37105:2020, fig.12)

 

Come anticipato in precedenza, un'ontologia è una specifica formale ed esplicita di un concetto comunemente condiviso, laddove il termine formale si riferisce al fatto che l'ontologia dovrebbe essere leggibile da una macchina (machine-readable). Più semplicemente, un'ontologia è un modo per mostrare le proprietà di un'area disciplinare e come sono correlate, definendo un insieme di concetti e categorie che rappresentano il soggetto. In termini strutturali, l'ontologia di cui alla UNI ISO 37105 si compone di insiemi separati di concetti, relazioni attributi e dati ed è codificata da linguaggi formali per le quali è richiesto l'utilizzo di assiomi logici che rappresentano vincoli concettuali (es. OWL-Dl e OWL-Full) [vd. Fig.3].

 

Metodologia per sviluppare progressivamente progetti comunitari

FIG.3 - Metodologia per sviluppare progressivamente progetti comunitari (Fonte: UNI ISO 37105:2020, fig. B.1)

 

A conclusione della parte relativa all'ontologia urbana, la norma si sofferma inoltre su due specifiche appendici informative di supporto pratico-operativo al quadro descrittivo delineato nel testo. L'Appendice A riporta le modalità di applicazione del quadro descrittivo alle principali attività organizzative delle città (governance, valutazione e trasformazione), fornendo anche un esempio di matrice di sviluppo della città coerente con l'architettura della città come "Sistema di Sistemi". L'Appendice B contiene un esempio illustrativo del modo in cui il quadro descrittivo può essere utilizzato individuando una metodologia per lo sviluppo progressivo di progetti per l'insediamento urbano.

 

Fra passato e futuro

In conclusione, la norma UNI ISO 37105:2020 rappresenta un utile strumento innovativo per la definizione dell'approccio descrittivo delle città e delle comunità. La norma rappresenta anche il punto di incontro fra il passato e il futuro in materia, affiancando al quadro descrittivo, espressione dalla principale letteratura di riferimento, il concetto innovativo di ontologia dell'anatomia urbana.
Letteratura e innovazione si sposano all'interno di una norma che, per sua natura, rappresenta un interessante esperimento di concettualizzazione a supporto degli strumenti utili in ambito SSCC delineati nella restante parte del corpus normativo di riferimento dell'ISO/TC268 e nello specifico nelle norme UNI ISO 37101, UNI ISO 37120  e UNI ISO 37122.


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